Ci eravamo lasciati due giorni fa con la certezza che questa trasferta a Trieste non fosse affatto facile per i Campioni d’Italia e con il dubbio di quali rotazioni e minutaggi avrebbe fatto coach Pianigiani.
Mi pare di poter dire che la certezza si sia rivelata tale perché la neopromossa ben guidata in panca da Dalmasson ha fatto sudare le classiche sette camicie alla corazzata biancorossa: nonostante una partenza molto lenta in cui Milano sembrava poter controllare facilmente ritmo e punteggio, l’Alma si svegliava di colpo ed assestava un parzialone che le ha permesso di vincere 22-13 il secondo quarto e di andare all’intervallo sostanzialmente in parità.
Equilibrio che regnava anche nel terzo quarto seppur con i giuliani in lieve vantaggio, portato anche nel quarto finale quando a 5 minuti Trieste era ancora in vantaggio di 3 punti. Ma quando tutti pensavano che la stanchezza milanese (4 partite in 7 giorni) potesse essere la causa per un crollo biancorosso ecco che il cuore e il talento della capolista veniva fuori prepotentemente.
Con due triple assassine di Bertans e Jerrells sommate a 3-4 stop difensivi di livello con Gudaitis a fare da stopper ecco che inerzia e punteggio venivano ribaltate in un batter d’occhio. Con questa vittoria Milano continua la sua marcia solitaria in vetta e, dopo un paio di giorni di meritato riposo, si ritufferà in Eurolega con la trasferta nei Paesi Baschi.
Dicevamo però di rotazioni e minutaggi, argomento di stretta attualità specie quest’anno; al PalaRubini, come fa sempre in LBA, Pianigiani ha allargato e allungato le rotazioni dando spazio a chi in Eurolega non gioca mai. Minutaggi praticamente equidivisi tra tutti, con un minimo di 15 (Burns escluso, ma ci torniamo più avanti) e un massimo di 25 a Bertans.
Bene la rinuncia integrale a Micov che ha bisogno di recuperare, meno bene i 22 minuti (troppi) di uno svogliatissimo James e soprattutto i soli 7 dati a Burns: posto che non ha entusiasmato in questi sette minuti, ma se non sta in campo nemmeno in queste serate inizio a chiedermi quale sia il problema, visto che 12 mesi fa a Cantù era uno dei migliori giocatori del campionato.
Tra l’altro blocco italiano male nel complesso: Della Valle scentrato e arruffone, Fontecchio era partito bene ma poi la timidezza e la sua poca personalità han preso il sopravvento ed è un peccato perché ha doti difficilmente riscontrabili nei giocatori italiani, atletismo in primis; ma si deve dare una svegliata perché non è più l’implume 17enne degli esordi in maglia Virtus. Alla sua età al di la’ del Mar Adriatico si è considerati quasi vecchi….
Detto di James, della sua svogliatezza legata alla stanchezza , parliamo invece di chi è stato MVP di questa partita e cioè Jerrells. Premio vinto in assenza James, che strano vero? Che i due siano incompatibili ormai penso sia noto a tutti, almeno per certi livelli e per certe situazioni (cioè quelle che scottano). Sarà fondamentale nei prossimi mesi avere un Jerrells in forma perché con Nedovic fuori forma e con James stanco il suo apporto diventa imprescindibile.
Cinciarini invece come spesso gli accade in questo periodo è stato uno dei migliori: lucido in attacco, ha servito due palloni da highlights a Gudaitis , ha dettato i ritmi ed ha pure segnato. Ecco, il classico capitano che da l’esempio.
Poi, solita prova sostanziosa del lituano grosso nonostante una falsa partenza nel primo quarto, solita prova incongruente rispetto alle scorse partite e rispetto al suo talento del lituano biondo. Alle volte penso che razza di upgrade potrebbe fare l’Olimpia innestando il capitano della nazionale al posto di Kuzminskas, e lo penso quando l’ex Malaga gioca così….Ma avremo tempo e modo nei prossimi mesi di parlarne.
Bene invece il redivivo Bertans, un altro che non si sa mai quanto giochi. Alle volte pochissimi minuti, altre risulta il più utilizzato. Se c’è della logica, non la capisco. E veniamo ad Omic, anche per lui soli 15 minuti in campo (io gliene avrei concessi di più), dove con quel fisico potrebbe farsi più sentire. Invece pare in balia dell’avversario oppure sembra sempre attento a non forzare mai un tiro e a giocare di squadra. Avrà tempo e modo di rifarsi, rimane il consiglio di guardare il canestro ogni tanto…..
Ora Milano si rituffa in Eurolega cercando il colpaccio a Vitoria contro il Baskonia: avversaria e campo non facili ma bisogna riprendere la corsa in classifica interrotta qualche settimana fa perché tornare con un altra sconfitta sancirebbe in maniera sostanziale l’abbandono delle velleità di playoff.
Cristiano Garbin
@garbo75