Si e completato come da consuetudine il turno domenicale dei due gironi della Lega A2 Femminile, esattamente il 9° turno della stagione regolare, prima della sosta del prossimo weekend che vedrà in scena la Coppa Italia di categoria in quel di Campobasso. Vediamolo nel dettaglio.
Le Lupebasket del Fanola San Martino vincono all’OT in casa dell’ITAS Alperia Bolzano
Grande, grande impresa delle Lupe del Fanola San Martino che, sul campo dell’Itas Alperia Bolzano, bissano il successo ottenuto all’andata. Lo fanno nel modo più incredibile, vale a dire dopo un tempo supplementare, dopo una grande rimonta che aveva permesso di recuperare a un avvio da incubo.
Primo periodo, nel primo quarto infatti le giallonere non vedono quasi mai il canestro, mentre dall’altra parte Fall (già 10 punti nella prima frazione) guida un attacco ispirato. Il risultato? Dopo 8′ Bolzano è avanti addirittura 19-0, e la partita sembra già finita. Non è così, perché nel finale di quarto due “gol” di Baldi e Beraldo fanno entrare finalmente in partita anche le Lupe, 23-5.
Secondo periodo, la partita adesso cambia. Al 13′ con Bungaite le padrone di casa sono ancora avanti 29-11, ma qui sono due triple di Rosignoli e una di Crocetta a dare fiducia al Fanola, che nel frattempo sale di colpi anche in difesa. In appena 5′ arriva così un break di 17-2, e al 18′ la partita è clamorosamente riaperta sul 31-28. Bolzano prende ossigeno con la tripla di Ruocco, ma nel finale è ancora Beraldo a trovare il meritato pareggio a quota 34-34, appena prima di tornare negli spogliatoi per l’intervallo.
Terzo periodo, Pasa firma anche il primo vantaggio della gara per le sue a inizio ripresa, anche se l’immediata risposta da fuori di Servillo ha l’effetto di sbloccare l’Itas. Le padrone di casa provano così a riprendere margine, ritrovando il +5 (43-38 al 24′) con Bungaite. Ora però è un Fanola pronto a reagire, e il 2+1 di Baldi unito alla tripla di Amabiglia permettono di nuovo il controsorpasso. Tra un botta e risposta, con la terza tripla di Rosignoli (10/15 da tre in campionato per l’ex giocatrice di Udine) sono proprio le ospiti a presentarsi avanti di un’incollatura all’ultima pausa: 48-49.
Quarto periodo, San Martino prova a sfruttare l’inerzia, e si porta sul 49-56 con Pasa e la stessa Rosignoli (33′). Ma è tutt’altro che finita: le triple di Ruocco e Fall propiziano un 8-0 che riporta avanti le padrone di casa (57-56), preludio a una serie di sorpassi e controsorpassi che conducono al 62-62 con cui si entra negli ultimi 2′. Qui è la bomba di Amabiglia a rompere l’equilibrio, ma quando ormai sembra fatta è Bungaite a pareggiare ancora da fuori, e a mandare tutti al supplementare, 65-65.
Supplementare, e Baldi risponde a Mancabelli, e poi ancora la lunga giallonera (doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi) trova il canestro con fallo che vale il nuovo vantaggio. Beraldo realizza anche il 67-72, ma si deve soffrire fino alla fine. Mancabelli fa -3, poi Bolzano ha la palla del pareggio: arriva il fallo su Servillo, che segna il primo libero e sbaglia il secondo, ma sul rimbalzo le padrone di casa non riescono a trovare il canestro che sarebbe valso il secondo supplementare. Il Fanola può finalmente festeggiare un successo incredibile, e importantissimo anche per la corsa salvezza. Termina 70-72.
