Questo #Round12 di Euroleague prende il via in quel di Mosca, con un derby sovietico.
CSKA e Zalgiris sono le due squadre che si possono fregiare di aver vinto più volte il titolo di campioni dell’Unione Sovietica: sono 24 i trofei in bacheca per i moscoviti, mentre i 5 campionati dei lituani valgono comunque il secondo posto in questa speciale classifica.
Le partite di oggi vedono un contesto politico e socioculturale agli antipodi rispetto alle sfide degli anni passati. Oggi c’è un Euroleague che ha scavalcato la linea immaginaria della cortina di ferro, rappresentata da quello che fu il muro di Berlino.
Tornando al dato che più ci interessa, ovvero quello sportivo, il CSKA oggi gioca per restare nelle parti aristocratiche della classifica, mentre lo Zalgiris naviga in pessime acque.
Pronti via ed è 6-2 casalingo, al quale i lituani rispondono subito con un 17-0 di prepotenza. I russi si ritrovano quindi nello scomodo -ed inaspettato- ruolo di inseguitori.
La squadra ospite riesce a chiudere il primo quarto in vantaggio. Lo Zalgiris nel secondo quarto prova, con fortune alterne, a difendere il vantaggio accumulato: solo la tripla a tempo scaduto di Baker (13 punti e 3 rimbalzi) riconsegna il +1 ai beniamini del pubblico di casa. Si va negli spogliatoi sul 32-31.
Al ritorno dall’intervallo lungo è battaglia aperta, nessuna squadra riesce a prevalere e si arriva a giocarsi tutto negli ultimi, infuocati 10 minuti. Tuttavia anche nell’ultima frazione è l’incertezza a prevalere, fino a che Lekavicius (15 punti e 3 assist) non realizza il canestro del 69-69 a 45″ dalla fine.
Mike James (19 punti, 3 rimbalzi e 2 assist), complice anche la palla persa di Walkup (19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist), ha ben due occasioni per disegnare il canestro della vittoria. Lo statunitense però fallisce le due occasioni ed è tutto rinviato all’overtime.
Nei tempi supplementari, pur rimanendo sempre sul filo di lana, è lo stesso James a farsi perdonare facendo da mattatore con 9 dei 16 punti complessivi. Inevitabilmente è il CSKA a prevalere in questo lunghissimo e snervante braccio di ferro. Oltre ai già citati James e Baker, prestazioni ottime anche da parte di Strelnieks (18 punti e 4 assist), Bolomboy (12 punti e 6 rimbalzi) e del nostro Daniel Hackett (11 punti, 3 rimbalzi e 6 assist).
Per lo Zalgiris -guardando il bicchiere mezzo pieno- si parla di una prestazione eccellente; la squadra di Jasikevicius è stata in grado in grado di mettere in seria difficoltà una delle squadre più importanti del continente nella sua tana.
Tuttavia non si può fare a meno di constatare come questa sia la sesta sconfitta consecutiva. Ora la situazione inizia davvero a farsi preoccupante: l’ultimo posto è appeso al risultato di San Pietroburgo.
Entrambe le squadre dovranno iniziare a concentrarsi sulle sfide del prossimo turno: a Kaunas si aspetta il Valencia, in una sfida apparentemente alla portata dei lituani. Il CSKA, dal canto suo, è atteso a TelAviv da un big match dagli importanti risvolti in ottica di classifica.
CSKA Moscow – Zalgiris Kaunas 85-82
Parziali: 9-17; 23-14; 19-19; 18-19; 16-13;
Voliamo in terra d’Israele, dove il Bayern Monaco è chiamato ad un’impresa per espugnare la Yad-Eliyahu Arena, casa del Maccabi Tel Aviv. La partita dura poco più di 10′, già nel secondo quarto è show-time degli atleti in gialloblu. La seconda frazione si chiude sul 41-26.
Nel terzo quarto la partita sembra già finita, e sul +23 i quasi 11.000 presenti si chiedono solo di quanto sarà lo scarto. Contro ogni aspettativa invece i tedeschi provano, con un moto di orgoglio, a ricucire: parziale di 16-0 e tutto da rifare per il Maccabi. Si riparte dal 53-47 e 10′ sul cronometro.
Nel quarto, ed ultimo, periodo gli israeliani sono bravi a non farsi prendere dal panico: partono concentrati e si riprendono tutto ciò che avevano perso nella frazione precedente. Alla sirena finale il tabellone segna 77-55 per i padroni di casa.
Gli eroi della serata sono il turco Wilbekin (16 punti e 3 rimbalzi) e l’autoctono Zoosman (13 punti e 8 rimbalzi).
Negli ospiti quanto visto è davvero troppo poco per esprimere un giudizio: l’unica nota positiva è un terzo quarto gagliardo, ma è da vedere quanta complicità c’è nel calo degli avversari.
Sia il Maccabi che il Bayern si preparano ad accogliere nel migliore dei modi possibile le armate russe. A Tel Aviv è atteso il CSKA, mentre a Monaco si aspetta la sfida con lo Zenit.
Maccabi Tel Aviv – Bayern 77-55
Parziali: 22-18; 19-8; 12-21; 24-8;
Per l’ultima sfida della serata ci dirigiamo verso le terre iberiche, dove il Valencia si reca nella capitale per una sfida sulla carta proibitiva. Il Real è in una impressionante striscia di 7 vittorie consecutive: l’ottava vorrebbe dire primato in classifica (anche se con la riserva Anadolu).
La partita inizia subito a mille con gli attacchi a prevalere sulle difese e ritmi vertiginosi. Il Real è bravo a costruire il suo vantaggio mattone su mattone, senza mai fare strappi o allunghi decisivi. Alla fine la partita prenderà la strada merengues, ed il tabellone reciterà 111-99.
Nei castigliani brillano Randolph (18 punti e 4 rimbalzi), Causeur (16 punti) e Campazzo (17 assist e 8 punti).
In realtà la suddivisione dei punti è molto equilibrata come spesso accade nelle grandi squadre: Thompkins (14 punti e 6 rimbalzi), Carroll (12), Tavares (12) e Mickey (10).
Nei valenciani, al contrario ci credono solo gli statunitensi e Dubljevic. Davvero troppo scarso l’apporto del resto della formazione. Lloyd fa 21 punti e 5 assist, Tobey segna 20 punti e 4 rimbalzi, mentre il macedone fa 17 punti e 6 rimbalzi.
Il Real Madrid, dopo un avvio di stagione orribile “esce a riveder le stelle”, e per la prima volta in stagione guarda tutte le avversarie dall’alto in basso. Settimana prossima a Madrid arriva l’Olympiacos, sfida che rivela più di un’insidia.
Il Valencia interrompe definitivamente il buon periodo che gli ha permesso di lasciare l’ultimo posto.
Real Madrid – Valencia 111-99
Parziali: 30-29; 23-20; 27-21; 31-29;
Emanuele Giorgi