Milano, 13 febbraio 2021 – Chi pensava di vedere una VL Pesaro stanca ed appagata dopo la vittoria di ieri sera si è dovuto ricredere.
Gli uomini di coach “Gelsomino” Repesa hanno comandato la gara dall’ inizio alla fine, giocando una partita difensiva completamente diversa rispetto al quarto di finale, intasando l’area, sfruttando la scarsa mira dei pugliesi, e forzandoli ad un marea di palle.
Il giochino è stato fruttuoso fino a metà terzo quarto quando la Carpegna Prosciutto è arrivata al massimo vantaggio, ma poi le energie sono calate ed è salito in cattedra Thompson che forzando penetrazioni su penetrazioni è riuscito a ricucire un bel po’ di svantaggio caricando di falli gli avversari.
C’è voluto un monumentale Justin Robinson a riprendere in mano la partita diventando l’ MVP del match, e a riscavare un +10 che sembrava decisivo, ma l’ossigeno è cosa preziosa e oramai la lancetta pesarese segnava una profonda riserva.
Gli ultimi secondi hanno visto tre azioni che hanno deciso il match: la bomba di Udom in transizione che ha portato a -1 l’Happy Casa, la chiusura di Cain su un precipitoso Visconti, e l’antisportivo fischiato a Krubally sul capovolgimento di fronte.
Qui nasce una riflessione, dopo lo scempio arbitrale di ieri sera nella sfida fra Carpegna Prosciutto e Banco di Sardegna, anche stasera sono volati due tecnici incomprensibili ed un antisportivo che va molto molto molto al di là dello spirito di questo splendido sport. Si è sempre detto che i migliori arbitri sono quelli che non si notano, ecco, in queste due serate, diciamo che si sono fatti notare.
Sala Stampa
La conferenza stampa di coach Jasmin Repesa
Queste le dichiarazioni di coach Vitucci a fine partita:
“Abbiamo dato tutto quello che potevamo dare e non era a quanto pare ciò che abbiamo espresso ieri. Abbiamo fatto molta fatica in attacco, soprattutto nel primo tempo determinante per palle perse e rimbalzi offensivi concessi. Pesaro ha tirato di più e con percentuali normali ma il break del secondo quarto ci ha punito. Nel secondo tempo c’è stata la reazione giusta pur continuando a fare fatica. Nonostante tutto siamo arrivati sul -1 con il pallone in mano. Siamo stati bravi a ritagliarci l’occasione ma alla fine l’agitazione, inesperienza, voglia di fare ci ha tolto il cinismo necessario nell’ultimo possesso. Si deve passare anche da queste situazioni per accumulare l’esperienza necessaria“.
Happy Casa Brindisi-Carpegna Prosciutto Pesaro 69-74
Parziali: 12-15; 16-26; 17-11; 24-22.
Progressivi: 12-15; 28-41; 45-52; 69-74.
Le pagelle
Happy Casa Brindisi
Ousmane Krubally 5: confusionario, non replica la bella prova di ieri contro Trieste
Alessandro Zanelli 5,5: ha le mani piene contro Jerald Robinson, fa quello che può, ma non basta
Riccardo Visconti 6+: non ha paura, e si vede, ha un rilascio di tiro velocissimo, preciso in lunetta, ha sulla coscienza la forzatura sull’ultimo possesso
Raphael Gaspardo 5: anche lui non è Paganini, perde alcuni palloni sanguinosi e non inquadra mai il canestro da lontano, in costante ritardo sui ribaltamenti pesaresi
Darius Thompson 7,5: è l’anima dell’Happy Casa, ricuce quasi lo svantaggio del terzo quarto. Capendo che non è giornata dalla lunga, carica di falli gli avversari con penetrazioni continue. Baluardo
Mattia Udom 7: lotta come un leone, prende 7 rimbalzi ed ha il coraggio e la mira per la bomba del -1 in transizione, finalmente una dimostrazione di attributi
James Bell 5: siamo generosi perché questa sera gliene sono capitate più che a Paperoga, fra dita negli occhi, colpi in faccia e distorsioni, ma tutta l’energia messa in campo non ha dato il benchè minimo frutto, anzi…
Nick Perkins 7,5: ci ha provato fino all’ultimo, ha fatto a sportellate con Cain per tutta la partita e messo il suo fisico al servizio della squadra. Inspiegabili i soli quattro minuti scarsi dell’ ultimo quarto
Derek Willis 9: con il tipo di di infortunio che ha, il solo scendere in campo è una dimostrazione di professionalità e coraggio degni di nota, poi in quei pochi minuti ha spiegato pallacanestro
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 6-: le magie di ieri, con i 13 p.ti in un amen ad inizio match, oggi sono un ricordo. Ma non molla in difesa, rendendo la vita complessa a chiunque si avvicini al pitturato pesarese. Procede a sprazzi, non convince in attacco (anzi), ma è normale, dopo una bella prestazione giocarne una così così alla sua età. Chiude con 3 p.ti ed 1 solo rimbalzo.
