La prima sconfitta casalinga in assoluto tra campionato e Coppa per la Virtus Segafredo Bologna rischia di essere per il momento la più dolorosa. Perché il blitz del Partizan NIS Belgrado al Pala Dozza, 82 ad 84, mette la formazione italiana nella necessaria condizione di andare a vincere sul campo del Darussafaka Istanbul tra circa un mese nell’ultima giornata per accedere ai quarti di finale della 7Days Eurocup.
Di contro con questa vittoria maturata a 18 secondi dalla sirena finale, gli slavi sono matematicamente qualificati con una giornata di anticipo e l’ultima gara con la Dolomiti Energia Trentino sarà una festa.
Ma la Virtus deve prendersela solo con sè stessa e con una certa indolenza, oltre che forse con un pò di stanchezza, per aver dilapidato un vantaggio che è stato anche di 14 lunghezze dopo due quarti giocati benissimo, ad un ritmo forsennato con Teodosic e Markovic fantastici che hanno cancellato la brutta prestazione di Belgrado nella prima giornata delle Top 16. Con loro ovviamente tutta la squadra ha trovato tiri giusti e tempi perfetti per mettere a segno 47 punti in venti minuti e subirne 35.
Il problema è stato però quello di non “dare la spallata definitiva” per citare il Piero Bucchi del dopo Virtus Roma-OriOra Pistoia, nel terzo quarto quando Bologna è stata anche +14 e di permettere a Walden (29 punti, 9 su 14 dal campo, 5 rimbalzi, 2 assist e 33 di valutazione) di aspettare con calma il momento giusto per rientrare in partita. Cosa che si è concretizzata verso la fine del terzo periodo con l’esperienza di Velickovic ed i salti insensati – si fa per dire – di Mosley (5 rimbalzi e 3 stoppate più tanti aiuti di potenza) che ad un minuto dal 30° ha portato il Partizan a soli due punti, 65 a 63. Nel frattempo l’attacco slavo aveva macinato punti grazie ad un atteggiamento più conservativo che aggressivo della difesa virtussina rispetto a quanto era avvenuto nei primi due quarti. La tripla di Cournooh a 30 secondi dalla terza sirena è stata una boccata di ossigeno che ha mandato all’ultimo riposo sul 68 a 63.
All’inizio degli ultimi dieci minuti un antisportivo di Marble su Walden pescato dall’occhio esperto dell’arbitro Garcia ha fatto sì che il punteggio fosse 68 a 65 dopo nemmeno 30 secondi di gioco. Il Partizan ha poi fallito l’attacco per il possibile pari e Teodosic, 24 punti e 10 assist con alcune azioni concesse solo a pochissimi iniziati, con un 2+1 ha rimesso 5 punti. Da qui la difesa Virtus ha ripreso vigore per almeno 4 azioni consecutive anche grazie ad un super Julian Gamble che ha fatto di tutto: preso rimbalzi, stoppato, aiutato, indirizzato penetrazioni, intimidito. Ed allora quando Markovic ha piazzato la tripla del + 8, 73 a 65, si è pensato che la gara avesse ripreso la disceso verso casa Virtus. Ma non è stato così perché anche senza giocare in modo da rubare gli occhi, gli uno contro uno metodici degli uomini di Trinchieri hanno sfiancato i bianconeri bolognesi – va detto però che il Partizan ha giocato solo lunedì sera la super sfida con la Stella Rossa – fino a tornare a contatto, 75 a 72 con 4 minuti da giocare. In questo mini supplementare l’idea della Virtus è stata quella di affidarsi a Teodosic e Gamble. Il primo ha fatto il suo ed anche il secondo ma quel libero lasciato per strada sul 80 a 79 ha dato ancora fiducia a Walden che a 41 secondi dal termine ha messo a sua volta due liberi per l’82 ad 81. E qui la frittata della Virtus che ha occupato militarmente il quarto di campo sinistro del suo attacco ingolfandolo: Teodosic, Markovic, Gamble. Il quale ricevuto il pallone non sapeva davvero a chi darlo in una zona così ristretta circondato da maglie bianche. Al punto che non ha visto arrivare da dietro Zagorac che con una furbata gli ha portato via il pallone ed è scappato in contropiede da solo per segnare il sorpasso, 82 ad 83 con 18 secondi. Djordjevic ha scelto di rimettere sotto il suo canestro per non affrettare il tiro decisivo e non dare eventualmente agli avversari tempo per una replica. Tutto perfetto tranne la tripla di Teodosic che si è stampata sul ferro. Walden ha preso il rimbalzo ed è iniziata la festa della squadra di Belgrado.
Virtus Segafredo Bologna – Parrizan NIS Belgrado 82-84
Parziali: 18-13; 47-35; 68-63; 82-84
Sala Stampa
Andrea Trinchieri
“Come sempre giocare in queste atmosfere è bellissimo. E’ stata una partita durissima come ce la aspettavamo. Noi siamo riusciti a rimanere dentro la partita mentalmente, a resistere mentre loro producevano il massimo sforzo. Sapevamo che dovevamo aspettare che arrivasse il nostro momento e siamo stati bravi a farlo“.
Eduardo Lubrano