Dopo 4 sconfitte in fila tra Eurolega e campionato l’Olimpia Milano torna a gustare il sapore della vittoria anche se onestamente il banco di prova non è stato dei più probanti. Trieste ha appena cambiato faccia e sta trovando nuovi equilibri e nuove gerarchie, rimane comunque anche con questo nuovo assetto una squadra molto atletica ma poco fisica e con 2-3 elementi chiave (Peric, Hickman, Cavaliero) palesemente a fine carriera. In più contro l’Olimpia mancava il milanese (di nascita) Da Ros.
Non è quindi del tutto un caso se nei primi due quarti Milano ha sì sempre comandato ma la squadra di Dalmasson è rimasta a contatto ribattendo colpo su colpo alle offensive meneghine, salvo poi prendere un parziale spacca partita nel terzo quarto senza che peraltro l’Olimpia facesse niente di eccezionale.
Solamente, ha preso a tirare da tre punti con percentuali degne del talento dei suoi giocatori, infatti ad un certo punto si era con un desolante 3/13, molte delle quali aperte con metri di spazio. Ed ovviamente la superiorità fisica e l’incapacità da parte dei triestini di mettere una pressione costante sugli esterni biancorossi ha fatto il resto.
Migliore in campo Scola, che ha sciorinato due-tre movimenti in post da far vedere ai ragazzi delle giovanili per l’uso del perno e del corpo, ed in più ha messo lì un 3/5 da tre che non guasta mai: unica pecca i tiri liberi e non è la prima volta in stagione. Forza Luis, non è mai troppo tardi per migliorare.
Degli altri segnalo un Biligha straripante, peccato per i due falli iniziali , ma poi 7 rimbalzi e 3 stoppate in 14 minuti con un impatto fisico e di energia clamoroso. Anche a lui diamo un consiglio: sui pick n roll cerchi di rollare di meno e poppare di più (mi perdonerete gli orrendi neologismi) per sfruttare il piazzato dai 5 metri.
Gli altri sono stati chi più chi meno sufficienti, con alcuni che hanno giocato in modalità energy saving, altri che non sono riusciti ad entrare appieno nella partita se non a tratti ma per stavolta poco male. Rimango sempre perplesso comunque quando vedo i minutaggi e come sono stati generati : i 10 minuti concessi a Burns ad esempio e sempre con stint di 2-3 minuti alla volta e così altri compagni come Della Valle e lo stesso Biligha.
Personalmente non mi piace questa tendenza a fare cambi continui come se un giocatore non potesse stare in campo più di 4 minuti in fila.…ma tant’è, ormai lo fanno tutti. E comunque, se anche contro la penultima della classe gli italiani giocano 10-15 minuti ed i super senatori 25 non sorprendiamoci che poi in Eurolega siano stanchi.
Trieste invece dovrà sudarsi questa salvezza e ad oggi mi pare sia la candidata numero uno a retrocedere insieme a Pesaro. Sarebbe un duro colpo perché la piazza è storica ed appassionata (i 6400 spettatori di oggi sono la testimonianza) e non so se si rialzerebbe dopo che già lo scorso anno l’uscita di scena del gruppo Alma aveva inferto un duro colpo alle ambizioni giuliane.
Intanto la squadra dovrà fare la corsa su Pistoia, Reggio Emilia e magari Roma: non sarà facile ma nemmeno un impresa impossibile, specie se Hickman tornerà ad avere leadership ed un rendimento che si avvicini al decente.
Cristiano Garbin
@garbo75