Roma, 12 febbraio 2019 – E’ una giovane guardia di appena 24 anni Silvia Buscaglione, alla sua seconda stagione in maglia Elite. Però Silvia Buscaglione è una di quelle che finora più ha dovuto “tirare la carretta” vista la piaga degli infortuni, assicurando comunque sia un rendimento costante, culminato nella recente prova a San Giovanni Valdarno dove ha disputato una partita eccellente con 14 punti e 6 rimbalzi, segnalando anche un ottimi 2/3 dai 6,75.
Con lei parliamo del momento attuale della squadra e del futuro, tanto di Elite quanto suo personale.
Buongiorno Silvia, è il tuo secondo anno in maglia Elite, ma soprattutto è il tuo esordio in serie A2. Il livello è quello che ti aspettavi?
“Si, è più o meno come me lo aspettavo. Alcune squadre mi hanno sorpreso per la grande organizzazione, sia in campo che fuori, ma comunque nella media è quello che mi attendevo.”
Qual è l’avversaria incontrata finora che più ti ha impressionato?
“La squadra che mi ha colpito di più è stata Campobasso, proprio per il livello di gioco e di organizzazione che dicevo prima. Come singola direi Lana Packovski della Carispezia.”
Silvia, ad inizio anno partivi sulla carta come il primo cambio delle “piccole”, poi l’infortunio di Emanuela ti ha proiettato in quintetto e ti ha costretta a molti minuti in più del previsto. È una situazione difficile da gestire?
“Diciamo che l’infortunio di Emanuela è stata un po’ una doccia fredda per tutte. Personalmente mi sono ritrovata a stare di più in campo e quindi ad avere molte più responsabilità. Ovviamente all’inizio non è stato facilissimo, ma in fin dei conti si tratta pur sempre di giocare allo sport che mi piace. Sicuramente ora con il suo rientro sarà per tutti più facile.”
A livello di squadra il momento è difficile Silvia. Quando ne parlate tra di voi cosa vi dite?
“Il periodo è ovviamente periodo complicato. Però restiamo motivate a uscirne e convinte che abbiamo le possibilità per farlo. Per ora pensiamo a una partita alla volta cercando di prendere più punti possibili per evitare di entrare nei playout: il girone di ritorno è ancora lungo.”
Con il cambio di allenatore Silvia che mutamenti hai notato, in allenamento come in partita?
“Con Maurizio Pasquinelli i cambiamenti sono stati tanti, dal punto di vista sia tecnico che emotivo. Il maggiore è stato sicuramente l’aumento di intensità negli allenamenti, intensità che cerchiamo poi di applicare in partita. Il suo arrivo ha ridato fiducia a tutto il roster, anche perché sono aumentate le rotazioni.”
Sei a un passo dalla laurea Silvia, in una materia molto impegnativa. Ce ne vuoi parlare brevemente? E come vedi il tuo futuro dopo il basket giocato?
“È vero, sono abbastanza vicina a questo traguardo così importante. Ho scelto una materia davvero impegnativa e attualmente sto passando un periodo molto intenso da questo punto di vista. La passione per il basket è comunque tale che mi è impossibile abbandonarlo, continuo a dedicarmici sempre al massimo e anche nel futuro prossimo spero di continuare a conciliare la professione con il ruolo di giocatrice. In seguito potrebbe essere interessante applicare i miei studi anche all’interno dello sport e del basket in particolare.”