Trento, 26 gennaio 2019 – Poco più di 24 ore alla sfida tra Dolomiti Energia Trentino-Acqua S.Bernardo Cantù, in campo domani alle ore 12:00 alla BLM Group Arena di Trento per il 2° turno del girone di ritorno del campionato di Serie A 2018-19. Il team allenato da coach Evgeny Pashutin è consapevole di dover disputare una grande gara per vincere in trasferta ma c’è un giocatore che quando vede Trento, respira aria di casa, e non solo lui.
L’Aquila Basket Trento infatti è un’avversaria speciale sia per Tony Mitchell che per il vice-coach Nicola Brienza. Mentre il primo ha dei forti ricordi legati alla splendida stagione in bianconero nel 2014-’15, in cui l’ala americana vinse il premio di MVP al termine del campionato, il secondo ritrova invece quell’avversaria che nel dicembre del 2015 sconfisse alla sua prima partita di sempre in Serie A da head coach.
Le cifre per partita di Tony Mitchell con la maglia di Trento nel 2014-15, stagione che chiuse venendo premiato come MVP del campionato: 20,1 punti, 5,6 rimbalzi, 2,8 assist, 1,5 recuperi e pure una schiacciata e mezzo di media. I numeri raccontano perché Trento quell’anno, da matricola nella massima serie, arrivò ai playoff scudetto da quarta classificata (19 vittorie e 11 sconfitte, la miglior stagione regolare di sempre per i bianconeri), ma T-Mitch è rimasto impresso nella memoria dei tifosi soprattutto per il suo atletismo sconfinato e il suo sregolato ed elettrizzante talento offensivo. Tiri da distanza siderale, voli al ferro impressionanti, un concentrato di potenza e imprevedibile istinto capace di tenere in scacco qualsiasi difesa. Quella di domani sarà la prima da “ex” al palazzetto di via Fersina.
Nicola Brienza, appunto, che oggi ricopre in biancoblù il ruolo di assistente allenatore di coach Evgeny Pashutin, collezionò proprio contro Trento la sua prima vittoria da capo allenatore. Era il 20 dicembre del 2015 e si giocava nello storico “Pianella” di Cucciago, stagione 2015-’16. Brienza ricoprì quel ruolo per una manciata di giorni, prima di lasciare le redini della squadra al russo Sergey Bazarevich.
A Trento il tecnico canturino ritroverà ben cinque protagonisti che, così come domani, erano presenti in campo quel 20 dicembre: coach Maurizio Buscaglia, Toto Forray, Davide Pascolo, Luca Lechthaler e Diego Flaccadori, all’epoca 19enne. Ecco le sue parole a presentare il match:
«Veniamo sicuramente da un bel momento, al di là delle ultime vittorie. Abbiamo vinto tre delle ultime quattro partite andando peraltro molto vicini a vincere anche la gara con Sassari, giocandocela con loro alla pari nonostante l’assenza di Ike Udanoh. La squadra è concentrata e, soprattutto, ha ritrovato fiducia, cosa molto importante. Da qui alla pausa abbiamo tre partite non semplici ma che, se affrontate e giocate in maniera corretta, ci possono dare la possibilità di sistemare ulteriormente la classifica, così da trovare un po’ di tranquillità. Detto ciò, Trento è una squadra eccellente che, ancor prima dell’aspetto tecnico, può contare su una struttura societaria molto solida. Una società forte che nei momenti di difficoltà ha sempre dimostrato di uscirne bene, come ad inizio stagione».
Altre curiosità?
Domani Dustin Hogue potrebbe diventare il miglior rimbalzista di Trento in Serie A: al lungo statunitense (625 rimbalzi in 93 partite di massima serie con l’Aquila) mancano appena quattro carambole catturate per raggiungere Dominique Sutton (629 in 104 presenze) in testa a questa speciale classifica. A livello assoluto con la maglia di Trento fra Serie A, EuroCup e coppe nazionali, Dom ha un margine ancora abbastanza ampio: dietro ai suoi 844 rimbalzi in rincorsa ci sono Dustin (731) e Beto Gomes (686).