Pesaro, 3 aprile 2021 – Nel 10° turno del girone di ritorno della LBA lincredibile Dé Longhi Treviso continua la sua cavalcata vincente battendo la Carpegna Prosciutto Pesaro a domicilio per 89-96 in una gara importantissima per la stagione di entrambe.
Quinta vittoria per la truppa di Max Menetti (già fatte fuori Reggio Emilia, Fortitudo, Vanoli Cremona ed anche l’Allianz Trieste), che alla Vitifrigo Arena di Pesaro fa ancora valere il peso della sua artiglieria pesante (13/26 da tre, 50% pulito pulito), pur subendo tanto vicino ai ferri (44-34 per la Carpegna Prosciutto Pesaro), ma dimostrando di non più la bella cicala che in passato cantava molto bene nel primo tempo salvo poi sperperare nel secondo.
Infatti, passata in vantaggio ad inizio terzo periodo (53-61 al 24′), dopo un primo tempo in cui le due squadre si sono spesso rincorse, Treviso ha consolidato il suo gap chiudendo quasi sul +11 al 30′, prima che Massenat sigillasse il punteggio sul 67-76.
La Carpegna Prosciutto Pesaro ha reagito ad inizio quarto periodo (7-0), giungendo sul 74-76 al 32′ ma la solidità mentale della Dé Longhi Treviso ha avuto la meglio.
Forse perché la Dé Longhi Treviso ha svoltato la stagione dall’arrivo dell’ala Michal Sokolowski, autentico mattatore anche stasera con 23 p.ti in saccoccia al 40’ di gioco? La risposta è affermativa, perché oltre al solito David Logan che quando vede il ferro raramente sbaglia, unito a qualche missile terra-aria del solito Matteo Imbrò, la Dé Longhi Treviso adesso somma rapidità d’esecuzione e pochi punti di riferimento in attacco per chi la voglia attaccare.
Ecco che quindi l’asse play-pivot, composto dal sempre più convincente Dewayne Russell e dalla sorpresa rookie in LBA, Christian Mekowulu, riesce ad imporre il proprio ritmo, mettendo in crisi una squadra a sua volta molta elastica come la Carpegna Prosciutto Pesaro, che occupa come Treviso una larga parte del campo quando ha la palla in mano.
Unica pecca, per essere una squadra di Max Menetti, è la poca solidità difensiva che spesso consente agli avversari recuperi anche impensabili ad un certo punto del match, oltre ad una consistenza non eccellente nel pitturato di squadra, non certo per Mekowulu che cresce di gara in gara.
E se mentre da stasera a Treviso si sogna ad occhi aperti, a Pesaro invece si comincia ad avere qualche brivido di paura, in un contesto di classifica maledettamente corta ed infida come poche.
Ora sono ben cinque le sconfitte consecutive, dopo averne già subite 4 di sconfitte in LBA, cioè vs Vanoli Cremona, Varese, Virtus Bologna e lunedì scorso vs Reggio Emilia, ovviamente non contando il KO di Coppa Italia vs Milano.
E’ vero che oggi mancava Giustino Robinson, fermato per covid, ma dopo aver dominato a rimbalzo per larga parte della gara la Carpegna Prosciutto Pesaro avrebbe dovuto far valere il maggiore atletismo nonchè esperienza di un Tyler Cain, di un Marko Filipovity che soffre una fase involutiva e del debuttante figliol prodigo Paul Eboua.
Aggrapparsi alla classe immensa di Carlos Delfino ok, ma poi se al campione argentino s’accende la spia della benzina, ecco che in attacco si procede a tenton. E la difesa, non proprio l’asset di gioco su cui questa Pesaro si sta ancorando in stagione, continua a non produrre beni durevoli anche se si schiera a zona in certe fasi del match, ovvio che poi il filo del gioco si perde.
Adesso bisogna serrare le fila. Il rientro di Frantz Massenat e l’innesto di Paul Eboua vanno eseguiti ma in fretta, tra poco il tempo scade e la bella Cenerentola della LBA potrebbe ritrovarsi con gli stracci addosso dopo la mezzanotte, aldilà delle lamentele di fine gara, forse anche vere.
