Come se non bastasse il momento a dir poco ferale che stiamo vivendo a causa del COVID-19, stamane un’altra notizia che ci rattrista: è scomparso Boris Stankovic, figura a tratti leggendaria della pallacanestro internazionale ma caratterizzatosi anche per il suo passato italiano.
E’ mancato questa mattina a Belgrado dopo una lunga malattia. A poco vale ricordare che a luglio “Bora” avrebbe compiuto 95 anni.
In tanti infatti ricordano Boris Stankovic, con particolar affetto la Pallacanestro Cantù che per prima oggi ne piange la scomparsa.
Infatti con Boris Stankovic come primo allenatore la Pallacanestro Cantù conquistò il primo, storico scudetto biancoblù nel lontano 1968 ma a Cantù ricordano anche l’uomo di grande caratura, rispettabile e dotato di una rara conoscenza della pallacanestro.
Un costante punto di riferimento Boris Stankovic, segretario generale della FIBA dal 1976 al 2002, membro CIO, presidente dei Comitati Europei del CIO, membro del Naismith Memorial e della FIBA Hall of Fame e, infine, segretario generale emerito della FIBA.
La Pallacanestro Cantù ha voluto quindi ricordare, onorando la figura di Boris Stankovic, dando parola a Carlo Charlie Recalcati:
«Le nostre strade si sono incrociate ed incontrarlo è stata per me una grande fortuna. Sono sempre stato legatissimo ad Arnaldo Taurisano e a Gianni Corsolini ma Stankovic rappresenta la svolta nella mia carriera. Boris Stankovic ricordo che arrivò a Cantù con una carica incredibile e una leadership contagiosa, con poche parole riuscì a entrarmi nella testa, facendomi diventare un giocatore diverso, come lui voleva. Stankovic diede inoltre alla Pallacanestro Cantù una dimensione internazionale, senza trascurare alcun aspetto. Sapeva che per diventare una società stabile Cantù avrebbe dovuto concentrarsi su ogni ruolo, considerando tutti importanti, dal presidente al custode della palestra».
Inutile scrivere che sia la Redazione di All-Around.net che la Pallacanestro Cantù si stringono attorno al dolore della famiglia e dei suoi cari.