Quarto successo consecutivo per la Dolomiti Energia Trento, che supera a domicilio la Segafredo Bologna, arrivata alla partita veramente decimata dagli infortuni: fuori Aradori, Martin e Qvale. Gli uomini di Buscaglia sfruttano un avvio di partita razzente, dove la Virtus viene travolta da un parziale iniziale di 12-0 che sembra poter chiudere con largo anticipo l’incontro, tanta è la differenza di energia e concentrazione tra le due squadre. 20-9 Dolomiti Energia a fine primo quarto. 41-26 all’intervallo, con massimo vantaggio toccato sul +20.
Al rientro, però, è la zona di Sacripanti che inceppa l’attacco dei padroni di casa e, insieme alle triple di uno scatenato Kevin Punter, fa rientrare in partita Bologna, che pareggia più volte, ma non riesce mai a superare, di fatto restando sotto per tutta la durata dell’incontro. Nel finale punto a punto (63 pari a due minuti e mezzo dal termine), allora, sono i demeriti degli ospiti a risultare decisivi.
LA LUNETTA CONDANNA BOLOGNA, TRENTO VEDE LE FINAL EIGHT
D’altronde, quando in una partita che si decide nell’ultimo minuto, tiri dai liberi 9/21, non c’è tanto da faticare per trovare la causa principale della tua sconfitta. 3/8 Taylor, 2/5 M’Baye, 1/3 Kravic. Soprattutto da loro vengono gli errori che pesano come un macigno su una squadra che nel secondo tempo ha giocato in pratica in sei. Trento ha preso e portato a casa ringraziando. Certo, tutto tranne che perfetta la squadra di Buscaglia, che nel primo tempo ha sfrutta l’impresentabile difesa a uomo degli avversari per fare scorpacciate di punti e riscoprire un Devin Marble decisivo. Poi, incagliatasi contro la zona (6/19 da tre, 24/66 complessivo), ha raschiato il fondo del proprio barile, trovando dalla spazzatura i punti di Jovanovic e Hogue e il jumper della staffa di un Aaron Craft meno incisivo del solito, ma comunque glaciale nel finale.

Non è bastato un ottimo Kevin Punter a Bologna
RECUPERI E RIMBALZI IN ATTACCO: IL LAVORO SPORCO PREMIA L’AQUILA
Dove l’Aquila ha fatto la differenza è stato nelle giocate d’energia. 15 rimbalzi in attacco (5 dei suoi 12 totali di Hogue), 11 recuperi (tre di Craft), con la Virtus a 16 perse totali, season high per la squadra che fino ad oggi perdeva meno palla in serie A. Quando la partita si è sporcata e Forray e soci non hanno più trovato una via al canestro così facile, lì c’è stata la differenza tra vincere e perdere.
Una differenza che rimarca anche una classifica che ora vede i trentini all’ottavo posto e al comando del loro destino in ottica Final Eight, anche se il calendario li manderà al prossimo turno sul campo di Milano, prima di avere, comunque, il match point in casa contro una diretta concorrente come Brindisi. La Virtus, al contrario, deve sperare in incroci favorevoli. Oltre, ovviamente, a vincere entrambe la ultime due gare del girone d’andata, con Brescia e a Varese. Con la consolazione che, almeno Aradori e Martin, dovrebbero esserci.

9 punti, 3 recuperi e 3 assist per Aaron Craft
DOLOMITI ENERGIA TRENTO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 71-65
Parziali: 20-9; 21-17; 11-23; 19-16.
Progressione: 20-9; 41-26; 52-49; 71-65.
MVP: Devin Marble.
WVP: Dejan Kravic.