Il punteggio è chiarissimo in tutti i sensi: Italia batte Slovenia 75-57. Azzurre promosse allo spareggio di martedì 2 luglio con la Russia per accedere ai Quarti di finale. E se qualcuno pensa che la gara con la Slovenia sia stata facile e che fosse scontato vincerla cade in un errore.
Perché non c’è dubbio che la squadra avversaria non avesse nè la caratura di altre formazioni, nè il peso o i centimetri dell’Ungheria contro i quali siamo andati a sbattere venerdì per esempio sbagliando la partita. Ma prima di tutto era una di quelle partite da vincere per forza diciamo così, e questo tipo di gare hanno sempre qualche mistero che si portano dietro.
Poi il fatto che fossero un pelo più deboli di noi: anche questa è sempre un’incognita che solo il campo può sfatare con una prestazione convincente. E dopo le critiche e la delusione della sconfitta con le magiare alle nostre serviva proprio una partita convincente. E c’è stata, sotto tutti i punti di vista. Già dal primo quarto si è capito che in campo le nostre avevano un’aria diversa, primo quarto nel quale c’è stata un pò di parità (18 a 21 per loro) perché la Slovenia ha messo un paio di tiri da tre e noi no. Ma noi abbiamo avuto una Andre sontuosa nel gioco sotto canestro, dominante contro la Evans.
Poi nei secondi venti minuti si sono messe al lavoro con la faccia cattiva Martina Crippa che in difesa è capace da sola di alzare la qualità di tutta la squadra, Nicole Romeo che come playmaker ha dato più fluidtià ed idee a tutta la squadra ed a turno la Cinili, la Sottana ed in chiusura di quarto la Zandalasini che in attesa di trovare la forma migliore si controlla ed ogni tanto esplode con delle invenzioni di classe che solo lei può avere e distribuisce assist che è un piacere.
La svolta, chiusa metà partita sul 36 a 32, c’è stata nei primi quattro minuti del terzo periodo quando grazie ad una Francesca Dotto in grande spolvero la nostra squadra ha trovato il giusto equilibrio tra i tiri in avvicinamento al ferro e quelli da tre selezionati con molta attenzione: 47 a 36 suggellato da un canestro di Andre splendida ancora una volta. Per un attimo l’Italia ha messo le mani in modo diverso sul manubrio della gara ed ecco che la Slovenia ha avuto un’impennata d’orgoglio: 47 a 42 con la Baric a 4’452 dalla sirena. E qui beh…signori e signori, ecco a voi Madame Cecilia Zandalasini ha tirato fuori dal cilindro tre liberi consecutivi, Martina Crippa altri due liberi ed ancora “Zanda” un canestro da due dei suoi. Per chiudere un parziale da 20 ad 11, ci ha pensato Nicole Romeo ancora dalla lunetta con un 2 su 2. 56 a 43 e la sensazione fortissima che sebbene mancassero 10 minuti le nostre sapessero benissimo cosa fare per vincere.
Difendere fortissimo e questo Crippa, Andre e Cinili lo hanno meglio del loro solito ed anche per tutte le altre; attaccare correndo e questo grazie a Romeo ed a Dotto dei secondi venti minuti è stata un’operazione molto ben fatta; attaccare e tirare dentro l’area ed i punti fatti “in the paint” alla fine sono stati 28; scegliere con cura maniacale quando tirare da 3 ed il 6 su 20 finale anche se non è una perla è molto meglio delle altre volte anche perchè questa volta abbiamo tirato il doppio da due.
E l‘ultimo quarto? Lo ha aperto Andre con due su due dalla lunetta, lo ha chiuso Francesca Dotto sempre dalla lunetta con uno su due. In mezzo la capacità delle nostre di dilatare il punteggio e questa volta senza permettere alle avversarie di rimettersi in partita. Mai.
Il pensiero di coach Marco Crespi dopo la partita: “Una partita vera, contro una squadra che gioca ad alto ritmo, che pratica una difesa fisica e che ha tante giocatrici abituate all’intensità dell’Eurolega. Abbiamo giocato bene in attacco e in difesa ma soprattutto abbiamo avuto fiducia nel nostro sistema e nel nostro modo di giocare, dopo le cattive percentuali di tiro con l’Ungheria. Abbiamo vinto di squadra e sono certo che le prime ad essere contente di questo sono proprio Sottana e Zandalasini. Alla Russia pensiamo domani”.