Itas Alperia Bolzano – Fanola San Martino 70-72 d1ts
Parziali: 23-5, 34-34, 48-49, 65-65
Fondamentale vittoria in chiave salvezza diretta per il Cus Cagliari vs l’Elite Basket Roma
Cagliari, 17 marzo 2019 – Il Cus Cagliari si aggiudica un match fondamentale per la salvezza al termine di una partita combattuta in cui Elite non ha sfigurato, disputando in particolare una seconda metà di gara di discreto livello. Le giallonere, per le quali questa in terra sarda era con ogni probabilità l’ultima occasione per provare ad acciuffare la salvezza diretta, non sono riuscite a contenere la superiorità sotto canestro delle avversarie (47 rimbalzi contro 33), penalizzate anche dall’assenza del centro titolare, Giuliana Di Stazio, fermata in settimana da una distorsione alla caviglia. E’ stata, oltre alla precisione nel tiro da 3 di Arianna Puggioni e Giulia Ridolfi (7/15 in due), soprattutto nei momenti topici, la chiave della partita, con la Kotnis che non a caso ha chiuso il match con 15 punti e 14 rimbalzi.
Le padroni di casa partono subito bene nel primo quarto ma perdono Silvia Favento per una lussazione al mignolo destro. Nel secondo quarto arrivano sino al +17 ma devono fare a meno della seconda infortunata della gara, Eugenia Caldaro, fuori per una botta al piede sinistro.
Dopo l’intervallo lungo, l’Elite si fa sotto arrivando sino al meno 6 ma con i canestri di Ridolfi e Niola il vantaggio aumenta (+10 alla fine del terzo quarto). Nell’ultimo quarto le romane si rifanno sotto ma la vittoria è già stata portata a casa.
Maurizio Pasquinelli
“Abbiamo sbagliato l’approccio difensivo alla partite, concedendo loro un quarto e mezzo di costruzione tranquilla del gioco che ha permesso loro tiri semplici e secondi rimbalzi, e mettendoci poco agonismo. E’ lì che è nato quel margine di dieci punti che poi non siamo riusciti a ricucire nonostante un secondo tempo discreto. D’altra parte, ogni volta che siamo riusciti a risalire al -6 abbiamo poi fatto un errore in difesa che Cagliari è stata brava a sfruttare ogni volta. Se comunque riusciremo a giocare nelle prossime partite con la mentalità vista nel terzo e quarto quarto, potremo tirarci fuori dalla mischia. Avanti tutta e pensiamo alla prossima partita”.
CUS CAGLIARI-ELITE BASKET ROMA 65-51
Parziali: 16-12, 33-22, 49-39
Ancora una vittoria, e sono tre consecutive, per la Cestistica Spezzina che batte Civitanova Marche in trasferta all’OT
Lana Packovski della Cestistica Spezzina in una foto di repertorio
La Spezia, 17 marzo 2019 – Vittoria sudata ma importante per la Crédit Agricole Carispezia, che può partire per le FinalEight di Coppa Italia a Campobasso con un successo in più a referto. Ci è voluto un supplementare per superare l’intrepida resistenza di Civitanova Marche, ma alla fine le bianconere sono riuscite a portare a casa una vittoria determinante nella corsa ai playoff. Quattro le giocatrici in doppia cifra, con Lana Packovski top scorer di giornata con 25 punti realizzati, conditi assieme al 61% dal campo, 8 rimbalzi e 5 assist.
Primo periodo, il primo canestro della gara lo realizza Silvia Sarni, che sarà una delle protagoniste del quarto iniziale con 8 punti. Bocola regala cinque lunghezze di vantaggio alle locali (9-4), prima che sei punti delle bianconere diano loro il controsorpasso (9-10) con Packovski e la stessa Sarni. Ancora Bocola riporta avanti Civitanova, poi la frazione prosegue sui binari dell’equilibrio, prima che il 5-0 nell’ultimo minuto faccia chiudere le marchigiane avanti di 4 sul 24-20.
