Roma, 6 luglio 2019 – A conferma di quanto andiamo a descrivere da tempo sulle colonne di All-Around.net, qualora ci fosse gente non ancora in grado di saper discernere tra la fandonia e la verità, il Dio Mercato in questo caldo weekend d’inizio luglio ha poco da mettere in evidenza se non qualche sparuta trattativa non ufficializzata ma deve soprattutto subire un rimescolamento quasi ormai definito dalla situazione grave in cui verte la Sidigas Avellino.
Stamane anche secondo Spicchi D’Arancia la situazione di Avellino sarebbe ormai definita in direzione Serie B. Come anche accaduto in passato in altre vicende in cui la società di basket è stata connessa strettamente al main sponsor, la Scandone Basket paga la crisi gestionale della proprietaria e controllante Sidigas. La domanda verrà presentata entro martedì 9 luglio che poi è l’ultimo termine utile per iscriversi alla LNP e la richiesta verrà poi esaminata dal Consiglio Federale di martedì 17 luglio. Semaforo verde verrà dato solo in assenza di lodi esecutivi (ovviamente), o di sentenze BAT perchè al momento questa appare l’unica soluzione possibile per salvare la società. Ma qualora il Gruppo Sidigas fallisse, sarà inevitabile cedere la Scandone qualora si presentassero degli acquirenti, dall’eventuale curatore nominato dal tribunale. Cala comunque il sipario dopo ben 19 anni di LBA consecutivi di una squadra che ha rappresentato qualcosa di positivo nel panorama della nostra pallacanestro ma caduta anche lei nel gioco (sarebbe meglio dire giogo), molto in voga negli ultimi anni, di connettere affari e sport professionistico senza però dare alla struttura agonistica un’ossatura capace di produrre introiti e quindi utili. Era solo dunque questione di tempo, purtroppo, perchè senza utili nessuna struttura riesce a stare in piedi.
La LBA comunque resterà a 17 squadre, evitando pertanto ripescaggi come stabilito sia dalla FIP che dalla Lega Basket nel consiglio federale straordinario del 5 aprile e che All-Around.net aveva provveduto a chiosare in modo netto. Resteranno però inalterate le due retrocessioni con l’obiettivo di ridurre a 16 squadre nel tempo il numero delle
partecipanti al massimo campionato professionistico. Tutto chiaro no? Forse no, anzi…Proprio no. In un quadro così nefasto economicamente parlando che senso ha avuto aggiungere alla LBA due squadre?
E di questo inevitabile sfaldamento della Sidigas Avellino ovviamente se ne avvarranno le altre sue ex-competitors, come ad esempio la Reyer Venezia campione d’Italia. Considerando che Valerio Mazzola dovrà iniziare la stagione in ritardo, i campioni d’Italia avrebbero portato a casa Ike Udanoh, reduce da un suo primo anno in Italia tra le fila di Cantù prima e di Avellino dopo decisamente positivo. Inoltre, sempre dallo sfaldamento di Avellino, si sta vagliando l’ipotesi d’ingaggiare anche Luca Campogrande, che si sommerebbe all’incertezza che in queste ore ha messo in discussione la conferma di MarQuez Haynes. Lagunari quindi alla caccia di un potenziale rimedio alla potenziale fuga della talentuosa combo-guard ma senza avere nomi al momento.
Intanto la VL Pesaro, dopo aver ufficializzato Federico Mussini al momento impegnato alle Universiadi a Napoli con l’Italbasket, porta a casa anche Leonardo Totè, ala grande da 209 cm, classe ’97 la cui crescita che sino a qualche anno fa sembrava certa ha subito in questi anni una leggera frenata, ancorando il ragazzo ex-MVP del Next Gen Adidas Euroleague del 2017 in una situazione che rischiava di bloccarsi in Serie A2, prima a Verona e lo scorso anno a Jesi. A Pesaro quindi si punta sui giovani italiani e prende quindi sempre più velocemente corpo la nuova VL targata coach Federico Perego, che adesso, dopo aver quasi chiuso il roster italiano, punta decisamente a contrattualizzare gli stranieri. Come conferma anche Spicchi D’Arancia, in pole ci sarebbe Zach Thomas, ala forte bianca classe ’98, reduce da una buona stagione in Belgio ad Aalstar al suo debutto nel mondo pro dall’NCAA: 14,5 p.ti/gara e 5,6 rimbalzi per lui. Ma il vero, primo obiettivo dei marchigiani resta Henri Drell, ala estone classe ’00 ed in forza lo scorso anno (ovviamente…), a Bamberg. L’unico intoppo sarebbe nel contratto in cui ci dovrebbe essere il fatidico NBA Escape ma le chances che si possa chiudere sono buone.
A Reggio Emilia invece coach Maurizio Buscaglia ed Alessandro Frosini stanno osservando con attenzione l’evoluzioni del Mercato. E’ da tempo che si parla di Simone Fontecchio ma senza ancora chiudere l’intesa, con la sicura soddisfazione dell‘ex-Olimpia ancora ai margini delle rotazioni nella scorsa stagione e ben felice di trovare così il suo spazio, tornando in Emilia. Di ufficiale ancora nulla dunque, solo idee e volontà ad esempio di accaparrarsi Jeremy Chappell, in uscita ovviamente dal contratto di Avellino siglato un mese fa circa. Un altro giocatore che potrebbe far parte del roster emiliano della prossima stagione potrebbe essere Luca Infante, ex-Eurobasket, ovviamente per un posto da terzo o quarto lungo considerando la non più giovane età del giocatore campano, veterano di tante battaglie.
A Cremona invece si attende la decisione di Drew Crawford, attesa per il 15 luglio ed oggettivamente l’ex- MVP del campionato scorso non avrebbe decine di offerte dalle quali scegliere. Quindi crescono le chances che rimanga in Lombardia. Mentre per quanto riguarda Mangok Mathiang tutto sembra indirizzarlo in Spagna, secondo valide indiscrezioni potrebbe essere al Gran Canaria o in alternativa al Manresa. Accolta con grande entusiasmo invece la notizia di ieri dell’accordo ancora per un anno con Trevis Diener.
A Trento l’Aquila bianconera invece punta con decisione su John Brown, l’ala che a Brindisi quest’anno ha veramente fatto vedere cose molto interessanti con 14,4 p.ti/gara e 6,7 rimbalzi. Ma c’è da battere la concorrenza della stessa Brindisi che spera ancora di trattenerlo. Ironia del destino Trento avrebbe nel mirino, confermato anche da Spicchi D’Arancia, Rion Brown, ala piccola di 28 anni visto vs la Virtus Bologna in FIBA Champions League e che nella lega greca ha fatto bene nella fila del Patrasso: 10,8 p.ti/gara e 3 rimbalzi. Ma Rion Brown sembra interessare anche (parecchio) l’NBA, ora impegnato nella Summer League. Quindi un pò di pazienza prima di sapere come andrà a finire.

Rion Brown, nel mirino di Trento
Infine a Cantù, dove tutto si sta accellerando per la pratica d’iscrizione al campionato 2019-20, si da quasi per fatta l’accordo con Jason Burnell. L’ala di 22 anni di 201 cm. è un rookie, prodotto da Jacksonville State e ha dato il suo ok per arrivare in Europa. I suoi numeri universitari sono buoni: 17,1 p.ti/gara e 9,6 rimbalzi.