Siena, 17 febbraio 2019 – Nell’estate del 480 a.C. presso le Termopili si affrontarono l’esercito greco e quello degli invasori persiani. Serse, secondo Erodoto, era al comando di quasi 2 milioni di uomini. Dall’altra parte 300 spartani, insieme a circa 6000 greci, dovevano bloccare il passo al nemico. Lo scontro impari vedrà soccombere Leonida e gli spartiati, consegnandoli però alla gloria eterna.
Oggi a Siena è Paolo Moretti a vestire i panni di Leonida per provare a difendere il vessillo biancoverde.
La squadra toscana si presenta infatti con appena 10 giocatori a referto, di cui 3 under 18. Tantissimo campo anche per Del Debbio e Ceccarelli che fin qui non avevamo praticamente mai giocato. I motivi sono da ricercarsi nei ben noti guai societari (di cui ho parlato qui) che stanno costringendo allo smantellamento.
La partita si gioca in un clima surreale. PalaEstra listato a lutto, e la totalità dei tifosi che alternano fischi per la società a applausi e cori al miele per i giocatori.
Forse nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe auspicato anche solo di assistere a una partita vera.
Troppo divario fra le squadre. Scafati è una squadra troppo superiore, che si presenta a roster completo ed in uscita da 3 belle vittorie.
La partita, invece, contro ogni aspettativa è equilibrata. Molto equilibrata. Troppo.
La Mens Sana dando fondo a tutte le energie gioca alla grande. I ragazzi di casa si battono come leoni.
La squadra, subito andata sotto (5-15), riesce a riprendere il bandolo della matassa e a far disperare tifosi, staff, e giocatori di Scafati.
Si assiste ad una spettacolo incredibile e non auspicabile. Addirittura Siena chiude il 3° quarto avanti di uno. Merito del buzzer beater di Sanguinetti. Prestazione monstre di Lupusor (22 punti), ma è quasi impossibile trovare qualcuno per cui non sperticarsi di lodi stasera.
La partita arriva fino a 3′ dal termine con Siena che ora ci crede davvero.
Però la storia ci dice che c’è sempre un Efialte che fa passare i persiani.
Thomas accetta questo ingrato compito. All’americano bastano 180″ di fuoco in cui fa tutto da solo per ribaltare tutto.
Alla fine il punteggio dice 76-83.
Su Scafati non penso ci sia da aggiungere altro.
Non essere riusciti a ammazzare una partita contro una formazione di 5 giocatori di rotazione (Sanguinetti, Lupusor, Radonjic, Ranuzzi e Cepic), 2 panchinari (Del Debbio e Ceccarelli) e 3 ragazzini (Ricciardelli, Monnecchi e Di domenico) è già di per sé una punizione davvero pesante.
Lino Lardo, in conferenza stampa esprimerà il profondo imbarazzo che si prova a giocare in queste condizioni. Il coach asserisce che la condizione umana vissuta da staff e giocatori biancoverdi ha impedito ai suoi di esprimersi in maniera adeguata.
Il DS Marruganti invece si limita a comunicare che, vista la situazione, né atleti né Paolo Moretti si presteranno ai tifosi.
Probabilmente queste prestazioni non basteranno a salvare alcunché, ma non possiamo non applaudire lo sforzo fatto da questi novelli eroi.
-Constantinos Kavafis