Chi ha avuto il fegato di vedersi tutti i 40 minuti di questa sfida all’ex Adriatic Arena di Pesaro penso possa concordare con me. Una delle partite più brutte che abbia mai visto: errori banali e marchiani uniti ad una qualità di gioco e di giocate individuali veramente bassa.
Tutto ciò ha portato il risultato ad essere in bilico con un punteggio bassissimo fino agli ultimi minuti di gioco quando Rodriguez con due triple delle sue unite a un gioco da tre punti guadagnato con esperienza ha piazzato il break decisivo per far tornare in Lombardia i suoi compagni con il referto verde.
Una vittoria col retrogusto di sconfitta morale, e difatti salvo ben poco della prestazione dei ragazzi di Messina. Spesso in ritardo in difesa, graziati più volte sul perimetro dalla peggior squadra per percentuale da 3 del campionato, farraginosi in attacco e i soliti enigmi indossanti le maglie n.1 e n.30.
Non so se lo staff abbia un piano preciso a riguardo o brancoli nel buio ma credo che così non si possa andare avanti. Serve un cambio netto, o di uomini o di strategie.
23 minuti a testa per il Chacho e Scola, 24 per Brooks sono troppi contro Pesaro, avrebbero dovuto giocarne almeno 15 di meno. 13 per Mack, 9 per White, 10 per Cinciarini sono pochi, o davvero pensiamo che Mack, Della Valle, Moraschini, White e uno tra Biligha e Kaleb non siano sufficienti per battere Pesaro?
Non lo sono se sfiduciati, se costretti a giocare 90 secondi alla volta, panchinati al primo errore, senza convinzione nelle iniziative, troppo preoccupati di sbagliare per fare le cose giuste, finendo con lo sbagliare praticamente tutto sia scelte che esecuzioni.
Quindi a parer mio o lo staff ribalta minutaggi e gerarchie in campionato, oppure si operi sul mercato in fretta perché il tempo stringe, gli altri corrono anche in terra nostrana.
Un applauso invece ai ragazzi di coach Sacco che più di tanto in pochi giorni non ha potuto fare, e quindi la metà del clap clap va anche all’esonerato Perego che come spesso succede paga per tutti una situazione in cui poco poteva fare. Non a tutti riesce di cavare il sangue dalle rape.
Dal punto di vista individuale a parte gli ultimi 4 minuti di Rodriguez da salvare solo Brooks , Scola ed il primo tempo di Biligha. Per Pesaro, lampi del Mussini che fu, un discreto Barford ed un buon Totè che a mio avviso gioca troppo poco (in favore di un Zanotti inguardabile).
Ultimo pensiero per il pubblico pesarese perché dopo gli anni d’oro è encomiabile nel seguire le sorti di una squadra perennemente in difficoltà economiche. A costo di seguire partite come questa, che in un mondo ideale sarebbero da richiesta di rimborso di soldi per vilipendio alla pallacanestro.
I tempi delle finali scudetto Scavolini- Olimpia sono lontanissimi per tutti, serie A (soprattutto) e Milano comprese.
Cristiano Garbin
@garbo75