Che non fosse una partita facile per la squadra di Messina lo si sapeva fin da prima della palla a due, e così è stato. Partita tirata, fatta da parziali dopo un equilibrio iniziale: Milano prima scappa via nel primo tempo, poi Brindisi la riacciuffa e sorpassa fino al break che poi si rivelerà decisivo nonostante i ripetuti tentativi della squadra di Vitucci di farsi sotto e tentare il recupero in extremis.
Una vittoria che vale molto per la classifica, d’altra parte son finiti da un pezzo i tempi in cui “in campionato chi se ne frega se perdiamo”. Ormai è d’obbligo dare uno sguardo all’orizzonte dove inizia a stagliarsi la parola playoff.
Guardando la classifica odierna infatti, si vede bene come la Virtus sia difficilmente raggiungibile ed anche la Dinamo non sarà facile tentare di acchiapparla. Quindi l’obiettivo ad oggi ed al netto di cali improvvisi altrui è quello del terzo posto con la speranza del secondo se la squadra di Pozzecco dovesse perdere colpi.
Ma avremo modo di parlarne più avanti, adesso forse è ancora troppo presto. Di certo questa partita ha dato delle utili indicazioni. La prima a mio modo di vedere è che la squadra sembra in risalita dal punto di vista atletico. Forse e dico forse il periodo di down è passato, ma vediamo qualche altra partita per darlo per certo.
Altro punto: il contributo di Tarczweski, il quale sta dando continuità e sta facendo vedere che sta migliorando vista d’occhio. Innanzitutto nella gestione dei falli che era stato fino a poco tempo fa suo tallone d’Achille principe e causa di prestazioni a singhiozzo visto che non poteva rimanere con continuità sul parquet. Poi anche la gestione emotiva della gara, ed anche qui passi da gigante.
Molte meno proteste con i grigi, meno stupidate in assoluto, ora è concreto anche in situazioni in cui qualche tempo fa avrebbe perso palla ed invece oggi ricava punti e falli fondamentali per l’economia milanese. Deve ancora crescere comunque perché alle volte ha ancora il vizio di non schiacciare quando dovrebbe o di tentare la schiacciata quando non dovrebbe.
Ma il suo uso del semi gancio ad esempio dimostra come stia tentando di ampliare il suo bagaglio tecnico. Ieri la finta alla Gallinari sotto canestro non me l’aspettavo da lui, peccato non abbia fatto canestro con il fallo, ma qui torniamo al discorso di cui sopra.
Altro giocatore che esce ravvivato dalla trasferta pugliese è senza dubbio Burns. Finalmente Messina si è deciso a dargli minuti veri e l’ex Sutor ha fatto vedere quale può essere il suo contributo. In Italia fisicamente è un fattore e la sua energia risulta sempre utile: se poi mette anche punti importanti tutto di guadagnato per l’Olimpia. Vedremo se il coach continuerà ad inserirlo nelle rotazioni anche una volta tornato Brooks.
Sykes ha confermato la sua importanza nei meccanismi offensivi della squadra mentre Rodriguez nel finale ha fatto valere i suoi galloni di leader mettendo i liberi della vittoria. Per lui altri 27 minuti che a mio parere son troppi (come i 24 di Micov e i 21 di Scola). Io continuo a scriverlo, poi a maggio/giugno potrei citare queste righe nel momento in cui dovesse affiorare la stanchezza di una stagione lunga e massacrante.
A Brindisi bene anche il resto della truppa indigena anche se dal tabellino non sembrerebbe. Cinciarini e Biligha 3 punti in due in 38 minuti totali. Eppure il loro contributo è stato prezioso come al solito, specie quello dell’ex Cremona. Non altrettanto si può dire di Della Valle, appena 4 minuti per lui. La sua gestione continua ad essere amletica, e solo lo staff può darci risposte che in caso contrario rimarrebbero illazioni.
Nedovic invece ha disputato una partita concreta nonostante da fuori abbia fatto cilecca (1/6 da tre). Le sue invenzioni palla in mano servono come l’aria ad una squadra che ha esterni i quali fanno fatica a battere l’uomo in palleggio per penetrare.
Sia Sykes che il Chacho infatti preferiscono usare il palleggio per separarsi dal difensore e tirare da fuori. Quindi il serbo diventa fondamentale, il problema per lui è trovare continuità. Fisica ed atletica ancora prima che tecnica.
Un plauso va dato alla squadra di Vitucci rimasta in partita fino alla fine nonostante un orribile 5/26 da 3. Brindisi sarà la mina vagante nei playoff e teniamo conto anche che Sutton tra due mesi potrebbe essere un altro giocatore ed avere un impatto ben diverso.
Ed attenzione a Tyler Stone, giocatore che già adesso potrebbe risultare utile a squadre di alta fascia europea: lungo moderno, atletico e tiratore…cari lettori, avete in mente una squadra a cui manchino queste caratteristiche? Io una vaga idea ce l’ho…Complimenti quindi alla dirigenza brindisina che sa sempre pescare e valorizzare giocatori dal sommerso
Ora per l’Olimpia Milano fondamentale gara interna contro l’Alba Berlino, da vincere assolutamente ma occhio ai tedeschi dati in netto miglioramento. Si spera di recuperare almeno il febbricitante Gudaitis, mentre per Brooks bisognerà con ogni probabilità aspettare ancora.
Attenzione alle sole 72 ore di riposo (con viaggio incluso) tra la partita di Brindisi e quella con l’Alba dopo che sono state solo 48 tra quella con il Bayern e questa trasferta in Puglia. I giocatori non sono robot….
Garbin Cristiano
@garbo75