Ariel Filloy 6,5: partenza lenta anche per lui come per tutto lo startin’ pesarese, poi si scioglie, spara due triple delle sue e fa girare il cuoio a dovere. Non esagera nelle iniziative ma quando Brindisi sale in cattedra, cerca di assorbire le negatività, attacca il ferro come non è uso fare e porta comunque il suo contributo alla causa. Per lui 8 p.ti, 3 rimbalzi e 2 assist.
Tyler Cain 7,5: rimane in campo per tutto il primo periodo e detta legge, di quì e di là. Perkins e Kroubally non sono clienti facili ma sa come averne la meglio, anche perchè oggi la sparatoria da tre è minore di ieri: al 20′ già presi 9 rimbalzi! Poi cala anche lui come tutta Pesaro ma nei momenti più importanti, resta un frangiflutti fondamentale per la cerniera difensiva pesarese. Raccoglie ben 14 rimbalzi, segna 6 punti e serve 2 assist. Sempre, sempre presente!
Justin Robinson 9: l’MVP del match di ieri entra a fine primo periodo, dando spazio a Geraldo e fa subito scintille: al 20′ ha già 12 p.ti in saccoccia e 2 assist. E’ Giustino il condottiero di questa bellissima favola di una Carpegna Prosciutto Pesaro che si riprende una fettina di quella storia che, nel decennio scorso, è stata offuscata restando spesso nelle zone meno nobili della LBA. Anche oggi è l’MVP, chiudendo con 23 p.ti, 4 assist ed un rimbalzo, bella sorpresa!!
Matteo Tambone 7: l’autore del recupero e tripla esiziale del supplementare di ieri entra in campo a ridosso della fine del primo periodo e si fa notare, subito: tripla, tanta difesa e poi buono con fallo convertito. Giocatore-squadra per antonomasia, consente equilibrio tra un gioco smaccatamente offensivo ed uno troppo difensivo. Utilissimo, con i suoi 6 punti e 3 rimbalzi.
Gerald Robinson 7: parte nello startin’ five ma non trasmette la stessa potenza e sicurezza di ieri. Ma Geraldo c’è, perchè la Carpegna Prosciutto Pesaro gira che è una bellezza con lui in campo. Non brilla come ieri, anche perchè Brindisi gli ha preso la targa ma non si tira indietro, mai. Quando entra Giustino si adatta da guardia, 3 assist per lui più 5 punti e 4 rimbalzi.
Marko Filipovity 6,5: anche lui a marce basse dall’inizio ma si fa sentire, come sempre nei pressi del ferro, su i due lati del campo. Aumenta bene la densità difensiva, non brillando in attacco, esattamente come ieri. Ma anche se disputa una gara non all’altezza della sua attuale stagione, fa due cose molto importanti nel finale: prima, contestando un rimbalzo in attacco a Kroubally nei e dopo, quando stoppa di fatto Visconti in entrata, con il potenziale vantaggio brindisino a 7″ dal termine. Queste due giocate meritano mezzo voto in più, vero?
Simone Zanotti 6,5: entra a fine primo periodo ma entra non bene, benissimo. Due specialità dalla casa a segno per lui su due tentativi, cioè la tripla dall’arco, nel 2° periodo è il miglior realizzatore del match quando si siede per i due falli. Al suo rientro Pesaro sta soffrendo, mette un canestro importante più fallo ma poi, nel quarto periodo, commette due sciocchezze e deve risedersi in panca. Da lui non si pretendono miracoli ma quello che sa fare, con umiltà e dedizione, per lui 10 p.ti ed 1 rimbalzo.
Carlos Delfino 7: non inizia bene, anzi, sbaglia tutto quanto si possa sbagliare, le tossine di ieri? Ma lui è Carlitos, eh!?!? Fa 0/5 poi spara due triple, quelle del +16 pesantissimo, nel 3° periodo al 23′ (31-47). Scompare però, subito dopo ma quando serve, nel concitato 4° periodo, la sua classe si vede e si sente. Importantissimi i suoi 10 p.ti.
Andrea Cesari/@trombaxfare per pagelle Happy Casa Brindisi
Fabrizio Noto/@fabernoto per pagelle Carpegna Prosciutto Pesaro