Pesaro, 25 aprile 2021 – Giornata importante per l’Italia, con le celebrazioni per la festa della Liberazione. Meno importante è invece l’entità del match di mezzogiorno per l’Olimpia Milano, ospite oggi della VL Pesaro, cui invece la sfida qualcosa vorrebbe dire.
Già, perché i marchigiani hanno un’ultima chance per agganciare il treno playoff, anche se il cammino si fa durissimo, dopo la sconfitta esterna con Trieste. Di contro i meneghini hanno in testa solamente un target: le Final Four di Eurolega, dopo le due vittorie di martedì e giovedì sul Bayern Münich.
C’è chi parte forte ma non arriva altrettanto.
Lo si nota: nei pesaresi c’è voglia di stare attaccati al treno importante. Primo quarto da ben 31 punti (!!!) contro quella che numericamente è la miglior difesa di questa LBA.
Drell, Filloy e Cain vogliono subito azzannare le gambe prudenti dei giocatori dell’Olimpia Milano, spingendo la loro VL Pesaro ad un vantaggio di 17 punti alla fine dei primi 10 minuti.
Milanesi che aprono le rotazioni a chi ha giocato meno quest’anno: Cinciarini, Roll, Brooks hanno avuto un utilizzo molto sostanzioso, con soprattutto il capitano che ha giocato quanto la somma dei minuti giocati nel resto delle gare.
Minutaggio ampio ma ben ripagato dai 4 su citati, con l’aggiunta del vero candidato MVP di questa stagione: Zach LeDay!
Show LeDay, nel giorno della panchina.
Eh si, il giorno della panchina. Il giorno in cui le “seconde linee” son chiamate a rispondere presente. Un momento che non si può fallire per la eventuale lotta alle gerarchie.
A questo appello, oltre ai giocatori già menzionati, si aggiungono le prestazioni solide di Biligha e Micov, con il secondo che ha diretto l’orchestra della rimonta.
Però il primo violino è sempre lui: Shavon Shields, con un parzialino di 14 punti in 7 minuti ad inizio partita, suona la carica per la rimonta incessante e costante sui padroni di casa.
Fino allo show: LeDay, che pareva distratto e spento fin qui, entra prepotente nel match con una schiacciata, da cui parte il tutto culminando nella vittoria finale.
Drell torna ad essere decisivo, Eboua torna ma è davvero tornato?
Non dimentichiamo però la prova positiva dei pesaresi, nonostante infruttuosa: Drell torna ad essere il giocatore visto in Coppa Italia, Filloy una macchina da 3, Cain il podestà del pitturato.
Robinson mette giocate e triple importanti, persino Tambone, per tre quarti indecente riesce a trovare le azioni giuste!
Ma Paul Eboua? che fine ha fatto il giocatore ammirato lo scorso anno che gli son valse l’iscrizione al draftNBA, i contratti vari tra la lega americana e la G-League?
Il suo ritorno, visto con speranza e positività, finora ci ha mostrato un giocatore abulico, spaesato, che par aver disimparato a giocare.
Speriamo il tempo sia galantuomo e ci riporti ciò che vedemmo negli anni passati.
Olimpia Milano che si consolida momentaneamente al primo posto, VL Pesaro che vede allontanarsi quasi definitivamente la post season, ma resta tranquilla riguardo la retrocessione.
A|X Armani Exchange Olimpia Milano – Carpegna Prosciutto VL Pesaro 81-88
SALA STAMPA
Coach Jasmin Repesa:
Coach Ettore Messina:
“Abbiamo avuto un pessimo inizio punito dal gioco in velocità di Pesaro, ma la squadra è stata molto brava a giocare con orgoglio e a non accettare una sconfitta che in un momento come questo, in mezzo ad una serie di playoff di EuroLeague poteva anche non sembrare così grave. Per questo ho fatto i complimenti ai ragazzi per come hanno interpretato la partita e la reazione che hanno avuto”
PAGELLE
DRELL 7,5: il 100% dal campo non arriva per caso. Milano forse è troppo per loro, ma lui vuole crederci sempre.
MASSENAT 6,5: a fasi alterne ma riesce comunque a metter presenza per i suoi.
FILLOY 6.5: importante il primo quarto, concreto l’inizio terzo, poi però si fa sopraffare.
CAIN 6,5: Sempre presente nel pitturato offensivo, paga un po’ in quello difensivo.
ROBINSON 7,5: best scorer per i suoi, con una partita molto presente, da leader.
TAMBONE 5,5: partita indecente, da 3 per almeno tre quarti, poi è quello che tenta alla disperata di vincere. ma non basta.
EBOUA 4: un ectoplasma che porta solo ricordi e domande sul giocatore ammirato pre USA.
FILIPOVITY 5: finché Milano resta ritratta, lo si vede. Appena sale l’intensità, eccolo sparire.
ZANOTTI 5: vedi il compagno ungherese cui sopra. Sparito anche lui dal match.
PUNTER 5,5: partito più a salvaguardia di se stesso, mette due giocate importanti, comunque troppo poco per lui.
LEDAY 8: MVP del match, MVP possibile per la stagione. E sì che pochi ci credevano in lui.
MICOV 7: quando pareva giungere il tracollo, il professore s’è messo la cima in spalla è ha tirato la carretta.
MORASCHINI 5: ora non basta più qualche movimento buono in difesa. Il “trilione” contro Pesaro è pesante.
ROLL 7: partenza fredda, arrugginita. Arrivo invece da campione.
TARCZEWSKI 6: non avrà capitalizzato nulla, ma il fisico ce lo mette, tanto ed anche abbastanza bene.
BILIGHA 7: rimbalzi offensivi importantissimi e la solita quantità. Bravo!
CINCIARINI 6,5: gioca più minuti oggi che in tutto il campionato, ma almeno oggi se li è meritati tutti!
SHIELDS 7,5: il primo fendente ai fianchi casalinghi lo tira lui, con 14 punti in 7 minuti. Poi lascia il proscenio a Zach.
BROOKS 5,5: era una partita buona per lui per scalare gerarchie, ma fallisce il tentativo. Buona energia comunque.
DATOME 5: non sta bene e si vede, speriamo sia tutto risparmio per mercoledì di coppa.
Luciano Pizzi
@Lubos10