Cremona, 23 giugno 2020 – La Vanoli Cremona, con la denominazione Vanoli Young presieduta da Ruth Vanoli, proseguirà l’attività nel settore giovanile con 300 ragazzi.
Di questi 200 sono appartenenti al minibasket suddivisi in 9 centri della provincia ed aree limitrofe. Gli altri sono suddivisi in 6 squadre dall’Under 13 all’Under 20 tutti seguiti da allenatori ed istruttori altamente qualificati. Questo è indubbiamente molto importante per il sodalizio a conferma dell’ottimo lavoro svolto da allenatori, dirigenti e collaboratori.
Proseguono anche i rapporti con la SanseBaket del presidente Fabio Tambani per la serie C Gold e con il Pepo Team del presidente Giancluca Rossi, nel Baskin, affiliato alla Vanoli Cremona.
Tuttavia l’attenzione di appassionati e tifosi è rivolta alla prima squadra che sta tenendo un pò tutti con il fiato sospeso per quella che sarebbe la sua undicesima partecipazione alla LBA.
Il sodalizio del presidente Aldo Vanoli ha versato 40mila euro alla Fip per non perdere il diritto sportivo ed alla LBA la quota associativa di 15mila euro.
Entro il 30 giugno però occorrerà presentare la domanda di iscrizione alla Fip con i bilanci in regola secondo i parametri Com.Tec., le liberatorie all’ottavo stipendio della stagione appena chiusa e la fidejussione di 250mila euro.
Eppoi una serie di date e di adempimenti: il 10 luglio poi è il termine per le intimazioni della LBA alle società carenti; il 31 luglio quello della presentazione dei documenti mancanti; il 4 agosto ci sarà l’assemblea per verificare le istanze di ammissione e permanenza in LBA; il 6 agosto arriverà alla Fip il rapporto della Com.Tec. sulla situazione economica delle società professionistiche; il 7 agosto il consiglio federale ratificherà tali rapporti comunicando poi ufficialmente quali saranno le società che giocheranno il prossimo campionato di LBA.
Nel frattempo la Vanoli Cremona dovrà ingaggiare allenatore, il suo vice, preparatore atletico, direttore sportivo e dieci giocatori visto che tutti i componenti hanno rescisso il contratto.
Marco Ravara