Si aspettava una reazione della Dinamo Sassari e reazione è stata, dominando Gara 3 e allungando la serie sul 2-1, giocandosi così martedì la possibilità di andare alla bella del Taliercio.
L’Umana Reyer Venezia, forse paga delle vittorie in Gara 1 e Gara 2, gioca una partita spenta passata sempre a rincorrere, non riuscendo mai a trovare l’allungo decisivo per avvicinarsi agli uomini di Pozzecco, privi di Kruslin infortunatosi alla caviglia venerdì.
Sassari ha giocato una gara in totale controllo per tutto il match, fin da subito, andando avanti e senza più voltarsi indietro. Spinta certamente dal suo pubblico, che ha caricato i propri beniamini all’ingresso del palazzo prima della gara, la squadra sarda ha dato subito l’impressione di avere una marcia in più degli avversari.
Aiutata anche da una Reyer con percentuali polari da tre, ha piazzato subito un break importante che le ha permesso di chiudere il primo quarto avanti di 10, soprattutto grazie ad uno scintillante e letale da tre Spissu.
Non basta l’inserimento nelle rotazioni del nuovo arrivato Jerrells per ricucire lo svantaggio, anzi la Dinamo arriva anche sul +18 grazie ad un Happ costantemente ispirato.
Poi gli animi si scaldano e il tamponamento di Watt su Spissu provoca due falli antisportivi ai due, con annessi tecnici a Gentile e Stone che si becca con il poco pubblico presente.
Dopo la pausa per calmare tutti, gli uomini di coach Pozzecco non si lasciano distrarre e chiudono il primo tempo sul 46-26. Con un eloquente 61-13 di valutazione in favore dei padroni di casa.
Al rientro tutti si aspettano la reazione furiosa della difesa reyerina che invece non c’è, anzi il Banco continua ad affondare i colpi arrivando anche al massimo vantaggio di +23 con i liberi di Katic.
Austin Daye riavvicina i suoi con il suo talento sconfinato, appoggiando al tabellone il canestro che chiude il terzo quarto sul 61-42.
La Dinamo perde smalto in attacco e Venezia, da grande squadra qual è, ne approfitta piazzando subito un parziale che la riporta a -10 con la bomba di Stone.
I sassaresi rivedono gli spettri delle due gare al Taliercio, ma bastano 2 triple del cecchino ritrovato Bendzius a chiudere i conti e mettere in cassaforte Gara 3.
Finisce 75-60.
Fra 48 ore si riscende di nuovo in campo per Gara 4 e sarà, ancora una volta, una battaglia!
Dinamo Banco di Sardegna – Umana Reyer Venezia 75-60
Parziali: 22-12; 24-14; 15-16; 14-18
Progressivi: 22-12; 46-26; 61-42; 75-60
SALA STAMPA
POZZECCO
“Mi piacerebbe fare una statistica per vedere quante volte ho ringraziato i miei giocatori a fine partita. Forse stavolta avevo più bisogno io di vivere una serata del genere rispetto agli altri, cerco sempre di mettere al primo posto le esigenze di giocatori e staff e fare un passo indietro, mi piace pensare che invece i miei giocatori stasera abbiano un po’ pensato a me. Oggi sono ancora più grato nei loro confronti, sono soprattutto contento di aver creato empaticamente una struttura dove all’interno ci si prende cura vicendevolmente l’uno dell’altro e questa per me è la cosa più bella che regala lo sport insieme al saper sognare. Prima della partita ho detto che finché Venezia non sarebbe stata 3-0 noi avremmo provato il sogno di vincere lo scudetto. La sfida Sassari-Venezia è negli ultimi anni diventata la sfida per antonomasia grazie a due squadre che hanno fatto vedere una pallacanestro di altissimo livello e delle sfide innumerevoli, faccio i complimenti alla Reyer che ha giocato una partita efficace pur giocando contro la nostra difesa che è stata una delle migliori in assoluto quindi ammetto che ci sono tanti meriti nostri, ma loro hanno avuto la grande forza di resistere fino alla fine. Seppur con l’inerzia dalla nostra parte non l’abbiamo mai chiusa proprio perché i nostri avversari non ci hanno mai dato questa possibilità”
DE RAFFAELE
LE PAGELLE
SPISSU 7: venerdì era stato annichilito da De Nicolao, oggi ha rimesso le cose in chiaro. Si innervosisce quando prende un antisportivo che trova ingiusto nel tamponamento con Watt, ma torna subito in sé. Nel primo tempo domina, nel secondo si prende solo un tiro, ma gioca con la testa.
