Trieste, 10 maggio 2021 – Non c’è due senza tre per l’Allianz Pallacanestro Trieste. La squadra di Coach Eugenio Dalmasson chiude in bellezza la sua regular season, in una tappa di trasferimento in vista della serie dei quarti di playoff contro l’Happy Casa Brindisi.
Dopo i successi contro la Carpegna Prosciutto Pesaro e l’Openjobmetis Varese, i giuliani rimontano un distacco in doppia cifra nel secondo tempo della sfida contro la Fortitudo Bologna, ottenendo la sua terza vittoria consecutiva. Per gli ospiti, una battuta d’arresto indolore per chiudere una stagione decisamente amara, aldilà della tanto sospirata salvezza festeggiata settimana scorsa con la vittoria su Cantù.
La prima metà di gara è chiaramente targata Effe. Trieste entra sul parquet con la concentrazione vicina ai minimi storici. Chiare spie i tanti errori banali sotto canestro, ma soprattutto una transizione difensiva in modalità vacanziera. Bologna ne approfitta grazie a un Pietro Aradori caldissimo nel primo quarto, ben coadiuvato da un Adrian Banks tirato a lucido e da un Vojislav Stojanovic efficacissimo nel pitturato.
Trieste è praticamente tutta dalle fiammate di Milton Doyle e dalle giocate in avvicinamento al ferro di un Myke Henry d’acciaio. Tutto questo non è minimamente sufficiente ad arginare l’ondata biancoblu. I ragazzi di Coach Luca Dalmonte impongono il loro ritmo alla partita e trovano fluidità al tiro, scappando sul 46-36 con il quale si rientra negli spogliatoi all’intervallo.
Però è tutta un’altra Trieste a inizio ripresa. E’ Tommaso Laquintana a suonare la carica con un paio di triple. Trieste ritorna a due possessi di distanza, trovando contro-risposta da parte di un Adrian Banks che prova a prendersi sulle spalle un attacco diventando asfittico. Merito, in buona parte, dei padroni di casa. Ora più presenti sulle gambe e abili a costringere gli avversari ad attaccare contro la difesa schierata.
Improvvisamente si sveglia Andrejs Grazulis. Il lungo lettone piazza 12 punti consecutivi tra la fine della terza frazione e l’inizio del decisivo quarto periodo. L’inerzia passa ai padroni di casa, che mettono la freccia e sembrano poter prendere il sopravvento. Anche perchè Henry è incontenibile mentre la Fortitudo accusa la metaforica scomparsa di Aradori della partita, lasciando Banks in modalità uomo solo sull’isola.
Si arriva al momento del dunque e la sfida sale di tono sulle iniziative dei singoli, che si rispondono a distanza colpendo dal perimetro. Henry, Banks, Laquintana, una volta Aradori. Sembra prefigurarsi un arrivo in volata, ma Trieste trova il guizzo per chiudere i conti, grazie a Marcos Delia, Matteo Da Ros e, ancora una volta, a Henry, che ci mette il punto esclamativo con la schiacciata che fa esplodere i pochi presenti all’Allianz Dome.
Allianz Pallacanestro Trieste-Fortitudo Lavoropiù Bologna 88-82
Sala stampa
Eugenio Dalmasson
Luca Dalmonte
Le pagelle
Allianz Pallacanestro Trieste
Andrea Coronica s.v. 6 minuti sul parquet nella prima metà di gara
DeVonte Upson 5: Sarebbe il caso di chiamarlo downson. La sua partita non vive particolari alti, solo tanti bassi in cui straperde i duelli sotto canestro
Juan Manuel Fernandez s.v. 5 minuti nella ripresa
Tommaso Laquintana 7: Porta la scossa a inizio terzo quarto. Ovvero la sveglia per Trieste. Fondamentali le due triple che fanno pagare alla Fortitudo la scelta di sfidarlo apertamente al tiro
Marcos Delia 7: Paga i diversi errori banali sotto canestro a inizio partita. Si riscatterà ampiamente. facendo valere la sua esperienza quando la palla inizia a pesare maggiormente
Myke Henry 8: Granitico. Un carro armato travolgente. Tutte le metafore possibili a descrivere la solidità di questo giocatore sono ben accetta. Senza dubbio determinante. Servirà un rendimento altissimo, da parte sua, per provare a fare lo sgambetto a Brindisi nei playoff
Daniele Cavaliero 6: Porta un onesto contributo alla causa dalla panchina
Matteo Da Ros 7: Importantissima presenza a rimbalzo. Suggella la sua prestazione con la tripla che respinge l’ultimo assalto della Effe
Andrejs Grazulis 7,5: La condizione migliore deve ancora arrivare, ma la spacca in due alla fine del terzo periodo. Ci aggiunge 8 rimbalzi. Bentornato
Milton Doyle 6: La sintesi di una partita in cui fa e disfa in continuazione. Però lui è così: prendere o lasciare. Croce o delizia in base alle serate
Davide Alviti 5: Prestazione abbastanza in chiaroscuro
Fortitudo Lavoropiù Bologna
Giorgio Manna s.v. In campo nell’ultimo minuto di gioco
Adrian Banks 7: Il più continuo della Effe. Ci prova fino all’ultimo, ma deve arrendersi.
Pietro Aradori 6,5: Parte con le marce alte, trascinando i suoi alla fuga. Peccato che sparisca nella ripresa, quando la Effe avrebbe avuto particolarmente bisogno dei suoi canestri
Stefano Mancinelli 5: Supera quota 6000 minuti in campo con la Fortitudo, entrando ulteriormente nella storia di questo club. Nient’altro da evidenziare in una partita della quale non è stato protagonista
Dario Hunt 6,5: A volte fa disperare la panchina per dei momenti di vuoto vistosi, ma è sostanzialmente tutto il pacchetto lunghi della Fortitudo
Vojislav Stojanovic 6,5: Niente male per un debutto in una nuova squadra. All’ultima giornata..bizzarrie della nostra pallacanestro. Fatto sta che un paio di giocate da pivot, nel corpo di un’ala, sono state libidine pura. Grazie per il viaggio all’indietro nel tempo
Tommaso Baldasso 5: Prestazione senza spunti particolari. Anzi, qualche mancanza difensiva si è vista. Pesano anche le 4 palle perse
Marco Cusin 5: Aldilà di un bel jumper frontale dai 5 metri, si fa fatica a ricordarlo per qualche motivo
Todd Withers 6,5: Prende meno iniziative di quanto meriterebbe per la sua ispirazione cestistica, ma le investe sempre in maniera oculata. Meriterebbe una seconda chance. Magari senza la responsabilità di dover essere il traino in quel ruolo, stante la presenza-assenza costante di Mancinelli in stagione, Mercato italiani cercasi
Francesco Sacco
@sacco941