Secondo periodo, De Pasquale ritocca il massimo vantaggio del Fe.Ba (+6, 26-20), poi la CA Carispezia prova a dare la prima spallata alla partita, confezionando un parziale di 0-13 (26-33) caratterizzato da intensità difensiva e precisione al tiro, griffato dal trio Cadoni-Templari-Linguaglossa. Due liberi di Orsili sbloccano le locali, poi le bianconere toccano anche il +13 sul 28-41 con una tripla di Packovski. Ma Civitanova non molla e rosicchia qualcosa, rientrando fino al -4 (41-45) con Orsili, prima che un canestro di Linguaglossa sancisca il 41-47 all’intervallo lungo.
Terzo periodo, nella ripresa la CA Carispezia tocca nuovamente il +10 (41-51), poi la compagine marchigiana comincia la sua graduale rimonta con un parziale di 10-4 che la rimette in corsa sul nuovo -4 con un canestro di Perini (53-55). Il break viene chiuso da Olajide, ma il Fe.Ba continua a macinare fino ad ottenere il sorpasso sul 61-60, ancora con Perini. Con circa due minuti e mezzo sul cronometro del terzo quarto, la partita è in assoluto equilibrio. Cadoni riporta avanti le bianconere, Giuseppone risorpassa, due liberi di Sarni ridanno vantaggio alle spezzine ed altrettanti di Perini danno un punto di vantaggio alle locali al termine della terza frazione (65-64).
Quarto periodo, l’ultima frazione vede le due squadre non segnare per il primo minuto e mezzo, poi due liberi di Packovski sbloccano la situazione. Una tripla della giocatrice croata regala il +3 alla Cestistica (65-69), ma il trio Orsili-Bocola-Perini ricuce e controsorpassa, per il 74-71. Un gioco da tre punti di Cadoni vale la parità, che dura per gli ultimi due minuti. Serve dunque l’overtime per decretare la formazione vincitrice.
Supplementare, è Civitanova la prima ad andare avanti, con un canestro di De Pasquale. Templari impatta subito e dà il la al parziale 0-10, con la collaborazione di Sarni e Packovski, che vale il +8 bianconero (76-84). Le marchigiane però non mollano e si riportano sotto, sul -4, con Perini e Bocola. Cadoni segna su azione e Packovski fa 1/2 dalla lunetta (80-87), poi la CA Carispezia deve soffrire fino alla sirena per gioire, con il Fe.Ba che confeziona un 5-0 che ridà pathos al match. Il libero di Cadoni a pochi istanti dal termine, però regala i due punti in classifica che permettono alle bianconere di rimanere saldamente al quarto posto a quota 38 assieme a Bologna.
Parziali: 24-20, 17-27, 24-17, 9-10, 11-14
Pesante scivolone in casa del Gruppo Stanchi Athena Basket che cade vs il fanalino di cosa Medoc Forlì
Cirotti da fuori
Roma, 18 marzo 2019 – C’è da mangiarsi le mani per il Gruppo Stanchi Athena, cui ancora una volta non basta una prestazione in gran parte positiva per portare a casa la vittoria. Così come erano stati fatali i minuti finali a Pistoia, stavolta la squadra romana paga un brutto secondo quarto (9-20) il parziale che annulla il fatto di aver vinto gli altri tre. Finisce 55-59 al PalaDonati per la Medoc Forlì ed è un risultato che verosimilmente condanna la squadra di Francesco Goccia a dover passare per i playout per raggiungere l’obiettivo salvezza.
Pesa molto sul risultato il 42% al tiro da tre di Forlì (8/19) contro il 12% (3/25) del Gruppo Stanchi Athena, che ha in Gaia Cirotti (17 punti) la miglior realizzatrice, che vince il confronto a rimbalzo (43 contro 37) ma che alla fine perde pure avendo tirato 24 volte in più rispetto alla squadra avversaria. Anche la fortuna non ha aiutato, con Grimaldi a mezzo servizio e Volponi costretta a uscire anzitempo per infortunio. Nel finale anche Gelfusa è dovuta uscire per un problema a un dito di una mano.
