Come il pronostico voleva, a giocarsi il titolo di squadra Campione d’Italia per la stagione #SerieAFipic 2021 di pallacanestro in carrozzina saranno ancora una volta S. Stefano Avis e UnipolSai Briantea84 Cantù, dominatrici indiscusse dell’ultimo triennio italiano e protagoniste della rivalità più recente del nostro basket.
Come nella finale di Coppa Italia del novembre 2020 e, prima ancora, come nell’ultima finale Scudetto prima della pandemia, nel 2019, le duellanti si giocheranno anche questo titolo.
Entrambe hanno infatti conquistato il pass per la finale Scudetto 2021 dopo le gare due di semifinale giocate sabato 3 aprile e ora si danno appuntamento a sabato 10, #Gara1 con palla a due alle ore 12:00 da Porto Potenza Picena, con diretta RaiSport, per il primo capitolo della serie che deciderà il tricolore al meglio delle tre.
Il S.Stefano Avis non fatica a superare lo Studio 3A Padova Millennium Basket anche nel match di ritorno, dopo il netto +29 dell’andata.
I ragazzi di coach Roberto Ceriscioli, con lo Scudetto ancora cucito sulle maglie frutto dello storico successo del 2019, inanellano l’ennesima vittoria con ampio margine di questo campionato, fin qui dominato. Il punteggio alla fine recita 80-52 per i padroni di casa, che gestiscono rotazioni ed energie senza mai andare in affanno, come accaduto per altro dall’inizio di una stagione regolare comunque disturbata da diversi casi Covid nello spogliatoio. Sono ben otto i giocatori marchigiani a referto, con Andrea Giaretti che conferma i numeri della sua stagione più prolifica in carriera, chiudendo da top scorer con 16 punti. In doppia cifra anche il capitano Enrico Ghione (15 punti) e Domenico Miceli, che chiude a quota 10. Padova non ha armi per rispondere all’aggressività difensiva e alla fisicità sotto canestro, e alza bandiera bianca: per i veneti, assoluta sorpresa dell’annata, ora l’obiettivo è chiudere sul podio.
Il commento di coach Fabio Castellucci, del team patavino, al match:
Più complesso, almeno sulla carta, era il compito dell’UnipolSai Briantea84 Cantù, reduce dalla battaglia della scorsa settimana sul campo della Deco Group Amicacci Giulianova, battuta di 10 punti in una partita di andata molto più equilibrata di quanto i singoli episodi finali non abbiano poi deciso. I canturini nel match di ritorno invece offrono un segnale di forza importante, frustrando sul nascere ogni velleità di rimonta di Giulianova, che arrivava a questa gara due con qualche assenza pesante, soprattutto nel reparto dei piccoli. La UnipolSai Briantea84 non fa sconti, sfruttando a pieno la ricchezza e qualità del proprio roster, giocando con maturità e consapevolezza dei propri mezzi fin dalle battute iniziali: dopo un timido 0-4 degli ospiti infatti, la Briantea risponde con un contro-parziale da 10-2 che diventa 25-6, per chiudere, di fatto, i giochi già dopo pochi minuti. Berdun sigilla una semifinale da assoluto MVP segnando altri 27 pesanti punti, ma è l’intero roster di coach Riva a rispondere presente con continuità, con in doppia cifra anche Carossino con 14, Papi con 13 e Santorelli con 10. L’Amicacci Giulianova ci prova con orgoglio, ma paga la minore profondità del roster (79-65 il finale).
