I Brooklyn Nets tornano al successo dopo quattro sconfitte in fila superando in trasferta un avversario del valore dei Denver Nuggets per 119-125.
La squadra di coach Steve Nash sbanda vistosamente nel primo tempo, finendo sotto anche di 21 lunghezze, ma si risveglia con un terzo quarto da 41 punti e chiude i conti nel quarto periodo vincendolo 15-28.
A griffare la vittoria dei Brooklyn Nets sono i soliti noti: Kevin Durant segna 33 punti con 11 rimbalzi e 7 assist, mentre Kyrie Irving ne mette 31 con 11/17 su azione in una serata offensivamente eccellente al tiro di squadra: 62% dal campo e 51,6% da tre.
Buona prova anche per Blake Griffin con 20 punti (4/6 da tre) e Jeff Green con 15. Per Denver ci sono 29 punti, con l’aggiunta di 7 rimbalzi e 6 assist, da parte di Nikola Jokic, accompagnato dai 28 di Michael Porter Jr. ed i 19 di Facundo Campazzo.
Partita pazza quanto emozionate alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis risolta dopo un tempo supplementare e vinta dai Washington Wizards sugli Indiana Pacers per 133-132.
Russell Westbrook è, ancora una volta, il grande protagonista per i Wizards: infatti la combo ex Houston non solo griffa la sua 181^ tripla doppia in carriera raggiungendo così Oscar Robertson al primo posto all-time, ma lo fa con numeri debordanti in una serata da 33 punti, 19 rimbalzi e 15 assist.
Il migliore realizzatore della gara è comunque l’altro esterno dei Wizards ossia Bradley Beal, semplicemente inarrestabile autore di 50 punti, con 19/31 al tiro e 9/11 ai liberi in 39’ di gioco.
Non bastano agli Indiana Pacers le straordinarie prestazioni di Donantas Sabonis con una tripla doppia da 30 punti, 13 rimbalzi e 13 assist e di Caris LeVert con 35 punti, 14 rimbalzi ed 8 passaggi vincenti.
Senza storia la sfida alla Chase Center di San Francisco tra i Golden State Warriors ed OKC, con i Warriors che asfaltano per 136-97 gli avversari. MVP del match? Che domande, Steph Curry autore di 49 punti con 11 triple a bersaglio.
Vittoria importante in casa dei Portland Trail Blazers contro San Antonio. Un successo che consente ai Trail Blazers di rimanere al 6° posto nella Western Conference per andare direttamente ai Playoff. Entrambe le squadre erano in back-to-back, con gli Spurs crollati fisicamente nella seconda parte del match nonostante i 20 punti di DeMar DeRozan ed i 18 di Lonnie Walker.
Troppo poco per opporsi a un Damian Lillard da 30 ed un CJ McCollum da 27, con la squadra di coach Terry Stotts capace di vincere la settima partita nelle ultime otto gare disputate e la possibilità di allungare ulteriormente nella prossima sfida contro Houston.
Ottava vittoria consecutiva per i Sixers, che possono permettersi di tenere a riposo Ben Simmons e Seth Curry senza soffrire minimamente contro i Detroit Pistons. I Sixers trovano 29 punti in 23 minuti di Joel Embiid (11/13 dal campo), 22 di Tyrese Maxey oltre alla doppia-doppia da 19+14 di Dwight Howard.
Gli Utah Jazz piegano i Rockets e sono la prima squadra NBA capace di raggiungere 50 vittorie, conquistando il 5° successo consecutivo grazie alla super serata di Georges Niang, che ha pareggiato il suo massimo in carriera con 24 punti (6/8 da tre).
Ad accompagnarlo ci sono i 21 di Jordan Clarkson ed i 20 di Bojan Bogdanovic, insieme alla doppia doppia da 13+14 di Rudy Gobert per sopperire alle assenze di Donovan Mitchell e Mike Conley.
La lista interminabile di assenze di Houston è chilometrica: Bradley, Brown, Exum, Gordon, Nwaba, Olynyk, Porter, Wall, Wilson e Wood. Il risultato è stato il 40° quintetto diverso in 68 partite disputate e l’ennesima sconfitta in una stagione a dir poco difficile.
Successo più sofferto del dovuto per i Memphis Grizzlies, che hanno la meglio sui Raptors grazie ai 18 punti con 21 rimbalzi dell’ex Jonas Valanciunas e le quattro triple nell’ultimo quarto di DeAnthony Melton tenendo a bada il tentativo di rimonta dei padroni di casa.
Giuseppe Pep Malaguti