Da giovedì 11 febbraio a Milano si svolgerà la coppa Italia, la Final Eight, e qui tengo chi non ha mai vinto, come sempre, dunque Trieste e Brindisi. Trieste, dunque, in particolare a memoria non ricordiamo finali, controlliamo ed emergere quel che ricordavamo, all’incirca, la finale di coppa Korac, del ’93-’94, prima del trasferimento a Milano. Il fallimento, la ripartenza, il 7° posto di due anni fa con Eugenio Dalmasson, il tecnico più longevo del nostro basket.
E poi c’è Brindisi, finalista con Frank Vitucci sia contro Cremona che contro la Reyer Venezia. Brindisi è il sud, il grande sud del nostro sport, sempre più in difficoltà, di fronte ai denari del nord. Trieste appare la cenerentola, Brindisi è alle migliori stagioni della storia, sorprendente, dopo la coppa Italia vinta da Avellino, con Boniciolli, una quindicina d’anni fa, e ai trofei di Caserta, altra fallita.
Brindisi è solida, con la famiglia Marino, ha solo bisogno di alzare un trofeo fra Italia ed Europa, per solennizzare un decennio d’oro. Trieste visse stagioni splendide, con Stefanel, è una certezza, adesso.
Le altre sono Pesaro, che non vince da tanto e Reggio Emilia, ferma in realtà alla Eurochallenge e a una supercoppa italiana, naturalmente Milano e la Virtus, vincitrice due anni fa di una Champions league, Venezia e Sassari, che tanto hanno vinto nello scorso decennio.
Sarà una super coppa Italia, sarebbe bello vedere giuliani o pugliesi con la coccarda tricolore, per dare soddisfazioni a regioni mai nel palmares della pallacanestro. Non controlliamo, a memoria neanche Udine e Gorizia vantano trofei, di sicuro in Europa, e neanche Foggia e Lecce, Bari e Taranto. Taranto, peraltro, è stata grande al femminile.
Il basket ha bisogno di essere davvero nazionale, diffuso, ad alti livelli in quante più regioni possibili, di fatto è tutto al nord, perchè Pesaro è a una manciata di chilometri dalla Romagna e Sassari è nell’Italia insulare, certamente la possiamo considerare l’altra meridionale, assieme appunto a Brindisi.
Al sud c’è sempre gioia, per lo sport, tanto più ora. Brindisi rappresenta, idealmente, la Reggio Calabria che voleva lo scudetto, con Versace, e pure Napoli che si aggiudicò una coppa Italia, con Mason Rocca, la Sicilia che fu di Capo d’Orlando e Trapani e Barcellona Pozzo di Gotto, ma anche l’Abruzzo di Teramo, Pescara e Roseto.
Molti campionati italiani sono ancora meno meridionali, il volley si ferma a Cisterna, nel Lazio, Brindisi rappresenta così molte discipline e molte regioni. Diremmo quasi gli altri paesi mediterranei della zona. Si può vincere anche al sud e restare a buoni livelli senza fallire.