Milano, 6 luglio 2020 – Procede a ritmo spedito il tour di presentazioni dei nuovi acquisti da parte dell’Olimpia Milano presso la stupenda cornice dell’Armani Teatro. Partiti con i piatti forti Gigi Datome e Kyle Hines-Davide Moretti tra Lunedì e Mercoledì. Questo pomeriggio, invece, è stato il turno di due statunitensi dall’importante passato italiano, rispettivamente all’Aquila Basket Trento e alla Virtus Bologna.
Stiamo ovviamente parlando di Shavon Shields e Kevin Punter.
Bentornati in Italia!
“Presentiamo due giocatori che vengono da esperienze significative, che hanno vinto e che sono nel pieno della maturità agonistica anche se ancora giovani. Sono stati già protagonisti nel campionato italiano, sono atletici e motivati. Crediamo molto in quello che potranno dare in tutte le competizioni e siamo felici di accoglierli nella nostra squadra”
Così ha esordito il General Manager Christos Stavropoulos, per niente preoccupato dalla durata annuale dell’accordo con Kevin Punter: “1 o 2 anni non ha grande importanza. Lavoriamo e cresciamo insieme dando tutto e sono sicuro che ci troveremo a continuare il nostro rapporto. E’ importante che questi ragazzi crescano insieme a noi“
Subito dopo ha preso parola l’eclettica guardia Shields che ha ricordato, prendendo spunto dalle parole del suo ex Coach Maurizio Buscaglia su di lui, come
“…Ho iniziato giocando da ala grande a Francoforte quando sono arrivato in Europa poi ho iniziato a marcare le guardie a Trento e a giocare stabilmente in quel ruolo. Sono abituato ai cambiamenti, mi hanno aiutato in tante situazioni a crescere e diventare il giocatore che sono oggi”
A proposito di cambiamenti, l’ex Trento è uno di quei giocatori che ha già provato l’esperienza di giocare in una bolla e senza il pubblico sugli spalti, nella cavalcata vincente verso il titolo in Liga ACB con il suo Baskonia. Ce la racconta così:
“C’erano tante regole da seguire, come la sanificazione, ma poi diventa tutto normale. Le prime due partite sono state strane senza tifosi, ma poi ti abitui con il tempo. Questo è il mondo in cui viviamo”
Rimanendo sui due anni vissuti in Spagna, lavorando con tre allenatori diversi, spiega:
“Ho cercato di adattarmi al meglio alle loro richieste e al loro stile, dando il massimo ogni giorno in allenamento e, poi, in partita. Ho potuto giocare l’Eurolega. Ho giocato ad alto livello. Questa è la differenza principale rispetto al ragazzo che ero a Trento”
E ritornando con la mente a Trento, è impossibile non ricordare la sua stupfacente prestazione al Mediolanum Forum di Assago e quei 28 punti che hanno portato i bianconeri a sfiorare un importantissimo successo in gara 5 delle Finali di LBA.
Qui Shields dimostra tutta la sua maturità e la sua mentalità da uomo-squadra, che non mancherà di offrire alla sua nuova squadra:
“Quando uno vuole aiutare la squadra a vincere fa tutto quello che è necessario per farlo. Ci sono sere in cui serve segnare tanto, altre in cui bisogna difendere o servire tanto i compagni. Se si guarda al roster di quest’anno, probabilmente non ci sarà bisogno di quel tipo di sforzo. Una sera può segnare tanto Rodriguez, un’altra Delaney o Micov…”
Ettore Messina è stato un fattore decisivo nella sua scelta di stabilirsi a Milano:
“Ho parlato con Messina diverse volte. Mi ha spiegato la sua visione, quello che vede in prospettiva e mi ha convinto. Quello che voglio fare è tradurre in pratica questa visione e aiutare la squadra a vincere”
Sulla stessa lunghezza d’onda Kevin Punter.
L’ex Virtus Bologna è stato subito pungolato sulla rivalità tra il suo nuovo club e le V Nere:
“Di sicuro voglio batterli, è normale. Lo scorso anno abbiamo perso una partita contro di loro, quest’anno vogliamo vincere in entrambe le occasioni. Stiamo cominciando a conoscerci sul campo, gli allenamenti sono andati bene in questi giorni. Adesso attendiamo gli ultimi giocatori nella prossima settimana e guardiamo avanti. Tutto procede per il meglio. Siamo pronti per una stagione importante” ha continuato.
La seconda metà del 2019-20 alla Stella Rossa ha mostrato un giocatore in grande crescita, più maturo. Ci ha pensato direttamente il giocatore a evidenziare il segreto:
“Quando ero a Bologna e guardavo le partite di Eurolega, mi sono accorto che contava studiare molto. Ho capito quando bisogna tirare e quando è meglio evitare, quando passare o no il pallone..è stato un apprendimento continuo e quotidiano per arrivare a essere un giocatore di questo livello”.
Belgrado piazza calda. Comune denominatore con le precedenti esperienze a Bologna e Atene. Probabilmente, la spinta del proprio pubblico verrà a mancare nei prossimi mesi, ma secondo Punter non influirà particolarmente sulla sua pallacanestro: “Non gioco pensando troppo al pubblico. Mi rendo conto che sarà tutto diverso, ma quando sono in campo sono concentrato solo sulla partita e su ciò che c’è da fare“.
Massima apertura anche quando viene interpellato sul suo approccio all’esperienza di Milano e sul differente ruolo che avrà in squadra, passando da essere prima punta offensiva a maggiori compiti difensivi:
“Continuerò a essere me stesso, è quello che mi hanno chiesto. Voglio vincere più partite possibili e penso che con questo roster possiamo vincere tanto, è il modo migliore per aiutare la squadra. Farò tutto quello che mi verra’ richiesto. Sarà un’esperienza utile per migliorare e imparare osservando un gruppo di grandi giocatori che possono insegnarmi tanto tutti i giorni”.
Impressione che viene confermata quando si sofferma sulla delusione per la mancata scelta al Draft NBA 2017 e come ha reagito:
“E’ stata una sfida. Sono venuto in Europa per migliorare e alzare il mio livello di comprensione del gioco. Quando sei al college lavori duro per essere il miglior giocatore possibile e lo stesso ho fatto arrivando in Europa”
Insomma, concetti semplici espressi con sincera convinzione. La sensazione è che entrambi abbiano perfettamente compreso il loro ruolo all’interno della squadra, premessa fondamentale per mettersi a disposizione di Ettore Messina e contribuire alla costruzione di una coesione che è una delle chiavi per una stagione di successo in un club dalle ambizioni molto alte come Milano.