La Ori Ora Pistoia inchiodata a quota zero punti in classifica dopo sette giornate e ancora a secco di vittorie al PalaCarrara da gennaio, torna a giocare in casa dopo due trasferte consecutive. L’avversario è di tutto rispetto, la Pallacanestro Trieste che lontano dal suo fortino ha giocato a Milano e Venezia – perdendo di poco – e vinto a Sassari, cosa notevole. Michele Carrea coach di Pistoia sottolinea l’importanza della partita
Che la partita contro Trieste abbia un grande peso specifico è evidente. Bisogna essere consapevoli che conquistare i due punti potrebbe trasformare tutto il nostro lavoro in qualcosa che ha dato i suoi frutti, viceversa si aprirebbero altri scenari. Questo non perché i punti di domani valgano di più, ma perché in queste settimane siamo cresciuti, giochiamo in casa e di fronte abbiamo un avversario con 4 punti. Dobbiamo disputare una gara solida, seria e compatta, pulendo le sbavature di gioco e facendo passo in avanti nella durezza negli scontri individuali”.
Sulle condizioni di Justin Johnson
“Negli ultimi giorni non si è allenato con la squadra, quindi il percorso di avvicinamento al match lo abbiamo svolto senza di lui. Stiamo facendo di tutto per tenerlo mentalmente con noi e allineato al piano partita, domani svolgerà il test definitivo. Se dovesse essere disponibile, anche per qualche sprazzo di partita, sarebbe importante, altrimenti siamo preparati a giocare anche senza di lui. Del resto saremo inesperti sotto tanti punti di vista, ma purtroppo non per come preparare una partita senza un giocatore del quintetto titolare”.
Sulla Pallacanestro Trieste
“La continuità tecnica rappresenta per loro un indubbio vantaggio, con coach Dalmasson, Cavaliero e Fernandez in prima linea. Possono contare su meccanismi oleati e un roster profondo che può giocare con un minutaggio equamente distribuito, che permette loro di mettere sempre tanta energia in tutti i 40 minuti. D’altro canto in attacco non stanno passando un grande momento e questo elemento statistico ci deve dare un po’ di serenità”.
Sulla partita che sarà
“Noi abbiamo l’obbligo di limitare le palle perse, soprattutto quelle stupide perché è impossibile essere competitivi regalando due/tre situazioni di mancato tiro e canestro contro difesa zero. Per farlo dovremo tenere alto il livello della tensione e trattare bene la palla, perché certe cose annientano la propria fiducia. Sarà importante sfruttare il maggior dinamismo dei nostri esterni e alleggerire il carico di lavoro di Dowdell. Cercheremo i essere competitivi per tutti i 40 minuti con grande senso dell’emergenza, fiduciosi che ci sia un palazzetto pronto a sostenerci qualsiasi cosa succeda”.

Amedeo Tessitori, DèLonghi Treviso
La De’ Longhi Treviso Basket, riceverà domenica alle 18.30 al Palaverde la Carpegna Pesaro. Dopo le prime 6 giornate, TVB a quota 4 punti, mentre Pesaro è ancora sul fondo della classifica a 0 punti. Nell’ultimo turno la De’ Longhi ha perso a Trento (76-71), mentre la Carpegna ha perso in casa con Reggio Emilia (65-90).
