Brindisi, 27 febbraio 2021 – Non c’è rivincita per l’Allianz Pallacanestro Trieste dopo la sconfitta nei quarti di finale della Frecciarossa Final Eight di Coppa Italia.
A dire la verità, trattasi di maledizione sportiva per la truppa di Eugenio Dalmasson contro l’Happy Casa Brindisi e Frank Vitucci. Sei scontri diretti tra le due squadre e altrettanti successi per la Stella del Sud. Medesimo discorso per i due allenatori.
Sembrava non esserci particolare storia nemmeno stasera. Al PalaPentassuglia approcciano molto meglio i padroni di casa, che sembrano giocare con un’intensità totalmente estranea ai giuliani.
Darius Thompson è perfetto direttore d’orchestra, Derek Willis rifinitore e collante altrettanto competente, Nick Perkins una presenza dominante nel pitturato. Così Brindisi scappa sul +14 a fine primo quarto e manterrà saldo il controllo del march nelle sue mani per quasi 30 minuti.
Trieste ha grossi problemi a trovare ritmo nella partita. Non c’è grande circolazione di palla, anche per merito dell’aggressiva difesa brindisina che limita le assistenze al minimo sindacale. Milton Doyle è l’unica reale soluzione che sembra funzionare.
Come se non bastasse, l’Allianz fatica a blindare il proprio tabellone, con Brindisi a tirare da 2 in maniera irreale e a guadagnare un numero abnorme di tiri liberi (saranno addirittura 41 alla sirena conclusiva). La tempesta perfetta, in apparenza. Invece..
..capita che Brindisi, vuoi per negligenza e/o per stanchezza, abbassa i ritmi e l’attenzione, accumula palle perse banali (17 al termine) e presta il fianco al tentativo di rientro ospite. Trieste ha il grande merito di non staccare mai la spina, conquistandosi una chance quasi insperata.
Tommaso Laquintana ha una reazione di orgoglio e suona la carica, Marcos Delia trova un paio di giocate sul perno in area e Milton Doyle è l’ultimo a mollare. Trieste mette realmente paura a Brindisi nell’ultimo quarto, arrivando fino al -3. Però manca qualche canestro in avvicinamento prima della volata finale.
Saranno ancora una volta i rimbalzi offensivi, oltre che uno Zanelli glaciale in lunetta, a fare la differenza negli ultimi istanti. Si chiude sul 81-74 un match dai due volti che consente a Brindisi di rimanere all’inseguimento della capolista Olimpia Milano, impegnata contro la Fortitudo domani pomeriggio.
Squadra bolognese che sarà la prossima avversaria di Brindisi all’Unipol Arena. Mentre Trieste, che coglie la decima sconfitta del suo campionato, cercherà il riscatto contro l’Acqua San Bernardo Cantù sul suo parquet.
Happy Casa Brindisi-Allianz Pallacanestro Trieste 81-74
Parziali: 27-13, 44-31, 63-55, 81-74
Le pagelle
Happy Casa Brindisi
Joshua Bostic 6,5: Debutto pressochè inappuntabile nella sua nuova avventura. Molto attento sulla palla in difesa. Altrettanto pulito dall’altra parte, dove prende semplicemente i tiri che la squadra gli costruisce
Ousman Krubally 6: Litiga con il ferro dalla lunetta (1/7), vanificando parzialmente il suo tabellino (avrebbe potuto costare caro). Resta una prestazione tutto sommato soddisfacente. Iperattivo in difesa, fa valere tutta la sua esperienza nel duello contro Upson, specialmente nel primo tempo.
