Tel Aviv, 20 luglio 2019 – Nel giorno che celebra il cinquantennio dello storico primo passo di Neil Armstrong sulla luna, finalmente l’Italbasket U20M di coach Andrea Capobianco si scuote dallo stato d’insipiente torpore nella quale stava vivacchiando in questi FIBA U20 Eurobasket Men’s 2019 e disputa (ari-finalmente), una gara “maschia” battendo nettamente la Serbia per 86-63. Obiettivo quindi di restare in Division A ancora possibile, domani match-spareggio vs la Polonia, che in contemporanea ha avuto la meglio vs la Lettonia. Appuntamento domani, domenica 20 luglio alle ore 15:00 per una gara sportivamente drammatica per questa Italbasket U20M per giocarsi il 13° ed il 14° posto della manifestazione.
Quindi missione compiuta ed incubo retrocessione scongiurato almeno oggi per questa Italbasket U20M che dovrebbe, almeno in linea teorica, rappresentare l’avanguardia o se preferite, le giovani nuove speranze di questo basket maschile italiano che latita d’idee (ad essere buoni, ma tanto buoni…), e soprattutto anche di giocatori di prospettiva internazionale. C’è dunque poco, veramente poco da festeggiare ma almeno non si è perduta la faccia, mandando perloppiù in Division B gli acerrimi rivali adriatici che ci avevano battuto lunedì 15 luglio e, ovviamente, non senza atroci rimpianti dei quali parleremo dopo.
Ma andando un pò oltre a quanto accaduto lo scorso lunedì 15 luglio, finalmente (scusandoci per la ripetizione di questo avverbio già sfruttato prima), oggi si è vista una gara in cui la squadra italiana ha difeso e pure bene! Sì, avete letto correttamente, la squadra italiana, forse dopo aver letto quanto abbiamo scritto durante questa manifestazione Noi di All-Around.net, è entrata in campo e sin dal primo possesso ha difeso forte, duro, con cattiveria e decisione mettendo subito in crisi la Serbia (9-0 al 4′), la quale, evidentemente forse più scioccata dell’Italbasket U20M di trovarsi oggi davanti al precipizio storico della retrocessione, ha piano piano accusato il colpo senza mai più rialzarsi. Quindi un versione finalmente (eh eh eh…), energica dell’Italbasket U20M, quell’energia che da dopo il match perso (comunque con onore), vs i padroni di casa d’Israele domenica 14 luglio si era vista eccome, ma poi letteralmente svanita nel nulla.
Eh sì, proprio questa caratteristica oggi ha fatto la differenza, l’energia con cui i ragazzi oggi in casacca bianca hanno affrontato i serbi, difendendo come se non ci fosse un domani e rendendo a dir poco difficile ogni canestro agli avversari. Del resto, anche coach Andrea Capobianco inquadrato per qualche istante dalla regia visiva della FIBA ad un certo punto, dopo un gran bel canestro impedito alla Serbia e palla riconquistata (11, ben 11 le palle recuperate oggi…), ha gridato verso i suoi ragazzi che ripartivano dalla propria difesa “Energia, energia!“.
Lo han preso (finalmente), in parola un pò tutti: da quel gran bel giocatore che è diventato Gabriele Stefanini (27 p.ti, 3 rimbalzi e 5 assist), ad un Alessandro Pajola (finalmente, 19 p.ti, 4 rimbalzi e 3 assist), cazzuto e veloce, in grado di velocizzare il gioco e di trovare le falle enormi che i serbi creavano nella propria metà campo; da un Michele Ebeling a volte troppo distratto e sgraziato (10 p.ti e 7 rimbalzi), ma deciso come non mai per finire a tutti gli altri, che han disputato (finalmente), una gara di forza, grinta e carattere. Pensate ad esempio a Mattia Palumbo, comunque la bruttissima copia del bel giocatore che abbiamo visto a Treviglio quest’anno in A2, che ha fatto un 2/6 dal campo non buono ma che ha raccolto con le unghie e con i denti 9 rimbalzi! Malino Guglielmo Caruso, oggi apparso in difficoltà proprio nel dover interpretare una gara di energia. Il ragazzo ha tanto talento ma deve essere più reattivo e più cattivo, meno molle sugli aiuti sul pick’n’roll e fidarsi meno della sua classe e dei suoi centimetri.
Dopo gli elogi infine, andiamo ai tanti rimpianti perchè sebbene oggi l’Italbasket U20M abbia visto l’abisso davanti a se della prima, storica ed umiliante retrocessione in Division B e sia stata brava a tirarsene fuori alla grande aspettando comunque domani incrociando le dita, resta forte il rammarico proprio per come non sia riuscita ad avere nelle gare dei giorni scorsi, quelle decisive per i posti migliori, quella stessa energia gettata oggi in campo a dosi massicce. Le non-difese o se preferite l’assenza di energia vista nelle gare vs appunto Serbia, Turchia e Slovenia aumentano oggi il rammarico di questo gruppo che forse non avrebbe mai potuto vincere il titolo (anche senza gli infortunati Federico Zampini e Michele Serpilli infortunati dal primo match vs l’Ucraina), ma che tra l’altro, quando ha perso, ha perso sempre con scarti onorevolissimi se non minimi e comunque cedendo sempre nel finale: -10 vs Israele; -4 vs la Serbia nel girone; -2 vs la Turchia e -10 vs la Slovenia.
Testa e cuore dunque a domani vs la Polonia per chiudere al 13° posto che comunque sarebbe un mezzo fallimento del quale coach Andrea Capobianco dovrà dare qualche spiegazione in più, ma almeno impreziosito da questa gara di oggi vs la Serbia per una squadra che, spalle al muro, ha fatto vedere almeno di avere orgoglio e di essere viva e vegeta. Occorre però completare l’opera, sia chiaro!
Parziali: 27-11, 22-24, 15-13, 22-15
Fabrizio Noto/FRED