A fin r ‘o munn. Ossia, in italiano, la fine del mondo. Come il titolo della hit del cantante neomelodico Angelo Famao, ultimo compagno di viaggio musicale del gruppo rossoblù capace, con ogni propria iniziativa, di divenire riferimento per i propri sostenitori, ma non solo per tutti gli appassionati della palla a spicchi in regione (virale, nella circostanza, è stato il video di invito a seguire la diretta streaming del match). Al netto delle metafore, La Molisana Magnolia Campobasso centra l’undicesimo successo, in casa di San Salvatore Selargius, 75-76. in altrettanti confronti disputati nel girone Sud di serie A2, di cui si conferma autentica mattatrice. Stavolta, però, le magnolie non sono scintillanti come nelle esibizioni precedenti, ma, pur soffrendo nell’attaccare la zona proposta dalle avversarie, con cuore, carattere e coesione (non a caso #fioridacciaio) riescono ad avere lo spunto decisivo con il buzzer beater di Emilia Bove in una serata in cui riferimento offensivo complessivo era stata Giulia Ciavarella (trentello centrato con uno score finale di 33 in un periodo di riconoscimenti, federali e del Coni, per l’ala).
SOFFERENZA E RIPRESA In una gara all’insegna della forte tensione, le magnolie hanno un inizio offensivo che poco ricorda quanto fatto sinora dalle rossoblù. Selargius, forte di quanto fatto vedere nel recupero di mercoledì contro La Spezia, prova ad approfittarne, ma, con un break di 8-0, le magnolie prendono sei lunghezze di margine sul 7-13, salvo poi impantanarsi di fronte alla zona delle avversarie che rientrano e sorpassano. Sul filo di lana, però, a mettere la testa avanti sono nuovamente i #fioridacciaio che chiudono sul +2 (16-14). GARRA ISOLANA Selargius dimostra di non voler lasciare campo libero alla capolista anche nel secondo quarto. Ad ogni strappo delle campobassane, le isolane – che al termine mandano ben quattro elementi in doppia cifra – rintuzzano. Sono gli attacchi a finire in copertina con le difese che patiscono sino all’intervallo lungo, cui le magnolie arrivano sempre con un possesso di margine (37-39). UNDER PRESSURE Negli spogliatoi coach Sabatelli si fa sentire con le sue ed il rientro delle campobassane è veemente. Le rossoblù stringono le maglie in difesa e colpiscono con continuità in attacco arrivando sino al +8 con un canestro di Porcu sul 43-51. Ancora una volta, però, Selargius sa come rientrare ed avvicinarsi sino al -1 del 30’. TENSIONE… E LIBERAZIONE Gli ultimi dieci minuti sono vivamente sconsigliati ai facilmente impressionabili. Le magnolie danno un ulteriore strattone, ma non riescono a chiudere e – possesso dopo possesso – Selargius rosicchia lo svantaggio di sette lunghezze operando il sorpasso con Lussu. Il resto è l’emozione del tiro a fil di sirena di Emilia Bove che dà il via alla gioia irrefrenabile delle rossoblù sul campo e, a distanza, nel capoluogo di regione dei tanti supporter che avevano seguito la contesa dal piccolo schermo. FOCUS TECNICO Per coach Mimmo Sabatelli, a referto chiuso, sono tante le emozioni da dover sintetizzare in quella che è l’analisi della contesa. «Senz’altro un successo di rilievo – spiega – perché ci sta che una partita non possa essere all’altezza della precedenti. Nella circostanza, abbiamo subito in difesa ed abbiamo attaccato male la zona. Però, vincere queste partite, soprattutto per come si era messa la gara, ha un valore duplice, considerando anche le qualità delle nostre antagoniste». Per le rossoblù, tra l’altro, un segnale importante lanciato, sia internamente che esternamente. «Questa – aggiunge – è la gara che abbiamo rischiato di perdere più di tutte, ma abbiamo avuto la capacità di giocarcela sino alla fine su un campo difficile e questo rappresenta un ottimo volano in vista delle gare della prossima settimana. Sappiamo che sia a Civitanova Marche che in casa contro San Giovanni Valdarno troveremo avversarie che raddoppieranno i loro sforzi per non regalarci nulla. Però, noi sono certo faremo altrettanto. In settimana analizzeremo alcuni dettagli non proprio felici di questo match, ma ora non posso che fare i complimenti a questa squadra per quanto ha saputo fare». CIVITANOVA MARCHE, SAN GIOVANNI VALDARNO E TEDDY BEAR TOSS Per le campobassane, prima della sosta natalizia, ci saranno ben due appuntamenti. Mercoledì a Civitanova Marche sarà recuperato il match rinviato lo scorso 2 dicembre in occasione del decimo turno, poi sabato ultimo match dell’anno solare 2018 contro San Giovanni Valdarno. In quella circostanza, tra l’altro, ci sarà anche l’iniziativa del ‘teddy bear toss’: ossia i lanci di peluche in occasione del primo canestro della contesa con gli stessi che saranno raccolti e poi consegnati ai bambini che vivranno un periodo natalizio meno fortunato. Non solo. Il match contro le toscane sarà anche l’occasione per tutta una serie di iniziative augurali predisposte dal club per le imminenti festività.

