Roma, 7 novembre 2019 – Colpi di coda in un mercato che sollecita alcune squadre che devono mettere a posto alcuni tasselli in modo obbligato. A Cremona ad esempio non sono giorni molto sereni. La Vanoli non è proprio quella della scorso anno, proprio no, la recente batosta in casa vs Cantù ha accentuato alcune criticità e, oltre al problema che ha evidenziato l’infortunio al bicipite femorale sinistro di Travis Diener (che non esclude affatto il ricorso ad un sostituto anche se pro tempore), si stanno ulteriormente facendo ulteriori calcoli.
E’ vero che Gianmaria Vacirca, talento indiscusso da GM nel raccattare giocatori in giro per il mondo, qualcosina sta rivedendo nell’assetto di questa Vanoli Cremona edizione 2019-20 perchè oggi è stato annunciato Ethan Happ, proveniente dall’Olympiacos e che di fatto spinge fuori dal roster lombardo il discusso Matt Tiby, deludente ogni oltre più grigia aspettativa. Ma non solo, perchè si sta cercando anche di dare maggior peso specifico vicino ai ferri. Al momento la valutazione investe Vojislav Stojanovic, ad oggi autore di 7,5 p.ti/gara e 4,5 rimbalzi di media a gara, non male per un’ala che parte dalla panchina ma per evitare di essere risucchiati nel vortice dei bassi fondi in classifica, è probabile proprio un altro arrivo che però, anche se spiace scriverlo, dimostra che questa squadra non sia stata messa in piedi questa estate come si aspettava la calda ed appassionata tifoseria biancoazzurra.
Comunque ecco Ethan Happ, centro di 208 cm per 108 kg, proveniente appunto dall’Esake e quindi dall’Olympiacos. Classe ’96 e nativo di Milan (Illinois), in Grecia ha mosso i primi passi della sua carriera da professionista dopo aver completato il quadriennio collegiale a Wisconsin University ma non ha del tutto soddisfatto i biancorossi del Pireo, anche loro incappati al momento in una stagione non proprio eccellente.
Scendendo lungo la parallela tirrenica, qualcosa sembra muoversi in seno alla Virtus Roma, altra squadra costruita non proprio in maniera esemplare questa estate e che comunque Piero Bucchi sta guidando al meglio della sua sapienza ed esperienza cestistica ormai più che conclamata. La situazione della Virtus Roma non è peggiore, al momento, rispetto alla già citata Vanoli Cremona in classifica (del resto battuta al PalaEUR alla terza di campionato dai capitolini), ma la recente tranvata presa a Sassari sta spingendo chi di dovere a muoversi per cercare un sostituto per il tanto discusso Michael Moore, capace di garantire solidità in posizione di ala forte, ma anche dei minuti da ala piccola all’occorrenza.
Le voci che si rincorrono parlano di una doppia opzione possibile e plausibile da parte dei capitolini con l’opzione primaria che sarebbe lo statunitense Troy Williams, giocatore da NBA all’opera l’anno scorso tra i Sacramento Kings con un ottimo bottino in dote (21 p.ti/gara e 2,8 rimbalzi), ma poi accasatosi sempre nell’annata passata in G-League con i Stockton Kings con numeri ancora migliori (34 p.ri/gara e 6,8 rimbalzi). Attenzione, Troy Williams non pare un ragazzo morigerato e metterlo accanto a Jerome Dyson, giocatore dalla classe pura ma dal rendimento a dir poco incostante e ad un Davon Jefferson anche lui non proprio irreprensibile nel rendimento, consiglia la Virtus Roma a valutare anche l’opzione del croato Damjan Rudez, 203 cm, che nella scorsa stagione era in Spagna a Murcia in grado di segnalarsi per aver messo in 30 gare 5,4 p.ti/gara e raccogliere 1,4 rimbalzi.
La domanda semmai è se la Virtus Roma, che si dice non abbia un budget stellare quest’anno, possa permettersi questi giocatori. Vedremo, nel frattempo a Cantù i capitolini si giocheranno un match molto importante, domenica 10 novembre, per la propria stagione.