Santo Stefano amaro per l’Umana Reyer, che mantiene il secondo posto ma rimedia la terza sconfitta interna stagionale in campionato, battuta 75-83 da un’Alma Trieste che conferma l’ottimo momento di forma.
Dopo la premiazione degli ex Dalmasson e Peric, confermati i 12 della vittoria di Cantù (ancora fuori, nelle rotazioni degli stranieri, Vidmar e Kyzlink) e lo starting five dell’ultima vittoria esterna (Haynes, Stone, Bramos, Daye e Biligha). La partita inizia a grande ritmo, anche se si segna poco. Bramos sblocca dopo 1′, poi la tripla di Daye dà il 5-2 al 3′ (con Biligha pescato subito dopo al secondo fallo). Ancora con una tripla, di Stone, gli orogranata (che continuano a difendere a zona 3-2) doppiano gli avversari sull’8-4 subito prima di metà quarto. Trieste riesce però a ricucire e, dopo aver fallito in più occasioni il sorpasso, lo trova all’8’30” con Fernandez, protagonista anche dell’11-12 con cui si chiude un quarto in cui l’Umana Reyer paga soprattutto il 2/11 da 2 e le quattro palle perse.
Fernandez si mostra ispirato anche dall’arco, con due triple, seguite da quella di Cavaliero, che portano gli ospiti sul 15-21 all’11’30”, nonostante il buon momento di Watt. Gli orogranata crescono a rimbalzo, con Washington e Watt protagonisti nel parziale di 9-2 che riporta avanti l’Umana Reyer al 13’30” (24-23). A metà quarto si arriva però in parità, a quota 26, con coach De Raffaele che prova a riordinare le idee con un time out. Al rientro in campo, però, l’attacco veneziano è statico, mentre Trieste mostra un buon dinamismo e infila un parziale di 0-9 in meno di 2′ (26-35). Biligha torna a muovere la retina ospite, ma l’inerzia non cambia, così, al 19’30”, arriva il massimo margine della squadra di Dalmasson: 29-43, che diventa 31-43 all’intervallo lungo grazie al canestro finale di Bramos.
Il secondo tempo si apre con il canestro di Wright che ridà a Trieste il +14 (31-45), poi è capitan Haynes, con cinque punti di fila, a provare a suonare la carica (36-45) al 21’30”. L’Umana Reyer si riavvicina a -7 (40-47) al 23′ con Washington e Watt, poi, in una partita sempre più spigolosa, paga nuovamente la poca fluidità offensiva, ripiombando a -12 (42-54) al 26′. Coach De Raffaele prova il quintetto basso (Stone, Giuri, Cerella, Bramos e Biligha) e la mossa paga, con Giuri che mette la tripla del 47-54 al 27′, con time out triestino. La difesa alza l’intensità e la squadra mette in campo la giusta energia, riavvicinandosi ulteriormente (51-55 al 28’30”) con Stone, che infila una tripla allo scadere dei 24” e poi stoppa Peric (il croato infila comunque, nel finale, il canestro del 51-57).
Si segna poco in avvio di ultimo periodo (solo la tripla di Cavaliero in quasi 2’30”), poi si accende Washington con cinque punti consecutivi e, sul 56-60 al 33′, Cerella ha anche la tripla del -1, che però non va. Sul ribaltamento di fronte segna invece da 3 Sanders e Trieste rifiata, tornando rapidamente a +9. Gli ospiti sono più reattivi e rispondono colpo su colpo (tripla di Haynes e poi di nuovo Sanders da 3: 61-70 al 36’30”). Peric trova il +12 al 38’30” (64-76) con il disperato tentativo finale dell’Umana Reyer che porta solo al -6 (75-81) con 14” da giocare. Di Fernandez, infine, i liberi che chiudono il match sul 75-83.