Milano, 30 maggio 2019 – Ok essere superstiziosi, ok rispettare le tradizioni seppur bizzarre ma ormai per l’Olimpia #Gara1 di semifinale al Forum è un incubo. Negli ultimi anni sempre e solo sconfitte, con Venezia e la stessa Sassari prima e poi contro Trento e Brescia fino ad arrivare a questa sera con la classica prima partita della serie in cui il Forum viene violato.
Innanzitutto onore alla Dinamo guidata da un Pozzecco beccato dal pubblico ma capace di mettere in difficoltà il dirimpettaio milanese con la mossa che deciderà la partita, ossia panchinare Cooley ed andare di small ball con Thomas da pivot.
Onore ad una squadra figlia di un progetto, costruita negli anni sulle macerie di quella scudettata del 2015 e dopo stagioni non facili anche se mai totalmente negative. Onore perché la Dinamo è l’ennesima dimostrazione che a puntare sui giocatori italiani conviene, e perché dare fiducia a stranieri appena arrivati a lungo andare paga, ferma restando la bontà della materia prima.
Certo, nello sport ci sono anche i demeriti dell’avversario ma non si può non battere le mani per uno Stefano Gentile in trance agonistica, per un Thomas inarrestabile in area o per un Polonara mai così concreto ed attento.
Devo dire però che mi ha impressionato molto uno dei segreti meglio custoditi della Serie A: Pierre sta avendo una crescita esponenziale (l’anno prossimo potrebbe esplodere definitivamente), e si è dimostrato un brutto cliente per un Vlado Micov tanto orribile nel primo tempo quanto ottimo nel secondo.
Dicevamo di Pozzecco: la sua scelta di proteggere l’area ad oltranza ha pagato, ed a mente fredda la cosa mi suona ancora strana. Perché razionalmente ad una Milano cui non difettano certo i frombolieri da lontano lasciare spazio sul perimetro poteva rappresentare un rischio enorme.
Invece è stata la mossa vincente, aiutata ovviamente dalle non brillantissime percentuali milanesi dall’arco, con i tiratori a volte ingolositi un pò troppo dal tiro da tre. Scommettiamo il nostro classico cent che il Poz riproporrà la stessa filosofia in #Gara2? Starà quindi allo staff milanese farsi trovare pronto con le contromosse.
E da questo punto di vista non siamo messi benissimo. Alcune di queste contro mosse me le sarei aspettate già nel secondo tempo di #Gara1, sarebbero stati correttivi importanti e magari fondamentali. Purtroppo però l’ex coach della nazionale non ha nella flessibilità un cavallo di battaglia.
Vedremo quindi gli aggiustamenti per la seconda sfida della serie, posto che miracoli non se ne fanno. Ma magari impedire a Gentile e Thomas di metterne 51 in due…
Sui singoli milanesi: benino direi solo Tarczewski che il suo lo ha fatto, così come Kuzminskas. Male invece un Nedovic troppo confusionario in attacco e rinunciatario in difesa, un Brooks sodomizzato da Thomas e mai pericoloso in attacco, male soprattutto perchè l’eroe delle ultime due partite di Milano.
Nunnally ha sparacchiato a vuoto (3/16) non punendo le marcature a volte vantaggiose per l’ex Avellino: un passaggio a vuoto che ci sta viste le tante energie mentali spese contro la sua ex squadra.
Discreti gli altri, tra alti e bassi normali per una partita di Playoff. Capitolo a parte merita Mike James, al rientro dopo più di un mese ed autore di ottime triple ma che pare aver perso la leadership maxima della squadra.
La strada affinché lui possa riprendersi le chiavi della squadra è sì irta e spinosa ma presenta anche tratti in falsopiano o proprio in discesa che magari il buon Mike troverà dopo aver recuperato un minimo di resistenza fisica e tenuta mentale.
Lo vedremo subito in #Gara2 venerdì in una partita dove l’Olimpia avrà ancora sulle spalle tutta la pressione di questo mondo perché ovviamente finire sotto 0-2 vorrebbe dire quasi automaticamente eliminazione. Vedremo se sarà la Milano vista in #Gara4 e 5, quella vista nelle partite decisive di Euroleague oppure quella di Firenze alle F8.
Cristiano Garbin
@garbo75