Frosinone, 12 gennaio 2019 – “Vedete com’è il basket!?!?”, era la frase amata dal più grande, nonchè storico, primo telecronista in RAI in Italia, al secolo Aldo Giordani quando doveva raccontare ai telespettatori delle clamorose situazioni in campo che smentivano o rovesciavano clamorosamente i pronostici della vigilia o l’andamento di una singola gara, in cui magari la squadra decisamente più forte doveva cedere il passo all’avversaria più debole.
Ed è proprio questa frase che desidero usare per iniziare questo articolo che descrive oggi la quinta sconfitta stagionale della Virtus Roma in missione, la quarta lontano dal PalaLottomatica, ma probabilmente ad oggi la più clamorosa perchè subita sul campo dell’ultima in classifica, la BPC Virtus Cassino, che la batte per 92-86 e senza che ci sia qualcosa da ridire a riguardo, una squadra Cassino che ad oggi aveva vinto solo una partita nelle 15 gare già disputate, sempre in casa a Frosinone vs Treviglio.
Decisamente la più brutta Virtus Roma in missione della stagione inizia così male, molto male il girone di ritorno e mette una vistosa “L” nel set di partite che la vede impegnata da quì sino al 31 gennaio ancora 4 volte tra PalaLottomatica e Lazio, intendasi per Lazio il derby del 31 gennaio in quel di Ferentino vs la Leonis Roma e contando ovviamente la vittoria di domenica scorsa in casa vs Legnano più la sconfitta di oggi di Cassino.
Eppure la Virtus Roma in missione aveva avuto dei segnali evidenti durante il match che oggi sarebbe stato il caso di metterci la stessa anima, cuore e grinta vista a Latina, Voghera e Capo D’Orlando (solo per citare le più belle imprese esterne ad oggi della stagione), per portare a casa una vittoria scritta per molti sulla carta ma che poi il campo avrebbe dovuto certificare al quarto suono della sirena. Invece oggi la Virtus Roma in missione, nonostante avesse raddrizzato nel corso dei primi 20′ di gioco una situazione iniziale negativa chiudendo in vantaggio il secondo quarto sul 33-38, reagendo bene ad un parziale nel primo periodo da 18-10 al 6′ frutto della verve di Luca Castelluccia in versione Ray Allen (alla fine 5/6 dalla lunga per lui, 18 p.ti finali), nonchè l’entusiasmo ed il peso specifico a rimbalzo del neo-arrivato Mike Hall (20 p.ti e 15 rimbalzi alla fine, che scossa all’esordio!), nella seconda e decisiva parte della gara perdeva lentamente confidenza con il match possesso dopo possesso, apparendo lenta, macchinosa, quasi intimorita, lasciando sul campo ben 59 punti a Cassino la quale non si è fatta certo pregare per portare a casa una vittoria che forse vale tutta la sua stagione.
Una sconfitta molto pesante perchè inoltre la BPC di Luca Vettese mette a referto anche un ottimo Dalton Pepper (25 p.ti, 6 rimbalzi e, attenzione, ben 9 assist!), che nel terzo periodo, allorchè la Virtus Roma in missione provasse come da logica e da copione a tentare la fuga, da solo siglava il parziale da 6-0 che riagganciava e superava di slancio i ragazzi di Piero Bucchi, avanti al 28′ sul 51-56 e trovatasi un minuto dopo sul 57-58! Da lì iniziava un’altra gara, la solita, vecchia gara in cui come spesso accade la squadra sfavorita, che tra l’altro gioca in casa, centuplica le proprie forze e quella favorita inizia ad avere la sensazione che qualcosa non stia andando per come dovrebbe, iniziando lentamente a perdersi nelle sue contraddizioni di cui parleremo dopo ma soprattutto perdendo la propria lucidità.
Chiuso il terzo parziale sul 59-58 per Cassino, la Virtus Roma in missione comunque aveva un sussulto d’orgoglio da vera capolista ad inizio dell’ultimo periodo e, grazie ad un Tommy Baldasso questa sera decisamente sotto il suo standard abituale (6 p.ti ed 1 solo assist), rimetteva la testa avanti con una tripla delle sue sul 65-69 al 34′, dopo aver subito nel mentre anche 5 p.ti dall’insospettabile Fabrizio De Ninno ed aver sciupato anche un altro +5 by tripla di Amar Alibegovic (61-66 al 32′). Dal 65-69 iniziava il calvario dell’Urbe che subiva prima un gioco da tre punti da parte di un altro insospettabile, Francesco Paolin e dopo una serie di ceffoni in pieno viso da Mike Hall, Dalton Pepper, ancora Francesco Paolin ed infine una tripla di Mike Hall per un parziale da 11-0 che dunque, al 37′ di gioco, segnava sul tabellone luminoso del Palazzetto dello sport di Frosinone un eloquente 77-69 per i ciociari, ebbri di gioia.
A testimoniare inoltre le evidenti difficoltà dei romani di accellerare in attacco (follia sperarlo…), evitando sempre di attaccare solo a difesa schierata o magari di difendere meglio (neanche a parlarne), se non addirittura di girare l’inerzia ormai perduta del match, Piero Bucchi aveva logicamente già chiamato time-out sul 72-69, sperando di togliere il comando delle operazioni ai ciociari e scuotere i suoi, ripetendo la stessa sequenza temporale della gara del primo periodo: sul 18-10 al 6′, altro time-out da parte sua e parziale Virtus Roma da 0-14 che chiudeva in vantaggio il periodo sul 18-24! Niente da fare, sebbene un Aristide Landi ritornato ai suoi livelli di fatturato (16 p.ti e 6 rimbalzi), mettesse dentro una tripla del 77-72 rompendo il nefasto parziale, accadeva poco dopo una situazione che fotografava tutta la partita: due, tre se non quattro tiri di Sims prima e di Sandri dopo sotto il canestro avversario che non vedevano la retina sul 77-74 e Dalton Pepper che invece, con spazio, metteva dentro la tripla dell’80-74.
