Dopo due battaglie al Forum in Eurolega contro Maccabi ed Efes ecco che si è aggiunta la terza e ultima fatica settimanale contro una Sassari che, a mio parere, nella massima competizione continentale ci starebbe alla grande, meglio delle edizioni Dinamo in formato Eurolegue del passato con coach Sacchetti in panca.
Partiamo però dal finale, dagli ultimi 30 secondi che solo in apparenza o ad uno sguardo distratto sono stati inutili con la vittoria biancorossa già suggellata. E’ stato un finale che ha riportato a galla le scorie della scorsa stagione con il grande ex Jerrells che spintona il suo successore Rodriguez, con Nedovic che mostra i muscoli a Pozzecco, con Tarczewski che va a stoppare lo stesso Jerrells a 2 secondi dalla fine….
Tutti episodi dal grande significato simbolico: la vendetta per come è finita la serie playoff dello scorso anno, la voglia di dimostrare che nonostante tutti indichino Milano come imbattibile in realtà non lo sia, la necessità per contro di mandare un segnale forte a rivali molto più che accreditati per lo scudetto.
Non è un caso che coach Pozzecco in sala stampa si è mostrato sereno per la partita disputata dai suoi: è consapevole che la squadra del febbricitante ed assente Messina sia la favorita ma anche che la sua squadra non ha timori reverenziali nel sfidarla e nel contendere la vittoria, nonostante il budget delle due società reciti due cifre ben diverse tra loro.
La mia opinione è che al momento vedo Sassari come la principale rivale per lo scudetto insieme a Venezia poiché è squadra atletica, fisica e sufficientemente esperta per tenere botta contro la corazzata milanese. Vedremo in primavera anche perché molto potrebbe cambiare da qui a maggio: di certo, stando così le cose, ci aspetteranno dei playoff esplosivi.
Ma facciamo un passo indietro rimanendo sul presente: è stata una partita in cui Milano ha ruotato i suoi giocatori ma meno del preventivato. Esemplificativi i 26 minuti di Micov, i 20 di Scola ma soprattutto i 5 di Moraschini, i 2 di Cinciarini e l’n.e. di Burns.
Scelta giusta? Scelta sbagliata? Chi lo sa? Di certo questa vittoria lo staff tecnico l’ha portata a casa ma…..forse spremendo troppo i tre vecchietti, forse lasciando qualche muso lungo di troppo nella truppa indigena.
Da segnalare comunque il buon rientro in campo di Della Valle che ha viaggiato a quasi 1 punto al minuto e che pare aver ripreso dove aveva lasciato prima dell’infortunio come presenza mentale, approccio anche difensivo e letture e scelte di tiro.
Partita dai due volti invece quella di Mack e Nedovic. Il primo continua ad alternare buone giocate offensivi con errori anche puerili che fanno dubitare l’effettiva competitività della regular season Nba. La difesa però non è mai mancata, e lo scontro frontale con l’ex dal dente avvelenato Jerrells è stato godibilissimo.
Insisto nel dire che l’ex Memphis dovrebbe limitare il numero di floater e di runner, tiri a bassa percentuale e a bassa redditività, per aumentare i tiri da dietro l’arco. Mi pare palese però che si trovi meglio nel ruolo di gregario piuttosto che in quello da leader.
Il serbo invece gioca la classica partita da dottor Jekyll e Mr. Hide: alla sirena di fine terzo quarto il foglio delle statistiche recitava 3 punti in 18 minuti con 1/8 dal campo. Poi qualcuno ha acceso la sua miccia e negli ultimi 10 minuti ha imbucato 11 punti con le 3 triple che hanno affossato le speranze della squadra isolana.
Solita partita da professore in attacco per Micov, anche se in difesa ha sofferto Pierre come lo scorso anno. Il mio Mvp però è stato Scola, 15 punti in 20 minuti con due contropiedi strappa applausi e due triple spezza gambe. Dicono che sia un professionista esemplare che anche nei giorni liberi non smette di allenarsi, dicono che questo potrebbe essere l’ultimo anno. Fategli cambiare idea.
Il reparto lunghi strappa in blocco una sufficienza ma nulla di più: Bilan è stato un mezzo incubo un po’ per tutti, ha troppa tecnica ed esperienza per il pollastro Kaleb, ha troppi centimetri per il sempre positivo Biligha. In prospettiva scudetto bisognerà appellarsi a Gudaitis……
Da parte sassarese c’è fermento per sapere se l’ex milanese Mclean deciderà di restare o meno alla corte di Pozzecco: io credo che il Jamel visto nelle ultime settimane sia un giocatore in declino atletico e soprattutto non sia mentalmente al 100%.
Dovesse ritrovare convinzione e voglia sarà certamente un fattore, in caso contrario sia obbligatorio per Pasquini e Sardara sostituirlo con una altra ala pivot che crediamo possa essere anch’essa esperta di cose europee e/o italiche. Seguiremo gli sviluppi, intanto i tifosi sassaresi si godono una squadra tosta, che gioca a memoria, con dei giocatori sottovalutati tipo Spissu, e che darà del filo da torcere a tutti.
Garbin Cristiano
@garbo75