Il basket italiano del nuovo millennio ha vissuto momenti strepitosi, sia a livello di club sia per quanto riguarda i risultati della nazionale azzurra.
La squadra tifata da tutti gli italiani è stata trascinata per alcuni anni da due campioni il cui talento era stato manifesto dall’inizio della loro carriera.
Seppur molto diversi per quanto riguarda il carattere, Gian Marco Pozzecco e Gianluca Basile sono stati i due esponenti più brillanti del basket moderno all’italiana, facendo parte di una grandissima selezione come quella che avrebbe fatto storia alle Olimpiadi del 2004.
Se il primo ha giocato praticamente solo in Italia, il secondo è stato invece protagonista di una serie di annate importanti con il Barcellona, una delle grandi favorite alla conquista dell’edizione attuale dell’Eurolega secondo le quote offerte dalle scommesse sportive online da Betfair online in questo momento.
Parliamo, del resto, di un playmaker mai troppo disciplinato, ma nato con un talento infinito, e di una guardia tiratrice che ha fatto degli allenamenti e della dedizione al lavoro un vero e proprio credo di vita.
Se il nativo di Gorizia faceva impazzire per le sue giocate estrose da NBA, il campionato più spettacolare del mondo, il ragazzo pugliese spiccava per la sua abnegazione tattica e la sua capacità di tirare benissimo da ogni posizione.
Insieme, i due trascinarono la nazionale italiana a una medaglia d’argento quasi inaspettata alle Olimpiadi del 2004.
In quell’edizione, disputatasi ad Atene, gli azzurri furono sconfitti in finale da un’Argentina piena di campioni, nella quale su tutti svettavano Manuel Ginobili e Luis Scola, dando comunque dimostrazione di una fierezza che fece esplodere di gioia i tifosi tricolore.
In quell’edizione dei giochi olimpici sia il play friulano sia la guardia pugliese furono determinanti per riuscire ad arrivare a un argento storico e mai ottenuto prima dalla nazionale tricolore.
In pochi dimenticheranno la strepitosa semifinale contro la Lituania, che in quel momento sulla carta era nettamente superiore: il match vide partire molto male la squadra di Carlo Recalcati, forse l’unico tecnico a essere riuscito a mettere a suo agio Pozzecco in tutti i sensi.
Dopo due strisce positive dei baltici, nelle quali si era creato un distacco enorme in quanto a punti, la verve di Pozzecco nelle penetrazioni e la precisione di Basile nei tiri da fuori permisero agli azzurri di recuperare e poi di portarsi anche in vantaggio.
In quella grandiosa serata greca si imposero i tiri di Basile, forzati e dalla distanza, grazie ai quali l’Italia mise dietro la Lituania nell’ultimo quarto.
Alla fine dell’incontro, il Baso avrebbe messo a referto ben 31 punti totali, mentre il Poz ne avrebbe registrati 17, ma dominando sempre il gioco dall’esterno e dettando i tempi dell’attacco.
Tra i più piccoli della spedizione greca di Recalcati, Pozzecco e Basile sarebbe passati alla storia del basket italiano dopo quella grandissima esibizione contro una corazzata.
La storia del basket nostrano si rifletterà dunque sempre in questi due talenti assoluti nati nel Belpaese, che hanno ispirato i sogni dei giocatori che verranno.