Alessandro Zanelli 6: La sua freddezza in lunetta rende più leggero il finale per Brindisi e trasforma la sua partita da anonima a preziosa. E’ comunque un merito
Riccardo Visconti 7: Ennesima occasione in cui si alza dalla panchina e ha un impatto immediatamente positivo sulla partita. La sua crescita è sotto gli occhi di tutti. Anche se restano ampi margini di miglioramento in difesa, dove dovrebbe imparare a frenare il suo impeto, che spesso lo frega
Raphael Gaspardo 7: Porta avanti la sua stagione decisamente solida con 11 punti e 4 rimbalzi
Darius Thompson 7,5: Giocatore sempre più dominante. E’ lui ad alzare il volume della radio nei primi possessi del match, quelli in cui Brindisi scappa e gioca al doppio dell’intensità rispetto a Trieste. Ogni tanto cerca qualcosa di troppo difficile e butta via dei possessi, ma il campionario è davvero vasto
Mattia Udom 5: 11 minuti in cui “sporca il tabellino” con 1 assist, a fronte di due falli
James Bell 4,5: Uno dei pochi nei di Brindisi. L’unico che sembra assente dalla partita da un punto di vista mentale
Nick Perkins 7: La sua potenza nel pitturato è decisamente troppa per i lunghi di Dalmasson. Fa la voce grossa sotto canestro
Derek Willis 7,5: Che bellezza rivederlo in condizioni ottimali..non spreca un movimento e sembra non poter sbagliare una scelta. Il vero all-around player di Brindisi. Uno dei migliori giocatori del campionato
Allianz Pallacanestro Trieste
Hrvoje Peric 5: Fa tanta fatica a tenere il campo in questo momento. Nel terzo quarto manda dei segnali di vita, ma così non può essere utile alla causa. Soprattutto pensando al Grazulis che incantò al Forum contro Milano, prima di infortunarsi
DeVonte Upson 5,5: Ci mette sicuramente energia, ma i pochi rifornimenti e la sagacia di Krubally ne limitano fortemente l’incidenza sulla sfida
Juan Manuel Fernandez 5: Prova a far rientrare i suoi con un paio di giocate di grande maestria sul finire del secondo quarto. Unici flash in una partita decisamente incolore
Tommaso Laquintana 6: Il confronto diretto con Thompson è abbastanza impietoso nei primi 3 quarti. E’ lui a dare il là al rientro ospite verso gli ultimi 10 minuti. Resta l’impressione che, se non gli entra il tiro da fuori, non abbia grosse alternative contro difese così prestanti e pronte dal punto di vista atletico
Marcos Delia 6,5: Sembra in un momento di leggera flessione, a giudicare dal primo tempo. Impressione più che mai azzardata. L’argentino si accende nell’ultimo quarto ed è comunque l’unico a reggere il confronto con Perkins e soci vicino a canestro
Myke Henry 6,5: Il gemello diverso di Doyle. Nel senso che, nella mancanza di fluidità dell’attacco di Trieste, è la sua unica spalla con una certa continuità
Daniele Cavaliero 4,5: Non è certo uno che si nasconde, ma Brindisi viaggia su ritmi che lo mandano fuori giri
Matteo Da Ros 4,5: Troppo soft per una partita in cui l’avversario ha posto immediatamente l’asticella dei contatti piuttosto in alto
Milton Doyle 7: L’unico in grado di creare qualcosa dal palleggio contro la difesa di Vitucci. Canta e porta la croce in un attacco asfittico
Davide Alviti 5: Brindisi non gli porta fortuna. Dopo aver steccato la sfida secca in Coppa Italia, sbatte nuovamente contro muro. Senza trovare il canestro dal campo. Almeno dà una mano a rimbalzo..
Sala stampa
Frank Vitucci
“Vittoria importante e non semplice contro un’ottima squadra quale Trieste. Non era facile giocare contro una squadra che abbiamo già battuto solamente quindici giorni fa. Siamo stati abbastanza bravi lasciando loro a 74 punti con cinque uomini in doppia cifra a referto da parte nostra. Abbiamo sofferto nella ripresa, fermando troppo la palla come si evince dalla differenza del numero di assist tra primo e secondo tempo. Se avessimo tirato meglio i tiri liberi non saremmo arrivati così tirati fino alla fine. Non meritavamo così tanto dopo una partita condotta dal primo all’ultimo possesso. Nel girone di ritorno siamo a tre vittorie e una sconfitta: dobbiamo dare atto ai ragazzi di ciò che stanno facendo”
Eugenio Dalmasson
“Abbiamo lottato fino alla fine, ma abbiamo pagato una partenza difficile, concedendo 27 punti nel primo quarto agli avversari. Un gap che ci siamo portati dietro quasi fino al termine della partita. La reazione poi è stata buona, abbiamo usato bene la zona. A 50″ dalla fine abbiamo avuto il tiro del pareggio che abbiamo affidato al nostro giocatore più esperto. Purtroppo non è entrato. Ci abbiamo provato. Brindisi ha dimostrato di essere una squadra in grado di sovrastarci fisicamente, ma noi abbiamo dato prova di orgoglio dimostrando fino all’ultimo di voler recuperare, in un campo molto difficile. Adesso la priorità è tornare a lavorare per preparare al meglio la prossima sfida. Ovviamente quando giochi con avversarie di questo livello per pensare di vincere devi fare una partita quasi perfetta. Stasera abbiamo avuto un impatto non all’altezza, mentre per i successivi 3 quarti abbiamo saputo stare in partita. Dobbiamo riuscire a dare continuità per 40 minuti, perché come ha dimostrato Brindisi stasera, con squadre di questa caratura se non mantieni alta l’attenzione sempre, puoi sicuramente avvicinarti e metterle in difficoltà, ma non puoi pensare di vincere”
Francesco Sacco
@sacco941