Sala Stampa
Stefano Cioppi
“Il coach non è qui perché era molto deluso dal trattamento ricevuto dagli arbitri nel finale di partita e ciò gli ha anche causato un piccolo malessere. Quindi ha indicato me per venire qui a spiegare cos’è successo in occasione dell’ultimo fallo tecnico sanzionato a meno di un minuto dalla fine sul -6; dopo il timeout siamo stati richiamati perché avremmo impiegato troppo tempo per rientrare sul parquet. L’arbitro ha chiesto in quale metà del campo volesse la rimessa. Jasmin ha risposto ‘secondo te dove voglio la rimessa?’, l’arbitro ha richiesto ‘in quale delle due fasi vuoi avere la rimessa?’, il coach ha risposto ‘in fase offensiva’, l’arbitro ha risposto ‘grazie’ e Repesa ha replicato con un ‘prego’ ricevendo il secondo tecnico. Si tratta di un atto di assoluta mancanza di rispetto nei confronti di qualsiasi tesserato e un atto di prepotenza da parte di chi conduce la partita e tanto più verso un allenatore che non offende mai nessuno. Io posso testimoniarlo essendo con lui da mesi. Il coach mi ha chiesto di sottolineare che tipo di trattamento abbiamo ricevuto”.
Il Presidente del Consorzio Pesaro Basket Luciano Amadori
“Stavolta a differenza del solito mi presento in sala stampa perché è necessario: una società con oltre 70 anni di storia merita e pretende rispetto. Il giorno successivo agli ultimi 2-3 match giocati abbiamo sempre ricevuto le scuse da parte di chi di dovere per gli arbitraggi ricevuti. L’errore ci sta, fa parte del gioco. Una partita ben arbitrata è un match in cui l’arbitro non si vede: stasera invece si sono visti solo gli arbitri; noi faremo ciò che è necessario ma si tratta di una cosa incresciosa e destabilizzante soprattutto da parte di un arbitro in particolare. Non è ammissibile, è scorretto e inaccettabile che un arbitro si giri verso il pubblico sfidando gli accreditati al palazzo, mi dispiace per tutti i nostri tifosi, faremo di tutto per essere tutelati com’è giusto che sia ma è ora di smetterla perché stasera si è davvero superato il limite”.
Michal Sokolowski
Matteo Imbrò
Carpegna Prosciutto Pesaro – Dé Longhi Treviso 89-97
Parziali: 30-28; 21-22; 16-26; 22-21.
Progressivi: 30-28; 51-50; 67-76; 89-97.
Le pagelle
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 6-: non entra in startin’ ma quando entra si fa trovare pronto, eccome. Difende molto bene, con quell’apertura alare che possiede, ma attacca anche meglio. Poi nel secondo tempo non si vede proprio palla in mano. Fase interlocutoria pure per lui, 7 p.ti, 6 rimbalzi e 3 stoppate alla fine.
Frantz Massenat 6,5: suo il primo canestro del match anche se non è ancora nel mood del gioco e del ritmo gara. Nonostante tutto il suo lo fa, in attacco, è dietro che latita. Chiude con 14 p.ti, 2 rimbalzi e 4 assist.
Ariel Filloy 5: scalato al ruolo di 8° uomo, quando entra fa bene salvo poi spegnersi progressivamente. In difficoltà, chiude con 4 p.ti, 3 rimbalzi ed 1 assist.
Tyler Cain 7: nella prima parte si allarga dall’ufficio dove opera di solito per servire assist e fa molto bene, 5 serviti solo al 20′ con però 2 soli rimbalzi. Poi si rimette a lavorare dalla scrivania e sfodera una gara da quasi doppia-doppia (14 p.ti, 9 rimbalzi e 5 assist), riportando spesso Pesaro nel match. Imprescindibile.
Matteo Tambone 6-: l’assenza di Giustino gli da qualche minuto in più in cabina di regia e non solo e lui se li prende i minuti ma non basta da solo per arginare la mitragliatrice veneta. Chiude con 7 p.ti, 4 rimbalzi e 2 assist.
