Doveva essere una mattanza stante l’assenza di Fantinelli sicura e quella probabile di Withers, con Happ non al meglio ed un Fletcher in odore di taglio in favore dell’ex cremonese Saunders.
Il bello dello sport però è che le partite si giocano sul campo e non sulla carta e così una combattiva Fortitudo ha fatto sudare le proverbiali sette camicie alla squadra di Messina.
Ed è stata anche sfortunata perché il rinvio della sfida di Eurolega a San Pietroburgo ha evitato un viaggio complesso ed ha fatto risparmiare molte energie ai vari Hines e Rodriguez. Sono sicuro che Sacchetti non dev’essere stato molto contento di questo rinvio.
Partita dunque equilibrata per 30′ di gioco con Aradori al comando, poi nell’ultimo quarto la difesa milanese sale di colpi guidata da Shields e i bolognesi devono alzare bandiera bianca.
Se il coach della nazionale molto di più non poteva fare e non poteva nemmeno pretendere, diverso è il discorso per coach Messina: spreme oltremodo l’ex Trento e praticamente fa fare solo dei cameo a Moretti, Cinciarini e Brooks (oltre all’ormai solito n.e. di Biligha).
Va bene che con i rinvii delle partite di Eurolega c’è modo di respirare, ma il gruppo italico a mio parere sarebbe bene partecipasse costantemente alle rotazioni per almeno, e sottolineo almeno, due motivi.
- far riposare i big e non far rischiare loro infortuni
- volenti o nolenti nei playoff il loro contributo sarà importante: non mi pare l’idea del secolo azzerare minuti e fiducia appena le partite settimanali diventano una.
Sala Stampa
Ettore Messina
“Sono molto contento di questa vittoria, perché siamo riusciti a trovare un modo per vincere la gara e non era facile considerando che abbiamo tirato molto male dal campo. La difesa nel secondo tempo è stata eccellente: dopo aver concesso 42 punti nel primo ne abbiamo lasciati appena 29 nella ripresa, e trovato il modo di aggiustarci su Aradori. Abbiamo controllato i rimbalzi, abbiamo attaccato il ferro e insomma sono molto contento perché, appunto, dovevamo trovare un modo per vincere la partita in una serata difficile dal punto di vista balistico”.
Il post-gara in casa Fortitudo
Fortitudo Bologna – Olimpia Milano 71-82
Le pagelle
Fortitudo Bologna
Banks 5,5: 8 tiri e 7 assist son roba da playmaker che gioca per la squadra, cosa che lui non è ma che ha fatto. Io non sono convinto, nonostante l’ottima prova di squadra odierna, che sia l’opzione più adatta per questa squadra
Aradori 7: primo tempo in cui sembrava Oscar Schmidt ed il secondo in cui è andato in clamorosa difficoltà sotto la pressione difensiva milanese come uno juniores all’esordio tra i grandi. Beneficia di Banks messo a fare il play.
Fletcher 4,5: vogliono cambiarlo con Saunders (anche se la pista pare raffreddata). In questa squadra fa fatica ad inserirsi, giusto avvicendarlo.
Palumbo 6: pochi minuti ma tanta buona volontà: avrà tempo e modo per crescere perché il potenziale per diventare un buon giocatore cel’ha.
Happ 5: si fa male al polso ma secondo me ha sofferto di più in precedenza. Qualche lampo di classe, è vero, ma anche l’impressione di essere un bellissimo mozzarellone che non ama molto la battaglia.
Withers 7: non era al meglio ma gioca una partita gagliarda, saltando e lottando contro la batteria di lunghi milanesi.
Totè 5: telaio di prim’ordine ma commette errori talmente banali da suscitare tenerezza. Una volta si diceva che i lunghi maturano più tardi, speriamo per la nazionale sia ancora valida la teoria.
Sabatini 6,5: gioca tantissimo per l’assenza di Fantinelli e gioca bene. Una zanzara fastidiosa per chiunque provi a palleggiare dalle sue parti. Deve però crescere in attacco, troppo spesso battezzato non sfrutta lo spazio a disposizione.
OLIMPIA MILANO
Leday 5,5: alterna cose buone ad altre molto meno buone, passo indietro rispetto alle ultime prestazioni in LBA
Moraschini 5,5: gioca spesso da play ed interpreta il ruolo a modo suo. A parte qualche scorribanda funge da passa palloni per i compagni. Non merita la sufficienza perché ancora una volta tira male da fuori.
Roll 7,5: uno dei migliori, chirurgico ogni qualvolta alza la mano anche se a volte affretta la conclusione un pò troppo.
Rodriguez 7: non è l’MVP ma fa cose da MVP. Il passaggio dietro la schiena sul raddoppio valeva il prezzo del biglietto. Sgancia anche tre siluri da lontano che hanno avuto il loro bel peso specifico sulla gara.
Tarczewski 5,5: sotto canestro fa la voce grossa ma ancora una volta fa fatica a convertire in punti i rimbalzi in attacco che prende. Meglio comunque che ributti fuori la palla piuttosto che insista con tiri improbabili anche da vicinissimo. Interessante invece il tiretto frontale dai 3 metri sullo short roll.
Shields 7,5: MVP della gara nonostante lo 0/7 da tre punti, ed ho detto tutto. Semplicemente dominante sui due lati del campo come forse nemmeno il miglior Riccardo Pittis era riuscito ad essere
Hines 7,5: parte tranquillo, poi c’è bisogno di lui ed allora alza la voce: canestri, rimbalzi offensivi e presenza costante. Niente che già non fosse noto.
Datome 7,5: avviso ai naviganti, se lo lasciate tirare tendenzialmente poi vi tocca raccogliere la palla da sotto la retina. Prezioso anche in difesa e a rimbalzo.
Brooks sv: ingiudicabile, due errori e Messina lo panchina definitivamente. Secondo me non è la miglior maniera per recuperarlo, ed usato così lascia proprio l’impressione dello spreco….
Cristiano Garbin
@garbo75