L’ultima volta che il Geas, oggi Allianz, ha vinto la Coppa Italia è stato nel 1973 quando non c’era la divisione tra A1 ed A2. Nel 2015 la formazione di Sesto San Giovanni – il quartiere industriale di Milano per eccellenza- ha vinto anche quella di A2. la Passalacqua Ragusa ha vinto la Coppa di A1 nel 2016. Allianz Geas e Passalacqua Ragusa si contenderanno l’edizione 2019 della Coppa domenica 3 marzo alle ore 18.00 al PalaLupe di San Martino di Lupari. E forse è una sorpresa.
Perchè nelle semifinali hanno eliminato rispettivamente l’Umana Venezia – il Geas – e il Famila Schio – la Passalacqua Ragusa. Di sorpresa certamente si può parlare per le sestesi che invitate a prendere il posto della scomparsa Dike Napoli – e da neopromosse – stanno rinverdendo i fati di quella che è stata una delle società più gloriose della pallacanestro femminile italiane. Due capolavori: nei quarti hanno battuto la Elcos Broni e poi la Reyer Venezia capolista ed accreditata con Schio della finale alla vigilia di queste Final 8.
Un pò meno sorpresa è la finale di Ragusa che è comunque la finalista scudetto dello scorso anno e che è partita quest’anno per ripetere il percorso dell’anno scorso con una squadra costruita per farlo.
Pronti, via, Venezia subito fa sentire tutta la classe delle sue stelle: Steinberga apre la partita con quattro punti, Anderson la segue con la tripla. Dall’altra parte risponde Brunner che ne mette subito cinque per iniziare il match: la squadra lombarda regge bene l’onda d’urto della capolista, che si fa sentire prima con la tripla di Macchi poi con Sanders, suo il gioco da tre punti per il 19-14. Verona mette la tripla del -2 Geas, Gorini di pura voglia i punti di tabella del 21-17 al primo mini-riposo.
Squillo del Geas a inizio secondo parziale con le quattro punti di Loyd e la tripla della 2002 Panzera, a portare avanti la squadra di Zanotti e a costringere Liberalotto al timeout. Di gran personalità la prima metà di Sesto, che anche quando viene spinto sul -6 da Carangelo non s’abbatte, anzi torna prepotentemente in gara con uno 0-10 in cui c’è la firma di Williams (otto punti nel secondo quarto). La prima metà si chiude sul 42-40 su un bel canestro di De Pretto trovata da un perfetto assist di Carangelo.
Al ritorno in campo, Geas rimette di nuovo il naso avanti (44-46), per Venezia Steinberga si fa sentire con cinque punti in fila ma dall’altra parte un gioco da tre punti di fisico di Williams e Nicolodi con l’appoggio pareggiano i conti. Momento importante della partita gli ultimi 3’30” del terzo, in cui le orogranata firmano un 7-0 con Anderson, Macchi e Sanders che consente loro di andare all’ultima frazione sul 58-52.
A inizio ultimo parziale Venezia pare voler dare l’allungo decisivo: gioco da tre punti di Bestagno, tripla di Steinberga, +10. Il Geas si ritrova, dopo il derby dei quarti con Broni, dover impostare un’altra partita di rimonta: due triple di Brunner e Arturi, punti pesanti di Nicolodi facendo a sportellate in area ed è 67-65 a 3’ dal termine. La situazione si scalda ancora di più quando Nicolodi mette il jumper del 67 pari a 2’ dalla fine. L’inerzia è ormai dalla parte del Geas: Williams sorpassa dai liberi a 1’23”, poi serve Loyd con un grande assist per il +3. Dopo un 1/2 ai liberi di Macchi, due liberi per Brunner su fallo di Steinberga in situazione di rimbalzo: l’americana capitalizza il bonus per il 68-72. Dall’altra parte Venezia in blackout sbaglia due volte con Macchi e Steinberga: le venete provano a rientrare con la lettone e una tripla di Anderson ma non riescono a capitalizzare col fallo sistematico, ma è troppo tardi, in finale va il Geas.
Nella prima semifinale delle Final Eight di Coppa Italia A1 “Fila Cup” è un canestro a 7″ dalla fine di Romeo a regalare alla Passalacqua Ragusa la vittoria sul Famila Wuber Schio 70-68 e l’accesso alla finale.
A inizio gara per Schio si rivedono Quigley e Lavender, entrambe in quintetto, fuori Lisec e Gemelos: i primi punti del match sono di Gruda, che dopo aver colpito nel pitturato si ripete da fuori. Rompe il ghiaccio per Ragusa Harmon con quattro punti di pura tecnica. Grande ritmo iniziale dal punto di vista realizzativo, il tasso tecnico e altissimo e si vedono grandi giocate. Quigley in particolare con un paio di split e tiro è elegantissima e porta Schio sul 10-14. Iniziano a vedersi i primi cambi e rotazioni, dalla panchina Battisodo da una spinta importante a Schio con cinque punti di fila, per il 14-19 a fine primo quarto.
Kuster e Hamby firmano un mini-break per portare Ragusa sul -2, risponde bene per Schio Dotto che in penetrazione fa malissimo alla difesa iblea, siglando quattro punti di fila per il 24-28. Dall’altra parte sale in cattedra Romeo che dopo la tripla mette un gran gioco da tre punti per il -1. Da una parte Cinili, dall’altra parte Filippi, le squadre si rispondono a vicenda e sono due liberi di Soli a far concludere il primo tempo in favore di Ragusa, 36-35.
Al rientro dopo la pausa Gruda e Quigley portano subito punti alla causa scledense, con la francese che in transizione realizza “l’and one” del 38-42. L’impressione è che Schio cerchi costantemente la sua lunga e il gioco interno, un gioco che spesso ripaga: è lei a siglare il +6 che costringe Recupido al timeout. Dopo la sospensione la scossa arriva dalla tripla di Romeo e le giocate di pura aggressività di Kuster, per il 6-0 che impatta di nuovo il match. Ma l’ultima parola è di Schio, canestro allo scadere di Battisodo per il 48-50 dopo tre quarti.
Fassina e Quigley riportano Schio a +4 a inizio quarto parziale, ma Ragusa trova risorse importanti prima con Cinili, poi con Romeo, 8-0 per portare le iblee sul 58-54 a 6’ dalla fine. Dopo la sospensione di Vincent è Dotto a salire in cattedra per la formazione detentrice della Coppa, ma complici punti pesanti di Consolini e Romeo è sempre Ragusa a condurre, addirittura +6 entrando negli ultimi 2’. Quigley spara da tre per riaprire il match a 1’10” dal termine, Gruda dalla lunetta fa 2/2 e il finale è da brividi: Harmon a 36.8” trova un’autostrada per il 68-65 Ragusa, ancora Gruda è lesta a catturare un airball da tre di Masciadri e a segnare, col fallo, per il 68 pari a 26.9”. Poi la giocata decisiva di Romeo: Schio rimette velocemente il pallone, ma il tentativo da tre di Quigley dopo un coast-to-coast va a vuoto. Ragusa vola in finale con 22 punti della sua play “Azzurra”, a Schio non bastano 18 e 13 rimbalzi di Gruda.