Mestre (VE), 26 dicembre 2019 – Austin Daye è un grande giocatore e dalla sera di Santo Stefano è diventato anche un grande “killer” di partite: il suo tap in a 3 decimi dalla fine della partita con la Virtus Roma ha consegnato la vittoria all’Umana Venezia per 79 a 77. Il giocatore numero 9 in maglia orogranata ha giocato una partita decisamente splendida da 28 punti con pochissimi errori dal campo e non poteva che essere che lui a risolvere una gara molto complicata per i Campioni d’Italia.
Che erano partiti molto bene, aggressivi in difesa e fluidi in attacco almeno fino al 10 a 6 di metà primo quarto. Poi è uscita la difesa di Roma che ha sporcato le linee di passaggio e di tiro dei padroni di casa ed ha trovato tanto coraggio in tutti i suoi uomini migliori – Jefferson, Kyzlink, Alibegovic – da chiudere avanti il primo quarto sul 10 a 17. Solo Dyson e Buford per Roma sono stati silenti ma per la Reyer nemmeno gli uomini entrati dalla panchina che in genere danno la scossa – De Nicolao su tutti – hanno sortito effetti.
Il secondo quarto è iniziato come il primo nel segno di Tonut e Daye che è cresciuto in modo esponenziale ed i Campioni di Italia si sono issati sul 24 – 18 perchè la palla ha iniziato a circolare come al solito e le opzioni di tiro sono state moltissime. Ma poi di nuovo il black out. Propiziato bisogna dire anche dall’entrata in scena di Buford che ha segnato tre triple consecutive, l’ultima delle quali su un assist clamoroso di Jefferson che ha rimesso avanti la Virtus, 29 a 32. Roma non si è fermata e se non fosse stato per qualche libero di troppo sbagliato il vantaggio, 34 a 41, sarebbe stato anche più ampio. Nel finale di quarto Bramos ed ancora Tonut hanno trovato due canestri per riavvicinare la Reyer, prima che Moore consegnasse una rimessa dal fondo a Tonut che l’ha scaricata ancora a Bramos e tutti negli spogliatoi sul 40 a 43.
Terzo quarto e Venezia si piazza a zona, ma Buford ha preso confidenza con le distanze del palasport Taliercio ed ha metà partita ha riportato i suoi avanti sul 48 a 54. Poi Kyzlink ha fatto il 52 a 60: perché la Virtus ha giocato con molta lucidità scegliendo ogni volta l’uomo più giusto e nelle migliori condizioni per un tiro ad alta percentuale. Dall’altra parte Venezia ha dovuto aspettare che Daye si rimettesse al lavoro in attacco per ricucire nel finale del periodo perché gli altri non hanno mai trovato la strada giusta verso il canestro romano, per altro difeso benissimo dagli uomini di Bucchi. Trenta minuti e punteggio sul 58 a 64.
L’avvio dell’ultimo periodo è stato bruciante per Venezia: Austin Daye l’ha trascinata di forza, classe ed eleganza sul 70 a 64 aiutato da un canestro di De Nicolao e due liberi di Vidmar. Nel momento di cui poteva crollare la Virtus Roma ha rimesso però il pallone in mano a Buford che ha suonato la riscossa, 70 a 66. E dopo che Daye ha segnato due liberi per il 72 a 69 la formazione di De Raffaele ha avuto l’occasione di chiudere la questione ma incredibilmente ha sbagliato tre triple e due tiri da due assolutamente aperti ed in un amen si è vista agganciare a quota 72 da due triple, firmate da Alibegovic e Dyson. Non contenta la Virtus Roma si è portata avanti con Jefferson imbeccato da Dyson ed un altra tripla di Kyzlink a 1’16” dalla fine, 72-77. Qui è venuta fuori la difesa della Reyer che ha forzato l’attacco romano a due palle perse – tanto per cambiare anche in questa partita sono state 15, troppe! – che hanno prodotto prima la tripla di Daye poi il contropiede di Watt per il pareggio.
E poi con 16 secondi da giocare, Watt ha tirato da sotto ed ha sbagliato ma sulla mischia di braccia protese è spuntato un dito di Daye che ha corretto il pallone dentro il canestro. Sulla rimessa Buford ha tirato dalla sua area, il pallone ha preso il tabellone ed il ferro ma è uscito per la gioia del Taliercio, strapieno.
Umana Reyer Venezia – Virtus Roma 79-77
Parziali: 10-17; 40-43; 58-64
Sala Stampa
Piero Bucchi
“Sono molto dispiaciuto per i ragazzi perché meritavano molto di più: abbiamo fatto davvero una bella partita e ovviamente siamo amareggiati perché ci è sfuggita per qualche episodio isolato. Dopo una partita come quella con Brescia la squadra oggi ha dimostrato di avere voglia, carattere, e mi dispiace perché i ragazzi hanno dato veramente tutto ciò che avevano; al di là del risultato siamo riusciti ancora una volta a reagire a una brutta sconfitta, lo abbiamo fatto contro una squadra molto forte come Venezia che abbiamo fatto sudare fino all’ultimo e alla quale vanno fatti i complimenti per la vittoria”.
Eduardo Lubrano