Non il miglior momento per la squadra romana: la sconfitta casalinga di domenica 17 marzo con l’ultima in classifica, la Medoc Forlì, ha complicato i piani di coach Goccia e del suo gruppo di giocatrici verso la rincorsa alla salvezza diretta nel girone Sud.
Nelle prossime sei partite – quelle che mancano alla fine della stagione regolare il
Gruppo Stanchi Athena, attualmente al 13°posto, giocherà tre volte in casa e tre fuori. In casa con
Cus Cagliari (il 31 marzo alla ripresa
dopo la Coppa Italia di A2)
Umbertide ed all’ultima con
Palermo, tutte formazioni che la precedono e di parecchio in classifica. Palermo cerca il primo posto, Umbertide un posto comodo nei playoff, Cagliari una salvezza tranquilla e chissà..Lontano dal PalaDonati invece si dovrà confrontare con
Orvieto (in lotta per non retrocedere)
LaSpezia (altissima classifica) e nel derby con la
Integris Elìte che come tutte le stracittadine non ha pronostico a prescindere dalle posizioni di classifica.
Intanto la squadra non si è fermata. Dopo la sconfitta casalinga subita da Forlì, la squadra è subito tornata al lavoro per farsi trovare pronta dopo la sosta, quando ripartirà il campionato. E’ un momento molto importante sia a livello agonistico sia a livello societario. Il punto della situazione è con Elena Russo, playmaker di grande esperienza.
Cosa resta delle ultime due sconfitte?
Amarezza e voglia di rivincita. Amarezza per motivi diversi. A Pistoia abbiamo giocato una partita buona, intensa, alla pari con loro. Purtroppo però abbiamo sprecato tutto nel finale. Con Forlì purtroppo ci siamo espresse al di sotto delle nostre possibilità e abbiamo sprecato una occasione importante. Ormai giocheremo i playout e sarà importante come ci arriveremo, oltre che per la classifica, per la prontezza mentale. Dobbiamo lavorare per riprendere continuità nel nostro modo di giocare, di difendere, e farci trovare pronte a quelle che saranno vere e proprie battaglie.
Che cosa pensi delle prossime partite?
Di Cagliari ho un brutto ricordo. Lì abbiamo fatto una delle partite più brutte di quest’anno e abbiamo voglia di riscattarci. La formazione sarda è una squadra che può dare fastidio, in tutti i reparti ha giocatrici esperte e di grande spessore, non va assolutamente sottovalutata. Poi ci saranno scontri diretti, come Orvieto, avversario che qui abbiamo battuto con un certo margine, ma andare a casa loro non sarà facile. Sono tutte partite che dovremmo giocarci fino all’ultimo secondo. Umbertide, Elite, sono tutti scontri che saranno fondamentali sia per il nostro spirito sia per capire come arriveremo ai playout.
Avete già ripreso a lavorare forte.
Sì, in questi primi giorni abbiamo puntato sulla parte fisica con allenamenti metabolici e sulla forza. E’ importante arrivare nelle migliori condizioni possibili. Personalmente ne sto approfittando per fare un lavoro specifico volto a riprendere la condizione, che negli ultimi mesi ho perso a causa di problemi fisici. Non sono stata l’unica, è stato un periodo un po’ complicato e cerchiamo di riprenderci. Credo che la cosa che salti di più agli occhi è la differenza di prestazione tra le partite con Pistoia e con Forlì, dipende dall’atteggiamento mentale ed è una cosa che si impara sia individualmente sia di gruppo.
Che cosa ne pensi dell’ingresso del Gruppo Stanchi?
L’arrivo del Gruppo Stanchi ha portato grandi novità, a prescindere dalle risorse economiche. Si tratta di un modo nuovo di intendere l’attività sportiva. E’ un aspetto molto importante che, unito all’esperienza di Athena, che è diventata negli anni una realtà importante non solo a livello regionale, ha creato un mix che può essere importantissimo per il futuro. Noi stiamo vivendo questo cambiamento da giocatrici, ma è un bene che la società ci abbia sempre coinvolto si tutto quello che sta avvenendo. A maggior ragione è fondamentale concludere il campionato nel modo migliore. E’ una responsabilità che sentiamo molto e uno stimolo importante, perché finire bene questa stagione vorrebbe dire anche iniziare bene un nuovo percorso.