Primo periodo, l’inizio di gara già non promette bene. Dopo 4 minuti di gioco il Gruppo Stanchi Athena non ha ancora segnato ed è sotto 0-5. La squadra di coach Goccia però esce molto più aggressiva dal time-out, inizia ad allungare la difesa e a pressare, paizznado un parziale di 7-0 che la porta in vantaggio dopo 7′. La partita si accende, botta e risposta da tre punti tra Aleotti, Raveggi e Lolli Ceroni, prima che Volponi segni il canestro del 14-13 sulla prima sirena.
Secondo periodo, la gara resta in equilibrio fino al 14′, quando un tiro da tre di Cirotti ferma il primo tentativo di allungo della squadra romagnola (19-21), allungo che però riesce subito dopo e che porta Forlì avanti 19-30 prima che Bernardini sblocchi le romane. Gelfusa prova a ricucire ulteriormente, ma nel finale arriva un tiro da tre di Zavalloni che è simbolico dell’andamento della gara nella prima metà, in cui la Medoc tira con 6/12 da tre, contro il 2/11 del Gruppo Stanchi. L’ultimo tiro da tre, a pochi secondi dall’intervallo, fissa il punteggio sul 23-33.
Terzo quarto, le cose non migliorano, la formazione ospite è decisamente più in palla e al 25′ raggiunge il massimo vantaggio, scavando un divario di 16 lunghezze (26-43) che in quel momento sembra irrecuperabile. Come se non bastasse, arriva l’infortunio a Volponi, che è costretta a lasciare il campo. Invece il Gruppo Stanchi Athena non perde la testa e piano piano inizia a ridurre il divario. E’ Cirotti a suonare la carica e da una palla recuperata negli ultimi secondi del terzo periodo arriva il canestro di Piacentini che riporta il distacco sotto la doppia cifra, 36-45.
Quarto periodo, i primi minuti non sono affatto semplici per le padrone di casa, subito cariche di falli e già in bonus dopo 4′ di gioco quando arriva anche un tecnico alla panchina. Sul -13 (40-53) con 6’27” sembra davvero finita, ma le biancoblù non mollano. Stavolta è Gelfusa a prendere per mano le compagne, che la seguono prontamente, pressando bene in difesa e continuando ad attaccare con pazienza. Peccato per qualche errore di troppo sotto canestro che impedisce l’aggancio, anche se il PalaDonati esplode quando, con 2’20” da giocare, Bernardini segna da tre per il 52-55. La partita si decide lì. Aleotti risponde, nell’azione successiva il Gruppo Stanchi sbaglia per due volte per poi andare a commettere fallo su Lolli Ceroni, fredda dalla lunetta: 52-59 con 1’10” da giocare, Grimaldi e Cirotti ai liberi riavvicinano Roma fino al -4 (55-59) ma l’ultimo tentativo di recuperare palla va a vuoto e la vittoria va a Forlì.
Francesco Goccia
“Dispiace aver perso, perché era una partita importante e lo sapevamo. Abbiamo avuto un’ottima reazione nel momento in cui siamo andati sotto, anche con un divario pesante. Dobbiamo però imparare a gestire meglio alcuni momenti della partita, per poter tornare a vincere al più presto. Sono momenti che saranno sempre più importanti. Così come oggi non dovevamo far scappare le avversarie, non avremmo dovuto cedere nel finale a Pistoia. Da oggi in poi queste situazioni dovranno diventare il nostro punto di forza e lavoreremo per questo. Mi tengo comunque i tanti minuti di ottima pallacanestro che si sono visti oggi, sono la base da cui ripartire, perché abbiamo perso una battaglia ma vogliamo vincere la guerra”.
Parziali: 14-13; 23-33; 36-45; 55-59