I 53 punti di Steph Curry consentono ai Golden State Warriors di superare Denver. Decisivo il parziale del terzo quarto, di 43-22 che infligge ai Nuggets il secondo KO consecutivo grazie anche ai 18 punti di Draymond Green e i 17 di Andrew Wiggins.
Una serata memorabile per il numero 30 dei Warriors, a partire da un primo quarto da 21 punti, quando poi tocca quota 19 infrangendo così il record di Wilt Chamberlain diventando il miglior realizzatore nella storia di Golden State Warriors: 17.784 punti per Steph Curry, vs i 17.783 della legenda dell’NBA.
Steph Curry infatti ne ha 30 all’intervallo, 48 dopo tre quarti – segnandone 18 nel parziale decisivo che indirizza la gara – e chiude a quota 53 con 14/24 al tiro e 10 triple realizzate.
Per i Denver Nuggets non basta la tripla doppia sfiorata del solito Nikola Jokic da 27 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, oltre alla sconfitta, a preoccupare è l’infortunio del loro play Jamal Murray.
La quinta tripla doppia in fila Russell Westbrook, da 25 punti, 14 rimbalzi e altrettanti assist, insieme ai 34 punti di uno stratosferico Bradey Beal, interrompe la striscia di 24 vittorie casalinghe dei Jazz e regala a Wasghington Wizards un successo inatteso.
I Suns superano i Rockets nel festival del tiro da tre: 25/46 alla fine, uno strabiliante 55,6%, con 8/12 dall’arco per Jae Crowder, che chiude con 26 punti. È lui il top scorer per i Phoenix, mentre Devin Booker ne aggiunge 24 e 18 con 9/13 al tiro Deandre Ayton.
Nona vittoria nelle ultime dieci per gli uomini di coach Monty Williams che in classifica sono ad un pazzo dagli Utah Jazz.
Al Madison Square Garden i Knicks dilagano contro i Los Angeles Lakers ancora privi di tutte le loro stelle, così come i Philadelphia 76Ers che si sbarazzano facilmente dei Dallas Mavericks guidati, tanto per cambiare, da Joel Embiid che chiude con 36 punti frutto di un ottimo 10/17 dal campo con 2/3 dall’arco e 14/15 dalla lunetta. Nella sua partita anche 7 rimbalzi, 2 assist e una palla rubata in soli 26 minuti sul parquet, con Doc Rivers che si è potuto permettere di farlo riposare per l’intero quarto periodo.
Vittorie per San Antonio Spurs, Memphis Grizzlies e New Orleans Hornets rispettivamente con Orlando, Chicago e Sacramento.
Infine annullata la partita tra Minnesota e Brooklyn, alla luce di quanto successo nella giornata a Minneapolis, con l’uccisione da parte della polizia in uno scontro a fuoco di un giovane afroamericano (Daunte Wright, di soli 20 anni), la NBA, in accordo con le squadre, ha scelto di posticipare la gara prevista nella notte.
Tutto lo sport professionistico cittadino si è fermato, con la sospensione anche delle gare dei Twins nel baseball MLB e dei Wild nell’hockey NHL.
Giuseppe Pep Malaguti