Marko Filipovity 5: l’ungherese si sta un pò avvitando su se stesso dopo un bellissima prima parte di stagione. Sbaglia almeno due conclusioni a zero dal ferro, non cerca più il tiro da tre e lotta di meno sotto i rimbalzi. Pausa? Per lui 7 p.ti, 5 rimbalzi ed 1 assist.
Carlos Delfino 8: sempre uno spettacolo vederlo giocare quando è ispirato e, probabilmente, meno stanco dopo un periodo molto intenso per lui e per Pesaro. Infatti nella parte finale della gara non ne mette più dentro una da fuori ma se oggi Pesaro resta in gara è per i suoi 25 p.ti ed i 6 rimbalzi.
Paul Eboua 6,5: al debutto il figliol prodigo si prodiga, mette anche dentro una gran tripla, non proprio il suo marchio di fabbrica ma è un pò fuori dagli schemi. Però c’è, eccome. La domanda è: potrà incidere in questa parte finale del torneo? Per lui 11 p.ti, 5 rimbalzi ed 1 assist.
Simone Zanotti 4: dopo il paradiso, male oggi. Quattro minuti, spara una tripla a salve e dopo non entra più in campo.
Mujakovic e Serpilli non entrati
Dé Longhi Treviso
Dewayne Russell 7,5: benissimo quando accellera, benissimo quanto attacca, non lo stesso quando difende. Ma se gli si da uno spazio, lui se lo prende, sparando anche dalla lunga adesso con continuità. Ormai è diventato uno dei fulcri di questa Treviso che stupisce. Per lui 15 p.ti, 4 rimbalzi e ben 7 assist, eh!
David Logan 7,5: il professore sale in cattedra e predica basket. Vero è che Pesaro non s’ammazza per lui in difesa ma lui è veramente una macchina spara canestri! Oggi 19 p.ti, 3 rimbalzi e 2 assist.
Giacomo Vildera 6+: dopo la bella prova da MVP vs la Fortitudo, il Dott. Vildera oggi ritrova condizione e grinta e cerca di fare il suo nei 12′ in cui sta in campo. Per lui 6 p.ti e 2 rimbalzi.
Matteo Imbrò 7: il play di complemento non sbaglia la sua missione di oggi. Detta il gioco quando Russell prende fiato, poi spara almeno uno dei suoi proverbiali missili fronte a canestro. Doppia cifra, 10 p.ti e 5 assist.
Matteo Chillo 6-: fa letteralmente tanta legna, soggiogato dalle gambe e dall’atletismo dei marchigiani. Comunque 6 palle le raccatta vicino al ferro ma scrive virgola alla voce “punti”.
Christian Mekowulu 7: l’impatto vs Tyler Cain si fa sentire perchè non avverte che l’avversario lo trascina fuori dal pitturato per dare spazio agli incursori pesaresi. A rimbalzo traballa un pò ma per un rookie come lui in LBA direi che va bene, bene, bene e comunque Cain è sempre Cain! Comunque 12 p.ti, 5 rimbalzi, 1 assist ed una doppia stoppata a Filipovity da urlo!
Michal Sokolowski 8: l’ala polacca parte bene, non benissimo, poi si scioglie e conferma che non conviene dimenticarselo vicino ai 6,75 perchè punisce di brutto. Oggi 57% da tre, quindi migliorerà il suo 48% in stagione. Chiude con 23 p.ti ma, soprattutto, fa venire i brividi agli avversari quando ha la palla e guarda a canestro.
Nicola Akele 6-: suo il primo tiro, con tripla, del match. Poi scompare un pò dal match. Non si comprende cosa gli stia accadendo, non gli manca nulla per far bene, eppure oggi è la nota stonata della gara perchè può fare molto di più. Chiude con 6 p.ti e 2 rimbalzi.
Trent Lockett 6: l’esperienza c’è l’ha e la fa valere quando Pesaro cerca di rientrare nel dopo lo strappo ad inizio terzo periodo. Da lui questo si chiedeva e questo da. Sei punti per lui.
Bartoli non entrato.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto