Roma, 11 marzo 2019 – Soffiando appena appena sulle vele dell’imbarcazione romana, il timoniere Piero Bucchi con i suoi prodi arriva in porto, 17^ vittoria in 24 turni di regata, a cinque o sei regate dal termine (dipende da cosa ne sarà della vicenda Mens Sana…), ed ora va a giocarsi l’approdo virtuale e diretto in LBA nella prossima gara a casa della Zeus Energy Rieti, che di punti in classifica ne ha 30 vs i 34 della capolista.
Ma non era mica scontata questa gita nel mare amico del PalaEur: si tornava da tre giorni di basket vero in quel di Porto San Giorgio, quello che ha messo in risalto il lungo roster della “F”, con un David Logan quasi illegale in maglia Treviso nonchè la pochezza di un roster corto per la Roma capitolina.
Di che preoccuparsi, quindi, ce n’era.
Prima della gara si, ma durante…Beh proprio no!
Nessun affanno sul parquet per la Virtus Roma vista ieri, nonostante un Daniele Sandri al rientro un pò spaesato (logicamente); un Marco Santiangeli con febbre alta e capitan Massimo Chessa non schierato apposta per non affaticarlo più di tanto proprio in virtù delle prossime gare. Alla fine c’era da capire i minutaggi giusti per non trovarsi di nuovo come in Coppa Italia, cioè con la lingua di fuori.
Anche vero che Tortona singolarmente presenta bei nomi per il campionato dell’ovest, ma poi farli giocare con energia…Beh…Questo poi è un altro affare. Dice coach Marco Ramondino che proprio l’energia è mancata ai suoi:
”…Noi non riuscivamo ad entrare nell’area romana…”, mentre lo sfacciato ragazzino classe ’92, al secolo Kenneth Viglianisi, si prendeva gli applausi per aver saputo sfidare a faccia alta, e per più volte, l’area di sua maestà Henry Sims III.
Per il resto, poco ardore tra i senior piemontesi, poco da Klaudio Ndoja e Brett Blizzard, gente che ha navigato in mari molto più perigliosi di questo PalaEur e di questa Serie A2 come Brett ed addirittura domandoli ed uscendo da vincitore, come Klaudio. Assente poi l’altro Alibegovic, Mirza, quello che ha comunque tanti punti nelle mani.
E della sfida tra centroni? Avrebbe potuto valere il biglietto: i muscoli di Tau Lydeka (115 kg. alla bilancia e dal nome di battesimo impronunciabile, scusatemi), e quelli sempre di Henry Sims III (110 kg.), ma il due-zero-otto lituano ne infila solo 9 di punti in 31′ di gioco e ci pare davvero poca roba per chiamarla sfida. Invece sono 17 i punti per il colored USA, senza neppure troppo sportellate perchè, da un pò di tempo a questa parte, il Nostro se ne sta un lontano dal ferro…O no?
Cambiando fronte, nella ciurma romana si ri-vede il più piccolo degli Alibegovic, al secolo Amar, che con 16′ di gioco di sostanza e soluzioni giuste anche in difesa (beh, 2 stoppate!), torna ad essere qualcosa di più che un semplice “rifiato” per Henry Sims III nelle gerarchie del coach: noi aspettiamo conferme, ma per Piero Bucchi…“…Lui ha qualità straordinarie…”, ed a basket ci sa giocare. E poi Tommaso Baldasso, il ragazzino terribile di nome, di social, ma non di fatto, che ieri ha tenuto con maestria quasi 24′ di gioco di qualità, fatta di 2/3 dalla lunga e ben 6 assist ai compagni, come dire che lui la squadra la tiene attiva, quando gioca! Ma attenzione, sempre al ritmo bailado di ieri però. E se con normale amministrazione e poca fatica Nic Moore fa 31′ di gioco sul parquet finalmente senza lamenti verso gli arbitri, tutti gli italians ringraziano guidati d’Aristide Landi, il quale si dedica ai tagliafuori ed ai rimbalzi, forse un nuovo high per lui con questi 15 preziosissimi palloni catturati nei pressi dei ferri ieri.
Insomma, lo scrimmage o giù di li, della 24^ giornata della Serie A2 si è concluso con un +13 per i romani, mai impensieriti dai sabaudi se non per lo 0-4 iniziale di gara: poca roba.
Adesso tutto sta a vedere come i capitolini andranno ad interpretare la gara di Rieti a Rieti!
“…Con energia ed intensità!”, garantisce il coach Piero Bucchi e se lo dice lui, potete starne certi che così sarà!
Ciao Alberto BUCCI! V nera indimenticata.
By gabmarini