Pacinotti nel 1860 brevettò il suo prototipo di dinamo, un apparecchio che consente di trasformare un lavoro meccanico in corrente elettrica, per antonomasia continua. Ma non tutte le dinamo funzionano così. Ce n’è una che invece sta andando a corrente alternata: è la Dinamo Sassari.

marco spissu in palleggio
La formazione sarda in mano ad un elettrico coach Gianmarco Pozzecco sta producendo prestazioni che vanno dalle alte stelle, vedi il primo tempo contro Varese, che produsse un 76% dal campo con 13/16 da 3 ed un 12/15 da 2, ma anche debàcle importanti come il tonfo casalingo contro Trieste o quello esterno contro Trento, dipendenti più che mai dalle prestazioni offensive, frutto di una dipendenza estrema dai tiratori, quest’anno con maggioranza provenienti dalle regioni Croate come Kruslin e Katic, o dal basso baltico come Bendzius. Senza ovviamente dimenticare la componente italiana quali il play della nazionale odierna Marco Spissu ed il ritrovato da poco, causa infortuni, Stefano Gentile.
Questa sinusoide della Dinamo Sassari, fatta di picchi alti e di profondi bassi, trova la sua continuità solo in due componenti: il centro ormai veterano Miro Bilan, al secondo anno nel capoluogo sardo, e la new entry Jason Burnell, arrivato in estate dopo la fruttuosa esperienza brianzola presso la Pallacanestro Cantù.

Miro Bilan
Altresì non hanno ancora dato il loro segno + altri nuovi arrivi: Kaspar Treier, estone di formazione italiana, messosi in mostra in A2 a Ravenna, alla corte di coach Cancellieri, cui il salto di categoria non ha confermato i numeri della stagione precedente. Il ragazzo è cmq un 99, glielo si perdona qualche “impaccio iniziale”. Altro segno non ancora positivo, parlare di negativo a sto punto della stagione non è a mio parere corretto, è l’altro statunitense in forza alla Dinamo Sassari.
Justin Tillman, arrivato coi clamori ed i favori degli esperti, accreditato come uno dei migliori colpi della sessione estiva di reclutamento, ha al momento trovato i momenti più bui non solo per l’atleta, quale un infortunio alla spalla poco dopo il debutto, ma soprattutto come ragazzo avendo perso entrambi i genitori in pochi mesi causa COVID19, questa maledetta malattia che imperversa in tutto il mondo, che ci ha limitato, che ci sta tediando.
Ultimo ma non ultimo, soprattutto in quanto a sfortuna, il prospetto ex VL Pesaro, Vasilije Pusica, detto Vasa. Il play serbo non solo non ha dato un vero contributo effettivo alla causa, regalando prestazioni più verso il basso che l’alto, ma l’è stata privata anche la prova d’appello con la rottura del crociato anteriore che lo terrà fuori per il resto della stagione.
L’elettrotecnica è una scienza fatta di numeri, si sa, come si sa che anche il basket è uno sport in cui i numeri contano tanto.
Snoccioliamone qualcuno:
- Media punti fatti: La Dinamo Sassari è al momento la prima in LBA per media punti fatti con 88,6 pt/g, a pari merito con la capolista A|X Olimpia Milano. Quando la Dinamo segna più di 85 punti, la vittoria è pressocchè assicurata. Unico caso, la sconfitta del Taliercio contro Venezia per 99-92, mentre quelle maturate con Trieste in casa e contro Trento hanno avuto rispettivamente 72 e 78 punti segnati.
- Media punti subiti: qua la statistica confuta esattamente quanto sia sinusoidale la stagione sassarese: 86.3 pt/g subiti la portano al 6° posto in questa speciale graduatoria, curiosamente differente di pochi centesimi di punti rispetto ai punti fatti.
- Rimbalzi totali: il totale recita 34.9 rb/g, un basso 12° posto diviso anche qua tra il top ed il flop. Se la Dinamo Sassari si presenta seconda per rimbalzi offensivi con 12.3 rimbalzi a partita, ben il contrario è la statistica dei rimbalzi difensivi, che con 22.6 carambole, la proietta in fondo a questa classifica tra le compagini italiche.
- Palle perse/recuperate: che dire, anche qua la statistica conferma la teoria della sinusoide. Quarta in classifica col maggior numero di perse a partita con 14.3, si trova seconda invece con 9.3 recuperate ad allacciata di scarpe, dietro la sola Pallacanestro Trieste che ne ha 10, la stessa Trieste che diede la prima tristezza al PalaSerradimigni.
Se dovessi analizzare ad ora il campionato della Dinamo Sassari, non userei un tabellino, ma davvero prenderei un oscilloscopio, tanto è variabile la corrente della compagine dei 4 mori nel campionato nostrano.
Corrente che però si raddrizza per i ragazzi presieduti da Stefano Sardara ed allenati da Gianmarco Pozzecco in campo europeo: in FIBA Basketball Champions League, o BCL che dir si voglia, il rendimento è più continuo che mai, con 3 vittorie su 3 partite (Galatasaray, Tenerife e Bakken Bears), tenendo una media di 92 punti segnati e di 79 punti subiti. Numeri che confermano il trend nelle vittorie sassaresi in LBA.
Cari isolani, issanti bandiera dei 4 mori, orgogliosi come siete, chiedete intercessioni non ai canonici Dei, ma provate a chiedere ai luminari Tesla, Pacinotti, Galvani, Edison, affinchè questa corrente si possa raddrizzare nel migliore dei modi, sulle cifre europee.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10