Sconfitta a dir poco umiliante subita dai Golden State Warriors che, senza Steph Curry, crollano anche sul -61 contro i Toronto Raptors a Tampa a metà del quarto periodo, perdendo poi di 53 lunghezze dopo che una terza frazione da 46-14 ha reso imbarazzante il KO di Golden State.
La peggior sconfitta della stagione NBA, la più pesante degli ultimi tre anni, una delle quattro gare delle ultime 25 stagioni in cui una squadra ha toccato uno svantaggio di almeno 61 punti.
Per i Toronto Raptors la vittoria con il maggiore scarto nella storia della franchigia, conquistata grazie all’oltre 53% dal campo di squadra e ai 36 punti a referto di Pascal Siakam con 7 rimbalzi, 5 assist, 4 triple e un paio di recuperi, a cui si aggiungono i 24 punti di Gary Trent Jr.
Per i Toronto Raptors è soltanto il secondo successo nelle ultime 15 partite, nel tentativo di invertire una stagione finora pessima.
I Golden State Warriors chiudono il match con il 32.9% dal campo e ben 21 palle perse; per il nostro Nico Mannion 30 minuti in campo chiusi con 10 punti e 4 assist.
LA NOTTE NBA
Nel successo a Portland dei Milwaukee Bucks, Giannis Antetokounmpo gioca la sua miglior partita stagionale chiusa con 47 punti e 18/21 al tiro. Niente male!
Intanto gli Utah Jazz non si fermano più, superando anche i Chicago Bulls e sono così 21 vinte di fila in casa.
Tutto facile per i Phoenix Suns che dilagano contro OKC, mentre i Los Angeles Lakers, trascinati da un Kyle Kuzma da 30 punti con 4/7 da tre e 5 rimbalzi, vincono in trasferta la sfida tutta californiana contro i Sacramento Kings.
https://youtu.be/xmxaDWl2SJk
I Boston Celtics tornano al successo con Houston, spinta dal talento francese Evan Fournier, che gioca un quarto periodo da sogno: in meno di otto minuti dell’ultima frazione mette a referto 20 dei suoi 23 punti, senza sbagliare nemmeno un tiro!!
I Memphis Grizzlies battono Minnesota, gli Atlanta Hawks (con Danilo Gallinari a riposo) vince d’autorità a New Orleans con i Pellicans.
Chiudiamo con le vittorie a domicilio per i Dallas Mavericks su New York e dei Charlotte Hornets contro Indiana.
Giuseppe Pep Malaguti