In un PalaDesio chiuso al pubblico è andato in onda il Derby con la d maiuscola più strano di sempre, con le due squadre colpite dal Covid 19 e reduci da un periodo di inattività (di una settimana per Milano, di oltre 3 per la squadra di Pancotto).
Ci si aspettava quindi una partita a senso unico in favore degli ospiti ma Cantù, giocando una buona pallacanestro e tenendo percentuali clamorose è riuscita a far arrabbiare parecchio l’ex coach della Virtus ed andando al riposo addirittura in vantaggio.
Poi, l’Olimpia è tornata dagli spogliatoi con ben altro atteggiamento difensivo ed una bava alla bocca figlia certamente della ramanzina che Messina ha fatto negli spogliatoi.
E questo, unito al fisiologico calo fisico e atletico canturino ha incanalato la partita sui binari biancorossi: certo che anche il bombardamento da tre punti di Rodriguez ha aiutato…..
Complimenti comunque a coach Pancotto perché stridenti in positivo sono stati i miglioramenti che la sua squadra ha compiuto in questi mesi pur tra 1000 difficoltà come si evince se andate a rileggere il post partita di Supercoppa…
Un buon viatico per i prossimi impegni che potrebbero dare una spinta al campionato dei bianco blu, mentre per l’Olimpia arriva un doppio turno di Eurolega da affrontare col giusto piglio consapevoli del fatto che una doppia vittoria proietterebbero i milanesi nel gotha della classifica di Eurolega.
Pall. Cantù – Olimpia Milano 71-89
LE PAGELLE
PALL. CANTU’:
Thomas 4: gioca poco e male, il grande assente ingiustificato per Cantù
Smith 7: l’anima della squadra, segna da centrocampo e spezza le caviglie in un paio di occasioni a Cinciarini. 18 e 4 assist son tanta roba….
Kennedy 6: non ripete la partita di Supercoppa, ma oggi Tarczewski non c’era. Se la deve vedere con Hines, Leday e Biligha e tutto sommato non sfigura.
Procida 4,5: un altro che non riesce a ripetere le prestazioni degli ultimi derby. Insicuro ed abulico, non gli giova il look alla Beppe Bosa. Ma il ragazzo si farà, nonostante le spalle strette…..
Leunen 6,5: dovrebbe soffrire contro la fisicità milanese ed invece tira fuori una partita degna di due lustri fa. Tiri, assist e anche rimbalzi. In quella Cantù di Trinchieri il vero professore era lui.
Latorre 5,5: ex di giornata, gioca solo 8 minuti di anonimato, forse non era pronto atleticamente.
Johnson 7: il solito barilotto di energia, piazza le solite zampate ma non riesce a ribaltare l’inerzia del match.
Bayehe 7: un altro giocatore rispetto a quello spaesato di due mesi fa: in grande crescita, per la gioia di Pancotto
Pecchia 6: primo quarto in cui sembrava il Wade de noantri, poi rientra nei ranghi. Doveva essere più intraprendente nei secondi 20 minuti, invece si è limitato (ed è stato limitato) al gregariato.
OLIMPIA MILANO
Punter 5,5: di incoraggiamento dopo il lungo stop….rodaggio breve per lui, ora serve torni quello di inizio stagione.
Leday 7,5: come al solito, in Italia banchetta contro tutto e tutti. Ormai una garanzia.
Moretti 5,5: entra nell’ultimo quarto, sbaglia tiri aperti ma non fa il timido e mi pare la cosa più importante.
Micov 5,5: partita per mettere km nelle gambe, limita al massimo ogni tipo di sforzo, come da sua abitudine.
Moraschini 6: un altro che è in pieno rodaggio dopo aver lottato col Covid. Benino, ovvio che il top della forma sia lontano.
Rodriguez 7,5: mezzo voto in meno per la difesa, e un altro mezzo voto in meno perché tende, specie all’inizio, ad essere pasticcione. Poi oggi sembrava Steph Curry, e va bene così.
Biligha 6,5: sbaglia tanto al tiro, non gli entra manco un giro e tiro, ma lotta a rimbalzo, difende per tre che pare Hines e finalmente da l’impressione di essere dentro questa squadra.
Cinciarini 6: bene in attacco dove segna tiri importanti, malino dietro dove i colored canturini si fanno beffe della sua ormai ridotta mobilità laterale anche se in un paio di occasioni rimedia con esperienza e furbizia.
Shields 6: primo tempo da desaparecido, secondo tempo in cui fa quello che gli riesce meglio: il killer silenzioso
Brooks 6: buona partita anche se dalle cifre non si direbbe. In crescita.
Hines 7: solito immarcescibile re dei tabelloni, ogni partita un clinic che vale, per compagni ed avversari, come 100 allenamenti.
Sala Stampa
Ettore Messina
“Prima di tutto voglio fare i complimenti a Cesare Pancotto e alla sua squadra. Dopo tanto tempo fermi non era facile giocare come hanno fatto oggi, soprattutto nel primo tempo, con ritmo, efficacia, attaccando bene il ferro. Noi venivamo da una settimana in cui non ci siamo allenati e credo si sia visto soprattutto nella difesa del primo quarto che oggettivamente è stata mediocre, ha concesso troppe penetrazioni e troppe iniziative a Jaime Smith e non solo. Una volta sistemata la difesa siamo cresciuti, abbiamo concesso 14 e 13 punti a Cantù negli ultimi due quarti, e anche in attacco abbiamo avuto una buona circolazione di palla che ha portato alle otto triple su 10 di Sergio Rodriguez. E’ positivo essere riusciti a dare minuti ad un arrugginito Punter e ad un arrugginito Moraschini, domani si alleneranno e faranno un passo avanti ulteriore. Adesso è fondamentale prepararci alla partita di mercoledì con la Stella Rossa che per noi è molto importante”.
Cesare Pancotto
«Mi piace pensare di dover già rimboccarci le maniche. Ritornare a giocare mercoledì con ancora più determinazione e qualità: questo dovremo fare. Lo dico perché dopo la gara con Milano vedo il bicchiere mezzo pieno, un bicchiere che avremmo dovuto riempire durante tutta la partita. Purtroppo, però, nel terzo quarto Milano ha tirato fuori tutto il suo talento, la sua qualità e la sua esperienza; quel break ha praticamente deciso l’esito della gara. Nonostante ciò, devo dire bravi ai miei giocatori: ritornare dopo un mese, o per qualcuno anche di più, come nel caso di Jaime Smith, e giocare una partita di altissimo livello nel primo tempo vuol dire che qualcosa di importante dai miei giocatori è stato fatto. Anche nell’ultimo quarto abbiamo giocato alla pari di Milano. Avremmo voluto fare quattro periodi buoni ma non era facile e, se non ci siamo riusciti, credo sia stato più per meriti di Milano che per demeriti nostri».
Daniele Della Fiori
«Leunen ha accusato un problema muscolare, la cui entità sarà valutata domani. Questo è il rischio che si corre quando si torna a giocare una partita di grande intensità dopo un lungo stop. Purtroppo, è effettivamente capitato quello che più temevamo. Tra meno di tre giorni saremo di nuovo in campo, mentre avremmo preferito evitare il turno di recupero infrasettimanale per avere una settimana piena di allenamenti e cercare di tornare alla normalità, ma non è stato possibile. Giocare tre partite in otto giorni dopo il fermo dovuto al Covid, di certo non ci aiuta. Bisogna comunque guardare avanti».
Cristiano Garbin
@garbo75