Desio (MB), 20 dicembre 2020 – Il PalaBancoDesio è pronto ad accogliere un derby lombardo che suona come un concerto. Jazz Johnson si trasforma in direttore d’orchestra, un Dave Bruebeck che comanda i suoi compagni di Cantù e che vorrebbe suonare la sua personale versione di “take five” (considerando anche la vittoria di Cantù contro la Virtus Roma, tolta poi per il ritiro della stessa compagine giallorossa) contro una Pallacanestro Brescia che balla tutto il primo quarto in difesa sotto le sue note e quelle di un James Woodard micidiale dalla lunga.
Una rediviva Germani Brescia però alza la voce grazie a tre assoli, uno per quarto, di Tyler Kalinoski, Christian Burns e Luca Vitali, autori dei punti e delle giocate decisive per portare Cantù ai supplementari. Luca Vitali poi continua i suoi arpeggi anche nell’overtime piazzando vari acuti “Pavarottiani” molto vicini al più famoso “nessun dorma“.
Alla fine Cantù capitola sotto il fragore bresciano, che paradossalmente suona la personale quinta vittoria in campionato, la seconda in fila dopo la vittoria casalinga contro Venezia.
89-92 il punteggio finale, disegnato su un pentagramma di periodi che suonano di beffa per Cantù, di rivalsa per i ragazzi del neo coach Buscaglia.
Acqua S.Bernardo Cantù – Germani Brescia 89-92 dts
Parziali: 32-22; 17-27; 18-19; 13-12; 9-12
Progressione: 32-22; 49-49; 67-68; 80-80; 89-92
PAGELLE
Acqua S.Bernardo Cantù
Thomas 5: partecipa inizialmente alla festa, salvo poi defilarsi come uno che non riesce a divertirsi.
Kennedy 6,5: ben presente sottocanestro per larga parte della partita, ma i canestri sbagliati alla fine pesano tanto.
Woodard 7,5: suona da 3 che è una bellezza, tiene a ritmo i suoi, rintuzza quanto può nel concitato finale.
Procida 5,5: mezzo voto in più solo per il Buzzer Beater di fine primo quarto.
Leunen 5: quando la partita si fa tesa, proprio lui si dimostra fallace e falloso.
La Torre sv: il capitano stavolta non tiene la baracca. solo 3 min, che gli valgono il “trilione“
Bigby-Williams 4: non un grande esordio per il big men britannico, il -9 di plus/minus ne è l’esempio.
Johnson 7,5: orchestra lui tutta la manovra, con 26 pt e 6 assist. Nota dolente sono però le 8 palle perse.
Bayehe 5: il prodotto di Germano D’Arcangeli non risponde a ritmo nel match.
Pecchia 5,5: la garra c’è, i tempi pure, ma i punti!? 2/10 dal campo è un po’ poco.
Germani Brescia
Cline 6: la recuperata del secondo quarto accende i suoi compagni. Piccoli segnali di presenza.
Vitali 8: MVP del match, che aveva approcciato con irritazione ma chiuso con grandissima autorevolezza.
Parrillo 6: si sa, i punti non son il suo forte, ma la difesa del 3° quarto è eccelsa.
Chery 5: subisce troppo Jazz Johnson, non si trova nemmeno nella metà campo offensiva.
Bortolani sv: invisibile nei 3 minuti giocati.
Ristic 6,5: anche per lui segnali di ripresa e di voglia di partecipare.
Crawford 6,5: costante in tutta la partita, nel bene e nel male.
Burns 7: l’uomo della conferma nel 3° quarto con show aggressivi, punti importanti, scelte decise.
Kalinoski 7: se Brescia non sbraca il primo quarto lo si deve a lui, nella rimonta del secondo, la sua parte è fondamentale nella riuscita.
Moss 6,5: uomo di esperienza e punti decisivi, pasticcia però troppo quando Cantù cerca di accelerare.
Sacchetti 6: senza infamia e senza lode il suo match, forse viziato da troppi falli.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10