La prima uscita del 2019 coincide con lo stop alla serie di tredici successi consecutivi per La Molisana Magnolia Campobasso. Le rossoblù, leader del girone Sud dell’A2 femminile, devono cedere a quella che è la serie dell’Umbertide (formazione imbattuta nel proprio catino) al termine di una serata in cui dopo un susseguirsi di sorpassi e controsorpassi le campobassane finiscono con l’arenarsi sul finale, quando finiscono con il mancare le triple del possibile overtime (sarebbe stato il secondo consecutivo). Così, nella calza della Befana delle rossoblù, finisce per esserci qualche dolcetto in meno, ma nessun tipo di carbone per una squadra al vertice della graduatoria e capace di un avvio da primato che ha portato con sé il titolo d’inverno e la qualificazione con tre turni d’anticipo alla Final Eight di Coppa Italia che sarà ospitata sul parquet del PalaVazzieri dal 22 al 24 marzo. AVVIO SPERANZOSO L’avvio di contesa fa ben sperare il gruppo rossoblù, sul parquet con la maglia da trasferta granata, ma Umbertide rientra e con le triple (Paolocci e Prosperi) ed il canestro sulla sirena di Albanese che spengono le velleità rossoblù materializzate nelle iniziative di Marangoni e Bove. BREAK CIAVARELLA Nel secondo periodo, intorno a Ciavarella, Campobasso prova a mettere in più di una circostanza la testa avanti prendendo anche due possessi di vantaggio sul 21-27. Alle magnolie, però, finisce per mancare il killer instinct per spaccare la contesa perché le umbre, con canestri a fil di sirena e prosperi rientra sino al -2 dell’intervallo lungo. PERIODO ONDIVAGO Sorpassate nuovamente dalle proprie antagoniste in avvio di terzo quarto, le magnolie con un break in transizione firmato Marangoni e Ciavarella siglano un 6-0 che vale il 37-40, prologo però ad un nuovo forcing delle umbre che, tra triple, canestri sulla sirena e giochi da tre punti, mettono insieme un controbreak di 9-2, andando sul 46-42, bloccato da un canestro di Porcu. FINALE AMARO La tripla di Ciavarella pare aprire nuovi scenari nell’ultimo periodo, ma i continui tentativi di strappo delle magnolie vengono suturati da ulteriori canestri sulla sirena dell’Umbertide (tripla di Paolocci). Poi Prosperi e Pompei, dai liberi, per il quintetto ospitante chiudono la contesa, anche perché le campobassane (prima con Ciavarella e poi con Marangoni) falliscono la tripla del possibile supplementare. GIALLO SALUTARE Nella disamina del ko rimediato il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli discetta, senza mezzi termini, di una sconfitta dal carattere ‘costitutivo’. «Per noi questa può essere una battuta d’arresto salutare – spiega – perché, in quest’ultimo periodo, erano emerse delle distrazioni su cui dover lavorare che, prima o poi, ci sarebbero potuto costare care. Purtroppo, ancora una volta, non siamo riusciti a cavalcare un’inerzia favorevole, che è un po’ un difetto di fabbrica di questa stagione. Tra l’altro, una volta in più, ci siamo trovati, con un margine da gestire, ad intestardirci in soluzioni al di fuori delle nostre caratteristiche. Avremo così l’opportunità di capire di dover andare avanti con quello che è stato il percorso che abbiamo costruito da quest’estate. Umbertide, nel complesso, ha meritato questo referto rosa. Ora ripartiamo da questo match per analizzare le situazioni da migliorare, nell’immediato ed in prospettiva, e cercare di riprendere il nostro cammino». ORVIETO ALL’ORIZZONTE Per il quintetto campobassano, ora, al giro di boa ci sarà un’altra avversaria umbra: sabato le magnolie ospiteranno al PalaVazzieri l’Azzurra Orvieto. Il pubblico di fedelissimi rossoblù è pronto a stringere con un abbraccio ancora più forte le proprie beniamine per caricarle al massimo in prospettiva di un immediato riscatto.
Il derby di A2 di basket femminile che a Roma non si vedeva da anni a questi livelli, l’ha vinto la squadra padrona di casa: Gruppo Stanchi Athena-Integris Elite Basket 66 a 60. Ma è servito un tempo supplementare per dirimere la questione che le due formazioni romane hanno portato avanti con la determinazione e grinta necessaria a giocare un derby così importante per la classifica del girone Sud.
Una partita bellissima, corretta come pochi altri derby lo sono stati in generale in qualunque sport e nel quale la differenza per le padrone di casa l’hanno fatta le giocatrici che fino ad ora avevano giocato di meno e quindi reso di meno. Giulia Grimaldi in serata di grazia (20 punti) fino a che le gambe le hanno retto, Gaia Raveggi superlativa, precisa e punto di riferimento sui due lati del campo, Elena Russo playmaker metronomo e decisiva nel finale, Laura Gelfusa pivot di esperienza he non ha fatto una piega di fronte alla gioventù ed all’esuberanza delle sue avversarie; Marta Verrecchia in crescita esponenziale, che è esplosa in tutta la sua velocità e potenza.
