Belgrado (SRB), 2 luglio 2019 – Non è azzurro il cielo sotto Belgrado. Nel barrage di qualificazione ai quarti di finale del FIBA EuroBasket women’s 2019 l’Italbasket Rosa di coach Marco Crespi perde vs la Russia del dirimpettaio tedesco Olaf Carsten Lange per 54-63 e torna mestamente a casa, senza nemmeno la chance di potersi giocare il Torneo pre-olimpico per la qualificazione a Tokyo 2020 del prossimo autunno.
E’ una sconfitta amara, amarissima quella di questa sera in una Stark Arena di Belgrado non propriamente ricca di pubblico, perchè onestamente stasera l’Italbasket Rosa non ha sfigurato vs una squadra molto più potente, alta e fisica di lei, anzi, ma come quando il sasso che rotolando a valle genera una tracimazione terrestre, la squadra di Marco Crespi ha dovuto questa sera pagare il prezzo di diverse vicende negative, se non proprio sfortunate.
Si paga così, a durissimo prezzo, la brutta gara persa nel girone di Niš vs la sorpresa Ungheria, una sconfitta figlia di tanti errori tecnici (appena 51 p.ti messi a segno), ma anche tattici e che ha costretto l’Italbasket Rosa a questa gara difficile di spareggio vs una Russia zeppa di giocatrici esperte, brave e temibili vicino al ferro – lo si sapeva – ma che soprattutto ha consegnato alle magiare un quarto di finale da sogno, addirittura vs la Gran Bretagna (vincente ieri nettamente vs Montenegro 92-71), con il rischio concreto di trovarla addirittura tra le prime quattro d’Europa?!!?
Si paga così, a durissimo prezzo, una qual certa fragilità offensiva e mentale. Un attacco troppo, troppo connesso al tiro da fuori e raramente figlio di un attacco al ferro congegnato per provare a mettere in difficoltà le lunghe russe, magari caricandole di falli (dettaglio tecnico questo che ha indirizzato il match vs l’Ungheria), sebbene qualcosa in più questa sera l’Italbasket Rosa abbia fatto ma, ahimè, sempre con diversi errori, in particolar modo da parte di Francesca Dotto (3/9 da due, clamorosi tre errori a contatto con il ferro).
Si paga così, a durissimo prezzo, la sfortuna di avere in non buone condizioni fisiche una delle protagoniste dell’Italbasket Rosa, Giorgia Sottana, mestamente in campo ma in evidente affanno tecnico e mentale: zero punti in 20′ di gioco crediamo sia un record negativo per una come lei che è, a ben donde, ormai considerata una delle migliori giocatrici italiane.
Ed infine si paga così, a durissimo prezzo, come si accennava prima un’eccessiva fragilità nervosa che ha nettamente indirizzato l’inerzia della gara a favore delle russe nel momento più delicato del match. Eh sì perchè nel terzo periodo, e specificatamente al 23′, dopo che Francesca Dotto aveva messo dentro un gran canestro in gancio da sotto e portato avanti l’Italbasket Rosa su di un meritato 39-31 e costretto il coach russo ad un immediato time-out, al rientro in campo le figlie del Volga iniziavano una lenta ma inesorabile rimonta che le portava addirittura a chiudere il terzo periodo sul 45-47, piazzando così all’Italbasket Rosa un uppercut al mento da 6-16 da quel maledetto 23′ di gioco.
Ma soprattutto, al rientro in campo per l’inizio del quarto parziale, l’Italbasket Rosa in evidente affanno psichico, smarriva il filo del gioco senza che nè Francesca Dotto nè tantomeno un’opaca Nicole Romeo riuscissero a riaccendere il gioco in attacco, appassitosi attacco dopo attacco.
Ci pensava una quasi spenta, sino a quel momento, Anastasia Shilova a matare le Azzurre con 8 punti importantissimi in striscia, e senza la presenza in campo del temibile duo Maria Vadeeva e Raisa Musina, sino a quel momento molto ben controllato da una difesa a tratti eccellente, tranne che ad inizio match. Arrivate così le russe sul +15 grazie ad una tripla di Anna Leshkovtseva (45-61 al 35′), restava ben poco da fare se non il cuore e l’orgoglio di non mollare completamente e di crederci sino in fondo.
Si chiudeva così, mestamente, sul 54-63 per la Russia una partita che stava andando sui giusti binari ma che alla fine, come purtroppo si è evidenziato in tutto questo Europeo, non appena inceppatosi il meccanismo offensivo l’Italbasket Rosa non ha più espresso attacchi fluidi, puliti e precisi come sino al fatidico 39-31 di cui sopra.
Eppure si è assistito ad una prestazione molto positiva di un’ottima Cecilia Zandalasini, ancora in lacrime a fine gara (e noi con lei…), autrice di 24 p.ti (9/19 al tiro), 5 rimbalzi ed un solo, spettacolare assist per un’essenziale Sabrina Cinili, che però ad un certo punto ha anche lei deragliato, costretta ad isolarsi per cercare tiri puliti nonostante un bel canestro con fallo da fuori.
Troppo poco in attacco obiettivamente per poter sperare di farcela: 57 p.ti vs la Turchia; 51 vs l’Ungheria ed oggi 54 vs la Russia. L’eccezione domenica vs la Slovenia, 75 p.ti per una media di 59,5/gara, una Slovenia che comunque oggi, alle ore 18:00, stava per tirare un gran brutto scherzo al Belgio per poi cedere 72-67.
Eppure quest’Italbasket Rosa edizione Europei 2019 aveva molti punti nelle mani, con un’Elisa Penna che oggi ha fatto vedere sprazzi di grande qualità; con un Olbis Andrè che ha lottato come una leonessa vs quella specie di Kareem Abdul Jabbar al femminile che è Anna Vadeeva, mettendole anche in faccia 8 punti; con una Lorela Cubaj anche lei bravissima brava, bravissima a lottare a rimbalzo ma da zero punti in attacco, e non perchè non possa mettere qualche punto dentro; con la solita Martina Crippa, cuore, grinta e sostanza che oggi si è sacrificata a piazzare close out sull’arco e non solo;
Si torna a casa dunque con negli occhi le lacrime di una Cecilia Zandalasini questa sera di nuovo splendida farfalla azzurra sul legno di Belgrado ma anche con la certezza che, con un gruppo così giovane e con alle loro spalle altrettante ragazze di livello (Sara Madera ed Ilaria Panzera in primo luogo), il futuro potrà essere Rosa.
Così è, se vi pare.
Sala Stampa
Marco Crespi
“Abbiamo giocato una partita perfetta, in attacco e in difesa, fino al 39-31 di fine terzo quarto ma in quel momento non siamo stati cinici e la Russia è tornata subito a contatto. Poi abbiamo perso fiducia e la partita ci è scappata via. Sono orgoglioso di questo gruppo e del lavoro che abbiamo completato, siamo cresciuti tanto in questi due anni e sono convinto che il futuro di questa squadra sarà brillante perché ci sono tante giocatrici giovani. Ho amato allenare queste ragazze”.
Italia-Russia 54-63
Parziali: 17-17; 16-12; 12-18; 9-16
Fabrizio Noto/FRED