Sassari, 28 agosto 2019 – Difficile, molto difficile oggi stare letteralmente appresso al Dio Mercato! Non solo accade che si prendano giocatori con ernie inguinali conclamate accorgendosene una volta sbarcati in Italia (Skyler Flatten), oppure giocatori che hanno sulla propria testa due anni di squalifica per uso di doping (DeJuan Blair), o si ripudiano atleti con strani contratti come nel caso di Elston Turner a Treviso!
Confusione, entropia o scarsa applicazione professionale? Difficile dirlo, certo mai come quest’anno queste situazioni a bocce ancora ferme, nonostante sia già iniziato il rutilante precampionato, raramente si erano verificati e concentrate in questa fase dell’anno. Pertanto, la notizia diffusa da pochissimo che la Dinamo Banco di Sardegna, che il 1° agosto scorso aveva chiuso ufficialmente il roster con l’arrivo di Curtis Jerrels nell’Isola, stamane annuncia di aver raggiunto un accordo di un solo anno con il giocatore Jamel Claims McLean, ala-centro classe ’88, 203 centimetri per 104 chilogrammi, l’ultima stagione al Lokomotiv Kuban ma apprezzato in passato per ben due stagioni all’Olimpia Milano.
Semmai la notizia non è questa, nel senso che sarebbe normale prendere un buon elemento come appunto Jamal McLean, per portarlo a Sassari. La notizia è che la Dinamo Sassari porta a casa Jamal McLean perchè ha dovuto vedere andare via Achille Polonara, sembrerebbe per una “irrinunciabile offerta di 100.000€” fatta alla società da parte dei paperoni del Baskonia!
Fatto da parte stupore e, francamente, imbarazzo per questa notizia, che certifica l’inferiorità conclamata del nostro basket di club maschile di vertice a certi livelli, sorge la domanda spontanea nel capire se un giorno magari il Presidente Sardara ci volesse spiegare cosa ci fa allora lì, sebbene se lo sia ampiamente meritato ad oggi con i suoi risultati, se però non ambisce a far entrare anche la Dinamo in Euroleague (per l’NBA è oggettivamente complesso…)?
O forse interessa di più alla Dinamo Sassari, come ad altri presidenti in LBA, restare connesso al carro (sarebbe meglio chiamarlo carrozzone), called FIP od alla stessa LBA, sia chiaro in modo legittimo, vista però l’inconcludenza e la pochezza accertata di tali associazioni sotto diverse forme di poter produrre competizioni sportive economicamente e professionalmente sostenibili, aumentando magari il bacino d’utenza ed i ricavi?
Perchè il Baskonia, tanto per dircela tutta, non sta lì grazie a grasse elargizioni di un ricco mecenate ma perchè da quelle parti han capito (e da parecchio…), che per fare basket a certi livelli occorre oramai cambiare radicalmente visione, progetti e soprattutto strategie per poter offrire degli spettacoli professionistici sportivi di livello.
Ma in Italia sembra proprio che sia difficile farlo, almeno nella splendida Isola dove tutti ci dicono e confermano che proprio Stefano Sardara abbia comunque compiuto dal 2010 un piccolo, autentico miracolo e di questo gliene va dato merito. Però poi, alla prova dei fatti, quando cioè si dovrebbe compiere IL passo decisivo per “spiccare il volo”, ecco il rallentamento o quantomeno lo stop! Magari poi lo stesso Sardara mette in piedi in serie A2 prima il Cagliari Academy Basket nei due anni trascorsi ed ora addirittura prendendo le redini della neonata Basket Torino. Anche questo assolutamente legittimo. “Han fatto la cantera!”, diceva qualcuno. Forse, o forse no perchè non ci pare che un solo giocatore che sia transitato ieri da Cagliari sia oggi in biancoazzurro sassarese!?!? Magari lo sarà domani un giocatore di Torino ma al momento non è così.
Pertanto, è ovvio che la cessione di Achille Polonara non sia “La cessione” o il casus che insceni un decadimento tecnico-agonistico di Sassari quanto invece un segnale, forse piccolo (?) di quanto scriviamo: a Sassari preferiscono agire ad un certo livello, corretto ed assolutamente legittimo ma non di grande prospettiva futura. Le squadre si costruiscono anno dopo anno non perdendo i pezzi migliori o quelli più funzionali al roster messo in piedi, proprio la Reyer vincente insegna.
In quest’ottica quindi andrebbero anche riviste le cessioni di Jack Cooley e di Rashwan Thomas, che avrebbero potuto forse continuare a Sassari nel loro percorso di crescita e non andarsene in giro per il mondo in cerca di fortune (per Thomas, fermato per possesso di droga a Belgrado forse meglio cosi). Certo poi che Achille Polonara, il ragazzo prima e l’atleta dopo han giustamente sentito forte il richiamo dell’unica competizione internazionale che valga la pena disputare, oltre che giocare anche nel miglior campionato d’Europa!
Ma allora la Sassari degli italiani, è stato un bluff forse?
Quindi al momento la Dinamo punta a restare la prima, o tra le prime in ambito nazionale od internazionale ma di area FIBA, quindi partecipando alle coppe con l’asterisco, quelle insomma di terza e quarta fascia! A Milano invece lo han capito da tempo dove puntare, nonostante anche loro ne abbiano fatte di cotte di crude in passato ma ora parrebbe abbiano capito. A Bologna sponda Virtus lo hanno quasi già fatto, quanto ci vorrà per vedere altre squadre, come speriamo Sassari (Trento, Brescia o Reyer Venezia hanno intrapreso il percorso), che ne seguiranno l’esempio abbandonando a se stessa ed alle sue crude incongruenze la FIP, LBA e con esse anche FIBA Europe?
Questo è il comunicato diffuso dalla società, comunque sia, benvenuto Jamal McLean ed un arrivederci ad Achille “Achi” Polonara!
Fabrizio Noto/FRED