Elitè ha risposto con quello che aveva perché alcuni infortuni l’hanno messa in emergenza ma ha giocato una partita molto importante con la Masic e la Crhrysanthodou oltre che qualche sprazzo di Grattarola e con la sua organizzazione di gioco molto puntuale. Quando sembrava che Athena avesse vinto – punteggio sempre in equilibrio tranne uno strappo di Athena per un più 10 con recupero di Elìte – a 5” dal termine Introna dall’angolo ha messo una tripla bellissima, 56 a 56 che ha mandato le squadre al supplementare. Qui Elisa Volponi – che già stava giocando una partita di grande concretezza, forza ma anche fantasia come il suo talento le può permettere – ha guidato la squadra al successo con l’aiuto delle triple di Russo, Raveggi ed Gelfusa.
I complimenti vanno ad Elìte che si è arresa solo a 8″ secondi dal termine dell’overtime. Perché la partita è stata in equilibrio sin dalla palla a due anche se nel punteggio ha guidato Athena. I piccoli parziali messi in piedi dalla squadra di casa sono stati puntualmente rintuzzati nel primo e secondo quarto dalle ospiti anche perché tra le fila della squadra di coach Goccia, si è fermata dopo nemmeno 9 minuti di gioco il capitano, Giulia Bernardini, per un problema al ginocchio. Un problema non da poco dal punto di vista tattico, tecnico ed emotivo. La squadra però ha risposto e nel terzo quarto, Grimaldi ha fatto il vuoto con 11 punti creando il primo vero break della gara, 45 a 35, che Elìte ha recuperato con la classe e la genialità della mancina serba Mia Masic.
Quando anche Giulia Grimaldi si è fermata per crampi la situazione per Athena sembrava difficile ed infatti Elìte ha proseguito nella sua rimonta. Coronata a 5″ dal termine,56 a 53″ da una tripla di Natalia Introna dall’angolo destro della difesa Athena, 56 pari sulla sirena e supplementare. Giocato con le forze residue perchè Eliè si è presentata in dieci a causa di una serie di infortuni pregressi che ne hanno limitato al minimo le rotazioni ed Athena – che gli infortuni seri li ha subìti in partita – aveva sulle spalle una settimana di febbri varie, mal di gola debilitanti e placche assortite. Eppure anche questi 5 minuti le due squadre li hanno resi bellissimi, intensi, incerti. Almeno fino a quando due triple (entrambe di tabella ma un certo Tim Duncan ha costruito una super carriera su “amico tabellone) di Russo e Raveggi hanno fatto 63 a 58 e dopo il canestro di Crhrysanthodou per il 63 a 60, Gelfusa ha messo uno dei suoi colpi preferiti d’esperienza al centro del pitturato ospite 65 a 60 con 50″ secondi da giocare. Lo 0 su 2 dalla lunetta di Introna a 15” sono stati il segnale di resa di Elìte e l’inizio di un grande applauso del Pala Donati per la squadra vincitrice certamente, ma anche alle avversarie che hanno contribuito ad una bella partita.
Marta Verrecchia :”E’ una partita che sentivamo dall’inizio della stagione, ci tenevamo tanto sia noi che loro. Siamo arrivate cariche e gli infortuni in corsa prima di Giulia Bernardini e poi di Giulia Grimaldi ci hanno caricato ancora di più. E quando noi nelle difficoltà ci compattiamo non ce ne è per nessuno. Io sono molto contenta della mia prestazione perché so di essere stata utile alla squadra ed ho tirato fuori quello che fino ad oggi non ero riuscita a tirar fuori”
Francesco Goccia coach Athena “Complimenti alle nostre avversarie, hanno giocato una grande partita. Contento per le nostre ragazze perché vincere dopo le feste non è mai facile, perché vincere un derby contro una squadra forte come Elìte è difficile. Abbiamo giocato bene, abbiamo giocato di cuore ma anche con molta testa: c’è stata continuità nella ricerca dell’esecuzione dei nostri giochi ed ottime scelte quando abbiamo giocato uno contro uno“.
Massimo Prosperi coach di Elìte :”Probabilmente abbiamo pagato la panchina corta, avevamo praticamente un solo rimpiazzo per le lunghe e uno per le piccole, anche se chi è entrato dalla panchina ha fatto comunque una grande prestazione. Abbiamo giocato col cuore e alla fine c’è un po’ di rammarico perché probabilmente gli arbitri, che hanno fatto per il resto una bellissima partita, si sono un po’ distratti nel momento decisivo concedendo ad Athena un canestro arrivato a tempo scaduto, e per le due triple di tabella sul filo dei 24 secondi. Faccio i complimenti alle nostre avversarie, ma voglio dire bravissime alle mie giocatrici, che ce l’hanno messa tutta non solo oggi ma da quando siamo rientrati dalle ferie natalizie allenandoci due volte al giorno in 6-7. Siamo orgogliosi di aver giocato la nostra partita, continuando così i risultati torneranno a sorriderci a cominciare da domenica prossima con Civitanova, una partita che dobbiamo assolutamente portare a casa con o senza infortunate”.