Matera, 5 gennaio 2019 – Era facile, come descritto nella preview, che la capolista Palestrina potesse andare incontro a diversi problemi in quel di Matera. I padroni di casa dell’Olimpia infatti ci danno dentro e vincono con pieno merito per 90-77 mettendo spalle a muro una squadra oggi priva di quel mordente che da sempre l’ha caratterizzata.
Era comunque uno scontro diretto con una delle inseguitrici che poteva valere doppio. Troppi gli assenti, Antrops per Matera, Thiam ed anche Rossi (a mezzo servizio) per Palestrina, che comunque parte col piede giusto e corre a firmare lo 0-6. Matera registra la difesa, beneficiando in attacco con il sorpasso che avviene a quota 11. Ultimo vantaggio ospite del quarto con Barsanti, poi fino alla sirena comanda Matera che ha medie migliori dall’arco e, dopo un buon momento di Mastroianni che aveva rimediato, chiude sul 25-18 complici quattro liberi di manica larga concessi a Battaglia (tecnico a Ponticiello).
Secondo periodo, sul 27-18 la prima inversione di marcia imposta da Palestrina, zone-press e due palloni recuperati con fallo, la tripla in transizione di Agbogan è la prima della serata: 27-25. Qui sono almeno tre le occasioni per ottenere addirittura il +1 esterno, forse accelerando troppo le iniziative, così Matera scardina le maglie nere e ritorna sul 33-27. Vanno meglio le cose quando l’azione si fa più ragionata, immediato il ritorno a un’incollatura, anche Rossi prova a dare il suo contributo. Matera firma il 36-32 a 3′ dalla pausa, Cacace con un jumper dimezza lo svantaggio e Rischia sfrutta la lunetta per il sorpasso. Squillo di Mennella a sancire il 37-40 con un catch & shoot, gli ultimi istanti sono tutti caratterizzati da falli e relativi viaggi in lunetta. Dopo l’appoggio di Bartolozzi (40-42), sbaglia Mennella, fa 2/3 Mastroianni, chiude Battaglia sul 43-44.
Terzo periodo, stessa musica alla ripresa delle ostilità, schizza il numero di falli, il punteggio si attesta sul 47-47. Dip trascinatore, il suo classico piazzato porta il punto 49, le interruzioni rendono il match molto spezzettato. Si va a folate, come quelle di Battaglia che da specialista dell’arco si accende nel momento migliore per il 58-49. Inerzia passata nelle mani lucane, Ponticiello tenta con il time-out. Minuto 26 andato in archivio, capitan Rischia conclude in prima persona due azioni per rimettere il divario sotto la doppia cifra: 62-54. In un PalaLanera infuocato Palestrina si conferma squadra dura a morire e con Bartolozzi, Mastroianni e Rischia costruisce un break di 7-0 fondamentale per alimentare le speranze nell’ultimo quarto. Si chiude sul 64-61.
Quarto periodo, Staffieri lancia un segnale chiaro da tre, Panzini allunga e Palestrina va fuori giri. In attacco collabora poco e prende tiri forzati che la lasciano al palo, in difesa perde le rotazioni lasciando ancora Battaglia libero di colpire. Cinque minuti a disposizione, il 74-65 ha un peso enorme, il fallo antisportivo di Cacace rischia di mettere anche la pietra tombale. Palestrina non ha più nulla da perdere e deve tentare il tutto per tutto, Origlio lo sa e ferma il tempo con una sospensione. Battaglia e Rischia si annullano a vicenda, la forbice resta salda a favore di Matera che può controllare i ritmi fino alla sirena. Si gioca anche in chiave differenza canestri, la Bawer si prende vittoria e Coppa Italia col 90-77.
Sala Stampa
Bawer Olimpia Matera – Citysightseeing Palestrina 90-77
Parziali: 25-18, 43-44, 64-61