La parola ai protagonisti del match di Meda. Daniele Riva, coach dell’UnipolSai Briantea84 Cantù:
“Il gruppo c’è e lavora, contro Giulianova abbiamo mantenuto un’ottima intensità. Magari c’è stato qualche sprazzo di disattenzione, frutto del margine acquisito durante il match dell’andata. Questa è la differenza che abbiamo con Santo Stefano, squadra che affronteremo in finale: loro hanno un’intensità dal primo all’ultimo minuto, noi le rotazioni. Giochiamo con la squadra, con i cambi, cercando di tenere tutti sulla breccia dell’onda perché non si sa mai cosa potremmo affrontare. Questa è la politica che abbiamo portato avanti quest’anno, il gruppo sta rispondendo: partita convincente, risultato più che soddisfacente. Abbiamo giocato la partita più importante all’andata. Giulianova con gli interpreti che ha, ha tanto carattere e lo ha dimostrato. Con la tranquillità del ritorno è stata una partita differente”.
Filippo Carossino, azzurro da tempo punto di forza della Briantea84:
“Siamo felicissimi, portare l’ennesima finale Scudetto a casa era un nostro obiettivo. Adesso arriva il bello, la parte più difficile. Stiamo lavorando bene, abbiamo tanta voglia di continuare così e questa settimana ci prepareremo al meglio per affrontare questo nuovo impegno che ci rende molto orgogliosi. Il nostro è un ruolino di marcia molto positivo, queste finali saranno diverse. Dobbiamo rimanere concentrati, giocarcela al meglio delle nostre possibilità. Sappiamo di affrontare una squadra molto forte, ma conosciamo anche le nostre potenzialità e ce la giocheremo al nostro meglio dando il tutto per tutto e, una volta finito, vedremo cosa abbiamo ottenuto. Giocare al PalaMeda senza pubblico è molto strano, ma siamo orgogliosi di tutte le persone che ci continuano a seguire da casa, nonostante la distanza. Chiediamo di continuare a supportarci anche in questa parte della stagione, significa scendere in campo con un uomo in più, con ancora più grinta, per giocarci tutti insieme queste finali Scudetto”.
Andrea Accorsi, coach della Deco Group Amicacci Giulianova:
“Usciamo a testa alta contro una grande squadra, anche se brucia la sconfitta. Avremmo dovuto vincere di undici, abbiamo provato ma nei primi due quarti non siamo stati efficienti né in attacco e né in difesa. Siamo rientrati con un buon piglio, soprattutto per i giocatori di esperienza e di caratteristiche abbiamo nel roster. Abbiamo messo in campo un buon basket, il nostro. Sono mancati alcuni giocatori, ma abbiamo fatto il massimo. Ci prepariamo fin da subito in vista della sfida tra terzo e quarto. Siamo in crescendo”.
Giulia Blasiotti, atleta della Deco Group Amicacci Giulianova:
“Sono state partite difficili. Ho dato il cento per cento, mi era stato chiesto di farlo. Sono soddisfatta del mio operato, spero anche gli altri componenti della mia squadra. È stata durissima, ma ho superato quelli che penso possano essere i miei limiti. Da queste partite si impara tanto, soprattutto si ha un’esperienza come la mia che gioco da quasi quattordici anni, ma per la prima volta in campionato, in Serie A. Essendo giovane ho la possibilità di apprendere anche dai miei compagni più esperti, ognuno ti dà quel qualcosa di importante, cos’è la cosa migliore da fare”.
La finale prenderà il via con #Gara1 in casa del S.Stefano Avis, poi si andrà a Meda per gara due la settimana successiva (sempre ora 12). L’eventuale gara tre, secondo sorteggio, andrebbe in scena ancora a Meda (palla a due ore 11.30). Tutta la serie finale sarà trasmessa in diretta su Rai Sport, con cronaca di Lorenzo Roata.
Nel pomeriggio di sabato 3 aprile si è poi giocato anche il match di ritorno dell’ultimo crossover per stabilire la squadra che contenderà al Key Estate Gsd Porto Torres il quinto posto finale: sarà un derby tutto sardo alla luce della rimonta della Dinamo Lab Banco di Sardegna sull’SBS Montello. I sassaresi, dopo aver perso in volata gara uno, hanno infatti ribaltato la situazione andando a vincere nettamente a Bergamo 51-67.
Ufficio Stampa FIPIC – Redazione All-Around.net