Come se non bastasse, subito dopo Daniele Sandri (due belle triple per lui all’inizio, il resto nulla in 23′ di gioco…), tirava un orribile 0/2 dalla lunetta e sempre Super Dalton Pepper schiacciava….Sul secondo ferro un pallone da depositare e basta nel cotone romano, dinanzi ad una difesa romana apertasi come il Mar Rosso al cospetto di Mosè!?!? E quando anche Aristide Landi faceva 0/2 dalla lunetta, lui che ad oggi viaggiava con il 95% dai liberi (41/43), allora il segnale di resa era definitivo, nonostante Piero Bucchi provasse sino alla fine a riprenderla, disperatamente.
Null’altro da aggiungere sulla partita, se non che Cassino abbia veramente dato scacco matto alla Regina, probabilmente una Regina presuntuosa ed accortasi che forse sarebbe stato meglio usare maggiore attenzione dal perimetro (rossoblu con il 46%…), sotto le plance (41-30), e che deve ripercorre quei 100 km. della Roma-Napoli al contrario rimurginando magari sui 24 assist serviti dai padroni di casa vs i 14 dell’Urbe ed un globale di valutazione che non ammette repliche: 115-78.
Forse adesso sembrerà banale scrivere a favore della Virtus Roma in missione “resettare e ripartire”, magari anche con il cuore meno pesante grazie alla Novipiù Casale Monferrato che ha violato stasera il PalaBianchini di Latina per 86-99. Ma non sarei intellettualmente onesto se mi limitassi a scrivere questo. Giah perchè sebbene poco credo si possa dire sulla coppia dei dioscuri Virtus Roma, questa sera Nic Moore in doppia doppia per la prima volta in stagione (24 p.ti e 10 assist), ed Henry Sims da 22 p.ti, 8 rimbalzi e 3 stoppate, quest’ultimo ha ben fatto ma non ha brillato. “Come…”, direte voi? “…Cosa si può chiedere di più da Sims…?”. Una sola cosa a riguardo.
Partendo dal presupposto che in attacco sia difficile che Henry Sims possa sempre fare 30 punti a gara come credo sia anche evidente che sia il giocatore che più di tutti porti su di sè questo buon campionato della Virtus Roma in missione ma a rimbalzo, perchè non sottolineare che quando il centro di Baltimora incontra gente di pari stazza lascia sul terreno molte palle a loro vicino ai ferri? Riguardare, per cortesia, le gare del girone d’andata e scoprirete come Terrence Roderick, Abdel Fall, Rei Pullazi, Mike Hall questa sera o Shaquille Goodwin siano andati anche come lui se non meglio di lui. Forse Henry Sims sottovaluta i suoi avversari dall’alto della sua strapotenza fisica ed anche tecnica? Serve maggiore “cura”? Personalmente credo di sì. Questione posta, lieto di essere poi smentito dai fatti.
Ma le vere dolenti note di questa Virtus Roma in missione vengono dal blocco tricolore, inutile girarci attorno. Aldilà delle tante triple aperte e sbagliate di oggi, troppo incostante nel rendimento il gruppo dei ragazzi italiani ma soprattutto, dal match perso in casa vs Rieti non riesce più a dare quella sensazione di sicurezza vista sino alla fine di novembre, specialmente fuori casa. Siena, Scafati ed oggi Cassino, tre sconfitte evitabili in cui il fattore “testa”, fattore straordinariamente vincente in passato, sembra essersi dissolto e con esso anche la convinzione, quella sana faccia tosta che aveva permesso nel girone di andata di violare campi a dir poco difficili. Non punto l’indice su nessuno, al momento, ma attenzione a sottovalutare (forse anche come accaduto questa sera), ogni avversario: siamo nel girone di ritorno e come volevasi dimostrare anche oggi a Frosinone, tutte le avversarie della Virtus Roma in missione vorranno batterla, per se ma soprattutto per i loro obiettivi forse anche con maggiore determinazione e decisione rispetto al girone d’andata. Chi di dovere dunque si dia una svegliata: arriva tra 3 giorni Latina, poi Bergamo e dopo Biella al PalaLottomatica e non si possono più lasciare punti per strada, se si sogna di toccare il cielo con un dito la sera del 29 aprile 2019.
Per la BPC Virtus Cassino solo, tanti, tantissimi applausi e la speranza che questa squadra-simpatia possa realmente salvarsi dalla retrocessione, sfruttando l’abbrivio di questa fantastica e storica vittoria.
Sala stampa
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BPC Virtus Cassino – Virtus Roma 92-86
Parziali: 18-24; 15-14; 26-20; 33-28
Progressione: 18-24; 33-38; 59-58; 92-86
MVP: Facile, Mike Hall che sostituisce Antino Jackson, rimedia 15 rimbalzi e mette dentro punti pesanti. Ma Dalton Pepper lo segue
WVP: Marco Santiangeli. Ok, rientra dopo due settimane di fermo ma, eccezione fatta per il derby vinto il 23 ottobre scorso, qualcuno mi segnala una gara degna di questo nome dell’ex-Scafati?
Fabrizio Noto/FRED