Il terzo Quarto di finale delle Zurich Connect F8 di Coppa Italia 2020 andrà in campo venerdì 14 febbraio alle 18.00 sempre alla Vitifrigo Arena di Pesaro tra Dinamo Sassari ed Happy Casa Brindisi.
La squadra isolana ha partecipato a 8 edizioni negli ultimi 9 anni saltando soltanto quella della stagione 2017/18. Due titoli conquistati nelle stagioni 2014 e 2015. Oltre alle due vittorie ha all’attivo anche una finale persa (2017 vs Milano) e due semifinali, oltre a due eliminazioni nei quarti di finale. Per la Happy Casa Brindisi è la seconda partecipazione consecutiva e la sesta in totale. Nell’edizione dello scorso anno ha raggiunto la finale persa poi contro Cremona. Due semifinali raggiunte nelle edizioni 2014 e 2015.
Due precedenti tra Sassari e Brindisi giocati durante una Final Eight, la semifinale della scorsa stagione che ha visto Brindisi passare il turno con il punteggio di 87 a 86 e il quarto di finale dell’edizione 2013 dove ad avere le meglio è stata Sassari con il punteggio di 98 a 96.
Dopo un anno riparte dalla Coppa Italia dove è iniziato il suo cammino sulla panchina biancoblu…
“L’approccio e le premesse sono diverse dallo scorso anno, a Firenze siamo arrivati in corsa e dovevamo imparare a conoscerci, quest’anno arriviamo da un percorso più lungo, fatto insieme. Lo scorso anno avevamo questo impatto del cambio dell’allenatore, quest’anno dovremo essere bravi a sfruttare le nostre certezze costruite insieme ai ragazzi in questi mesi. Sono situazioni distinte ma entrambe hanno prerogative positive: lo scorso anno dovevamo giocare psicologicamente sul cambio di allenatore, quest’anno sul fatto di essere rodati, sappiamo cosa vogliamo fare e dove vogliamo andare“.
Ancora una volta il destino vi fa incontrare Brindisi…
“Ho grande rispetto di quello che fa Frank Vitucci, lo scorso anno sono andati in finale battendo noi. Dovremo avere grande rispetto e sicuramente i ragazzi lo dimostreranno in campo giocando una partita di grande concentrazione. Siamo due squadre completamente diverse, costruite in maniera differente con caratteristiche spiccate: loro sono molto atletici e aggressivi, noi meno atletici e un po’ più votati a un ritmo più basso nonostante ci piaccia andare in contropiede riuscendo a rubare qualche canestro facile. Sarà una partita difficile sia per noi sia per loro, ma non ci sono partite facili in Coppa Italia, affronteremo Brindisi nella speranza di andare avanti e regalare una soddisfazione al nostro popolo“.
Al PalaPentassuglia avevate gestito al meglio il ritmo, quale sarà la chiave della sfida di Pesaro?
“All’andata mancava Kelvin Martin che per loro è una pedina importante, poi hanno firmato un giocatore come Dominique Sutton: a Brindisi siamo stati bravi a contenerli giocando una pallacanestro estremamente oculata in attacco, concedendo pochi break senza permettergli di esaltarsi, cosa che aumenta l’aggressività. Eravamo riusciti a gestire bene la partita vincendo alla fine con merito. Sassari e Brindisi, lo dicevo lo scorso anno alla vigilia dei quarti dei playoff, sono due società che devono essere soddisfatte di quello che stanno facendo: siamo due realtà solide del basket nostrano e sono convinto che la squadra che perderà uscirà dal campo a testa alta“.
Che Final Eight si aspetta?
“Come è normale ci sono delle favorite, delle squadre più o meno attrezzate. Ci sono delle squadre che sono economicamente più fortunate e altre meno. Quando prepariamo una F8 bella e aperta come quella che ci apprestiamo a disputare secondo me si parte dal presupposto che sulla partita secca abbiamo tutti le stesse chance di vincere, anche perché sennò in questo mondo se dovesse vincere sempre il più ricco non ci sarebbe storia. Tutte più o meno hanno buone possibilità di vincere la Final Eight, noi siamo una di queste, poi può succedere di tutto anche uscire al primo turno. Ma noi andiamo lì per vincere tre partite“.