Il big match del PalaMaggiò catalizza le attenzioni dell’ultima domenica di gennaio. Tutti a vuoto i primi possessi, tre minuti di stallo, al sesto tentativo Palestrina la sblocca con Ochoa e da lì si vede un altro ritmo. Hassan firma la tripla che invece Rossi continua a cercare, le azioni sono spesso sporcate dalle ottime difese. Una circolazione veloce libera Ochoa dopo la prepotente stoppata di Morici, 3-4 dopo sei minuti. Anche Dip cerca gloria dalla media ma deve fermare irregolarmente un lanciatissimo Ochoa riproponendo un pareggio finora giusto. Retine stregate ma dall’arco Rinaldi mette la seconda di squadra, il termine offensivo degli ospiti resta il capitano che conclude un gioco da tre punti: 8-8. Ciribeni si prende il canestro di fisico, Carrizo azzarda un tiro in transizione e tutto da rifare, ma lo specialista Petrucci riporta avanti Caserta di tre lunghezze. Nell’ultimo minuto altra gita in lunetta per Ochoa e il rientrante Rizzitiello sfrutta il mis-match che per un attimo vale il +1 esterno rinforzato sulla sirena dalla bomba di Rossi del 15-17.
Caldo dopo un mese di assenza Rizzitiello, Oldoini chiede la sospensione e Ponticiello manda in campo Beretta che realizza subito. Se Ciribeni sembra immarcabile in penetrazione c’è un Morici che prova a emularlo e lo costringe al secondo fallo, Caserta rosicchia qualcosa (21-24) e la panchina arancio verde ci parla su. Con i due lunghi ospiti contemporaneamente i bianconeri tengono con la difesa a uomo e vanno a sprecare a cronometro fermo con Bottioni. Gli anelli però regalano fortune alterne dalla distanza e Petrucci la impatta, Morici e Carrizo non si intimoriscono e catturano due possessi d’oro: 24-28. Si moltiplicano i fischi in questa fase, il bonus è una mano in più per i locali sospinti da un Morici utilissimo in ambedue le metà campo ritrovando d’incanto il +8. Il vantaggio in doppia cifra galvanizza squadra e tifosi, ma in un attimo Hassan placa i bollori con una tripla in quasi completa solitudine. Sfortunatissimo Rossi sia al tiro che nel ricadere male sul piede, ma ci pensa Carrizo a inventare per il taglio di Rizzitiello che segna in layup rovesciato. Un pasticcio sulla rimessa finale offre la ghiotta chance ad Hassan di rendere il passivo accettabile: 33-37.
Morici ricomincia con un appoggio al vetro e l’addizionale per il contatto, Sergio coi primi pesantissimi punti. Rossi fallisce da lontano ma non sul jumper seguente, Palestrina resta con sei punti da difendere e con una forza mentale notevole. Sul rientro dei padroni di casa ci pensa Rizzitiello ad arrestarsi e punire da tre per due volte, lasciando tutto immutato. Metà frazione e duello serrato ed equilibrato, non mancano gli errori in un match che resta bassissimo nel punteggio, ma non sbaglia Petrucci che scrive il -1. Al sorpasso di Rinaldi risponde senza paura Carrizo (49-51), sicuramente però l’inerzia si sta spostando e con la prepotenza fisica dei suoi esterni Caserta si va a guadagnare un vantaggio anche di cinque lunghezze. Resta principalmente Ochoa l’ancora di salvezza e stavolta è lui a anticipare la sirena chiudendo il terzo quarto sul 58-55.
Ochoa fenomenale in ogni zona, chirurgico anche dai 6.75 e Palestrina è di nuovo pari. Botta e risposta che infiamma tutti, Rischia e Hassan procedono in questo senso, Morici diventa padrone del pitturato: 62-64. Anche i tecnici devono sfiancarsi nel ruotare i propri elementi, tra situazione falli e condizioni fisiche non facili, Dip ne aggiunge intanto tre. Ma gli arancio verdi replicano con cinque punti di importanza capitale, superando il minuto 34: il timeout di Oldoini rispecchia le paure della capolista sull’improvviso break che porta gli ospiti sul 65-71. Anche in questo caso la fuga è respinta, si prende tiri notevoli Hassan e nel giro di un minuto e mezzo l’ennesima parità consiglia a Ponticiello di usare a sua volta il minuto tecnico. Caserta riesce a tenere due punti di distanza, ma Sergio commette il quinto fallo e deve rientrare Dip. Errori in abbondanza, la tensione si fa sentire anche per i più esperti ma a 90 secondi dalla fine Ochoa ha ancora la forza di centrare il 76-76. La partita sembra decidersi quando il tiro di Dip è aiutato dalla sorte nell’infilarsi nella retina dopo un pazzesco giro sull’anello, mentre situazione analoga con risultato opposto sull’azione seguente di Palestrina che l’avrebbe riportata avanti. Tuttavia a 20 secondi dalla conclusione la palla è ancora in mano arancio verde, fallo sistematico e Rischia rimanda tutto in perfetto equilibrio. Oldoini disegna lo schema ma la partita va decisa al supplementare.
Altalena di emozioni infinita, prodezze di Hassan e Rossi, Palestrina in vantaggio 81-83 ma ribaltata da due penetrazioni . Carrizo accorcia ma Ciribeni subisce un fallo e non trema in lunetta. Sull’iniziativa di Rizzitiello gli arbitri vedono una linea calpestata e il possesso bianconero rischia di mettere la parola fine: Hassan colpisce il primo ferro e Rossi corre a prendersi il viaggio in lunetta della speranza. A 33” dalla fine siamo 88-87, tocca a Ciribeni che perde la maniglia e consegna una possibilità insperata agli ospiti. Carrizo è pressato e la palla non va dentro per questione di centimetri, permettendo a Caserta di esultare 88-87 al termine di una sfida da vera alta classifica.