Amedeo Tessitori
Torniamo al Palaverde per una partita molto importante. Non parlerei di spareggio, è presto, ma di un match che vogliamo vincere mostrando carattere e mentalità, quelli che non devono mancare mai., in tutti i 40 minuti e direi in tutta la stagione. Domenica affrontiamo Pesaro che è di certo una buona squadra, cercheremo di metterci tanto impegno difensivo per limitare il loro gioco e specialmente la pericolosità dei loro USA, e vogliamo poi di giocare di fronte al nostro pubblico una partita dal ritmo continuo, senza alti e bassi che diventano difficili da assorbire a questo livello
Ecco le parole del coach pesarese, Federico Perego:
“In settimana abbiamo lavorato bene anche se siamo arrabbiati dato che finora non siamo riusciti ad essere competitivi per vincere una partita; dobbiamo migliorare, ora ci attende la trasferta di Treviso contro una squadra che ha battuto Venezia in casa e che può fare affidamento su un quintetto molto esperto e su un pubblico molto caldo. Vogliamo vincere e serve ancora maggiore determinazione, la squadra continua a lavorare e lo staff deve essere bravo a sostenere i ragazzi. Ci sono grandi margini di miglioramento contro Reggio Emilia non siamo riusciti a fare quel passo in avanti per andare in vantaggio e poi ci siamo disuniti. Abbiamo sbagliato l’approccio al match anche se poi la squadra è stata brava a reagire. Dobbiamo migliorare e imparare a rispondere nei momenti di difficoltà, quando si alza il livello dobbiamo puntare sul gioco di squadra e non cercando soluzioni immediate. La De’Longhi può contare su Cooke, Logan, Parks e Fotu, giocatori molto temibili. Treviso ha uomini di esperienza, è un gruppo che ha vinto il campionato e specie in casa gioca con grande entusiasmo, noi dovremo provare a rispondere fisicamente e mentalmente, troveremo un ambiente molto carico e servirà restare concentrati sul match. Abbiamo affrontato le prime 5 squadre del campionato e ora dobbiamo sfidare le formazioni del nostro livello: molti di noi sono in Serie A per la prima volta e dobbiamo trovare il modo per prepararci ad affrontare tutte le avversarie. Thomas è il giocatore che finora ha sofferto di più la scarsa circolazione di palla, ho parlato con lui. La squadra deve cercarlo maggiormente e con le sue qualità sarà lui a rendersi pericoloso come per esempio avvenuto a Brindisi. Oltre a questo però dobbiamo migliorare la fisicità in difesa e servono sforzi in più in allenamento. Abbiamo giocatori che devono capire che non basta voler difendere sulla carta ma bisogna anche metterlo in campo. La panchina contro Reggio Emilia ha risposto bene e la squadra ne ha beneficiato. Colgo l’occasione per ringraziare Tau Lydeka (è stata depositata la risoluzione del contratto) per il lavoro fatto con noi, per il grande contributo in allenamento e per la sua professionalità”.

Matteo Fantinelli, Pompea Fortitudo Bologna
Al PalaDozza di Bologna – tutto esaurito – la Pompea Fortitudo Bologna alle 19:00 aspetta la Germani Basket Brescia Leonessa per quella che si annuncia come una partita di alto livello.
A Bologna ci aspetta una gara difficile, contro una squadra che ha otto punti in classifica, due in più di noi – spiega il coach di Brescia Enzo Esposito -. Da parte nostra, arriviamo all’appuntamento in fiducia, dopo aver disputato due gare dove abbiamo fatto molto bene: la prima, quella con la Virtus Bologna, l’abbiamo persa nei minuti finali ma dopo aver disputato una prestazione molto positiva, l’altra, quella di Nanterre, ci ha consegnato una vittoria in trasferta che ci mancava dalla partita giocata a Milano“.
“Conosco bene il campo della Fortitudo Bologna e credo il suo pubblico sia il miglior sesto uomo d’Italia – prosegue il coach campano, che con la Effe ha giocato dal 1993 al 1995, prima di intraprendere l’avventura in NBA -. Il loro tifo è molto caloroso, aiuta i giocatori e li carica in determinati momenti della partita, anche in quelli più complicati, il che rappresenta una difficoltà in più per noi da affrontare. Bologna, inoltre, dispone di giocatori di talento offensivo e di grande esperienza. Una nostra buona gara dovrà passare da un buon impatto difensivo: l’importante, dunque, è ripartire dalla difesa delle ultime settimane, cercando di fare qualche ulteriore passo avanti per quanto riguarda l’attacco, così come accaduto a Nanterre. Emozioni nel giocare con la Fortitudo? Da parte mia ci sarà certamente un pizzico di emozione nel tornare a Bologna, ma ciò che mi interessa è soltanto dare il massimo e cercare di portare a casa il successo. Un risultato positivo, infatti, per noi significherebbe stabilirci in maniera consistente nelle prime otto posizioni del campionato”.
Redazione All-Around.net