BILAN 6,5: in ripresa dalla brutta Gara 2, oggi per la Dinamo è bastato anche un Miro “normale”.
TREIER 5,5: entra e riceve subito il benvenuto da Happ con un cioccolatino che va solo messo dentro. Fatica un po’ a rimbalzo. Viene dimenticato in panchina per tutta la ripresa.
HAPP 7,5: a sorpresa è senza dubbio quello più costante di Sassari in tutta la serie. Ormai se non fa due assist da highlights non è contento. In post non lo tiene nessuno, ad un certo punto si incarta con due brutte palle perse, ma si riprende subito.
KATIC 6,5: con l’assenza di Kruslin serve ancora di più il suo apporto e lui non delude. Ordinato, chiude con zero palle perse. L’unica pecca è lo 0/4 da tre, ma si sa che non è il suo pezzo forte.
BURNELL 7,5: è bastato un po’ di riposo e Burnell torna ad essere quello di sempre. Fa tutto: segna, fa segnare i compagni con assist illuminanti, rimbalzi, stoppate. Semplicemente ovunque. MVP della gara.
BENDZIUS 7: segna subito la sua prima tripla, poi lascia il palcoscenico in attacco ai compagni. In difesa invece fa un grande lavoro cercando di contenere un Daye ispiratissimo. Quando la Reyer torna sotto nell’ultimo quarto, lui l’affonda con 3 bombe. Gioco, partita, incontro.
GENTILE 6,5: gioca la solita partita di sostanza, soprattutto in difesa quando Tonut alza i giri del motore. Gioca a lungo col fardello del quinto fallo sulla testa, ma non abbassa mai il livello fino alla sua uscita.
CASARIN s.v.: solo 3 minuti, abbastanza però per fare 2 punti e un assist.
STONE 6: poco cercato in attacco dai suoi, ma da tre si dimostra la solita certezza, come in difesa. Quando la gara si accende inizia a beccarsi pure con il pubblico, prendendosi il tecnico.
TONUT 7: per lui Gara 2 non mai finita e si vede. Parte male dai 6,75, ma gli basta poco per raddrizzare la mira. L’anima della Reyer resta sempre e comunque Stefano Tonut.
DAYE 6,5: la sua migliore prova nella serie. Solito cecchino al tiro, ma la grande prova la mette in difesa dove prova a mettere le pezze persino su Bilan. Da premiare l’applicazione, quando gioca così è proprio bello da vedere.
DE NICOLAO 5: illude segnando il primo canestro della gara per suoi, poi le mani si congelano e non trova più il fondo della retina. Se in Gara 2 aveva stravinto la sfida con Spissu, oggi ha fin da subito alzato bandiera bianca.
CAMPOGRANDE 4,5: il coach allunga le rotazioni, ma lui non si fa trovare pronto. Prima sbaglia un canestro già fatto da sotto, poi scalpella il tabellone del PalaSerradimigni con una tripla completamente aperta.
CHAPPELL 4: lontano anni luce dalla prestazione monstre di Gara 1 dove qualsiasi cosa toccasse si trasformava in punti, assist o rimbalzi. In difficoltà in difesa, una novità nella serie, ma soprattutto in attacco dove chiude con zero punti e soli 4 tiri presi. Il plus/minus di -19 fotografa al meglio la sua gara.
MAZZOLA 6: uno dei pochi a salvarsi dei suoi, sacrificandosi in difesa su un Happ ispirato e mettendo le bombe in un momento in cui i compagni non riuscivano proprio a trovarle.
CERELLA s.v.: solo 4 minuti in campo, ma senza demeritare.
FOTU 5: inizia forse a pagare un po’ le gare ravvicinate dopo il rientro. Fatica tremendamente a tenere il duo Happ-Bilan.
WATT 3: come i suoi punti segnati in 20 minuti. Praticamente non entra mai in partita e ne esce poco dopo con il fallo antisportivo su Spissu, cadendo male sotto il corpo del play sardo e reagendo in maniera scomposta. Graziato dagli arbitri che potevano tranquillamente mandarlo negli spogliatoi anzitempo.
JERRELLS 5,5: entra bene nel secondo quarto trovando subito un gran canestro ed una bomba delle sue. Nel secondo tempo prova riprendere dove aveva lasciato, ma inizia a forzare troppo, concludendo con un airball.
Giovanni Olmeo