Lupebasket Fanola San Martino
Il Fanola San Martino lascia i due punti sul parquet di Albino, cedendo in overtime dopo una gara quasi sempre a inseguire, ma che nel finale aveva visto le giallonere recuperare ben 15 punti di scarto. La chance per la vittoria però non è andata a buon fine, e nel supplementare sono state le padrone di casa a spuntarla, e a centrare due punti importanti per la classifica.
A partire decisamente meglio è la formazione lombarda, già avanti 9-0 al 3′. Dopo una prima metà frazione di siccità, tuttavia, a sbloccare l’attacco giallonero è Amabiglia, che insieme a Pasa guida il rientro. All’8′ Beraldo firma anche il sorpasso sul 10-11, ma rimarrà l’unico vantaggio dell’incontro per le giallonere, anche perché il quarto si chiude con un altro 7-0 tutto firmato da Iannucci.
È un break che restituisce l’inerzia ad Albino. Nel secondo periodo le Lupe pagano delle percentuali fin troppo deficitarie dalla lunetta (7/16 a metà gara), e le padrone di casa ne approfittano per salire sul +13 con Silva (26-13 al 14′). Nonostante un tentativo di riscossa, all’intervallo lungo il Fanola è sotto 36-24.
In avvio di terzo quarto Albino trova il massimo vantaggio sul +15, con la solita Iannucci (40-25 al 23′). Ma non è affatto finita, perché le giallonere ci credono ancora e con le unghie e con i denti recuperano parte del gap. Nell’ultimo minuto è un minibreak di 4-0, firmato Guarise e Milani, a far ritrovare alle Lupe coraggio e il -6.
C’è di nuovo una partita: Baldi firma il -4 (44-40), poi Milani il -3 (46-43). Dall’altra parte Bonvecchio risponde con due canestri in fila che restituiscono il 52-43 (35′), ma San Martino non vuole mollare: Pasa e Amabiglia guidano le Lupe al 52-51 quando mancano 4′. Risponde ancora Bonvecchio, e a 1′ dalla fine Albino è avanti 55-51. Ma le emozioni non sono finite: va a segno Milani, e poi un recupero vale ad Amabiglia il pallone che il capitano trasforma nel canestro dell’agognato pareggio. In difesa le Lupe costringono le avversarie all’infrazione di 24″ e così hanno anche la palla della vittoria, ma il tentativo di Pasa non va, ed è supplementare.
Qui le padrone di casa partono subito con un 4-0, e il Fanola si ritrova di nuovo a inseguire. Stavolta però la benzina è agli sgoccioli, e la rimonta non riesce: è ancora Iannucci, già due volte top scorer di A2 e autrice di 25 punti, a produrre l’allungo decisivo che permette ad Albino di chiudere sul 70-60. Un vero peccato per le Lupe, a cui ora rimane solo la difficile gara casalinga con Moncalieri (sabato alle 20.30) per chiudere il 2018.